NOTIZIE / 19.10.15 / FAMIGLIA E PERSONA

Kuminda, il diritto al cibo

E' stata presentata, alla presenza della Vicesindaco Nicoletta Paci, la decima edizione del festival, ospitata a Parma dal 22 al 26 ottobre.

foto-kuminda w

Dal 22 al 26 ottobre Parma ospiterà nuovamente Kuminda, il festival dedicato al diritto al cibo che giunge alla sua decima edizione. Tanti gli eventi in calendario, dislocati in vari luoghi della città: gio­vedì 22, venerdì 23 e dome­nica 25 otto­bre il Festival sarà all’Isti­tuto Save­riani in viale San Mar­tino 8, mentre sabato 24 otto­bre le atti­vità saranno al Wor­kout Pasu­bio, ingresso via Cata­nia (tra­versa di via Palermo).

La rete Cibopertutti, organizzatrice dell’evento, ha costruito in questi anni la propria identità sul sostegno alla sovranità alimentare. Il significato di questo concetto, che può sembrare letteralmente complicato, è in realtà semplice la sovranità alimentare “è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, e anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo”. Si parla quindi di cibo ma la centralità del discorso è in coloro che producono, distribuiscono e consumano. Si vuole cioè “che i diritti di accesso e gestione delle nostre terre, dei nostri territori, della nostra acqua, delle nostre sementi, del nostro bestiame e della biodiversità, siano in mano a chi produce gli alimenti”.

Nel 2015, un anno che è stato molto caratterizzato dai discorsi intorno al cibo, volere parlare di diritto e sovranità alimentare diventa una scelta politica, economica e sociale che implica relazioni locali e globali, dalle persone, ai popoli, ai governi.

Se “Nutrire il pianeta” è oggi al centro del discorso pubblico, Kuminda vuole fare il punto della situazione per passare dallo slogan al confronto. Lo fa con l’omonimo seminario “Nutrire il pianeta. Cosa manca e cosa ci attende. Cosa inserire in agenda e come attivarsi” che si terrà la mattina di sabato 24 ottobre, al Workout Pasubio. Partendo dalla Carta di Milano e dalle sue dichia­ra­zioni di prin­ci­pio, si vuole pro­muo­vere un’altra nar­ra­zione sul diritto al cibo e sulla sovra­nità ali­men­tare, radi­can­doli al cen­tro di un nuovo con­cetto di cittadinanza. Con relatori e partecipanti, ci si pone quindi la questione: quali modalità attivare per arrivare a questo obiettivo?

Fra i relatori segnaliamo Riccardo Valentini, membro IPCC (Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici), il team di lavoro che con Al Gore nel 2007 ricevette il premio Nobel per la pace e membro Advisory Board BCFN (Barilla Center for Food & Nutrition). Valentini ci spiegherà la stretta connessione tra i cambiamenti climatici e il diritto al cibo. A seguire, si declinerà il tema in quattro sezioni che costituiranno poi i gruppi di lavoro.

Si parlerà quindi di: Accordi Commerciali Europa Usa (TTIP) con Alberto Zoratti, presidente di Fairwatch e animatore della campagna Stop TTIP Italia; Autodeterminazione dei popoli tra land-grabbing e agricoltura globalizzata con Mattia Prayer Galletti, International Fund for Agricultural Development (IFAD) e Mohamed al Salimiya, CRIC e Land Research Center (Palestina – Cisgiordania), Cooperare fra territori per il diritto al cibo: punti di attenzione e prospettive con

Mauro Cereghini, presidente del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento e Zerihun Dessalegn, coordinatore in Etiopia di Parma per gli altri ONG; I migranti, figure ponte fra le economie locali dei due mondi con Eugenio Melandri, fondatore di Chiama l’Africa. Infine, la presentazione di Ludovica Principato, ricercatrice Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) con Il contributo della Fondazione BCFN a Expo 2015.

Venerdì 23 ottobre alle 17.30 nella sala conferenze dell’Istituto Saveriani, si terrà l’incontro Campagne in trasformazione; riflessioni ed esperienze sul vivere la campagna della contemporaneità. Partendo dal numero Il post-Agricolo e l’Antropologia della rivista Antropologia Museale, converseremo con Vincenzo Padiglione (Direttore di Antropologia Museale), Anna Paini (Antropologa, Università di Verona), Enrico Fontana (vice-Presidente del consorzio Libera Terra) e Mauro Van Aken (Antropologo, Università di Milano-Bicocca) delle trasformazioni oggi in atto nelle campagne.

Se i due seminari sono i momento di principale riflessione sul tema, tanti sono gli eventi collegati adatti anche a un pubblico più ampio.

Centrale a questa annualità di Kuminda è l’agire teatrale come mezzo di sensibilizzazione e riflessione per grandi e piccini.

Da oltre quaranta interviste fatte a gruppi di migranti e italiani sulla propria percezione di cibo, su cos’è il cibo buono, quello sicuro, quello del cuore, la rete Cibopertutti ha raccolto la voce delle 230 persone intercettate e ha messo questo materiale a disposizione per due laboratori teatrali che porteranno il proprio spettacolo a Kuminda.

Venerdì 23 alle ore 20.30 e domenica 25 alle 13.30, nell’Antico Refettorio del Centro Pastorale in via Solferino 8, si terrà la cena e pranzo spettacolo, adatto ad un pubblico over 12, diretto da Franca Tragni: “Anche il groviera ha i buchi e non si lamenta”. La partecipazione è condizionata alla prenotazione via mail a info@kuminda.org e prevede il contributo di 20€ per adulti e 12€ per i minorenni. Si tratta di uno spettacolo teatrale che ha visto il coinvolgimento di operatori e utenti di cooperative sociali che diventeranno gli attori in scena.

Altro tipo di laboratorio quello condotto da Andreina Garella con Festina Lente, in collaborazione con Vagamonde e Centro Interculturale di Parma e che ha coinvolto donne migranti e native. “Il cibo buono. Non parliamo mai soltanto di cibo quando parliamo di cibo” avrà luogo domenica 25 ottobre al Museo d’arte cinese dei missionari Saveriani in viale San Martino. Si tratta di una visita – spettacolo, un percorso attraverso le sale dove, in dodici punti, si svolgeranno, in contemporanea, altrettante azioni teatrali, che si ripeteranno ininterrottamente. Gli spettatori, così come i visitatori di una mostra, potranno seguire le indicazioni del percorso o scegliere liberamente il proprio tragitto e le “stazioni” in cui soffermarsi. Il pubblico potrà entrare al museo, gratuitamente e senza prenotarsi, dalle 16 alle 17 e dalle 17.30 alle 18.30 per assistere a una rappresentazione che non avrà un inizio e una fine tradizionali.

Per i più giovani, tanti gli appuntamenti in programma.

L’incontro con lo street artist marocchino Ayoub Abid coinvolgerà giovani e non in un viaggio tra fumetti, cibo e continenti nei due appuntamenti che lo vedono protagonista: giovedì 22 ottobre alle 17.00 nello Spazio Giovani della Biblioteca civica, v.lo S.Maria 5 con l’incontro “Fumetti tra continenti e venerdì 23 ottobre alle 14.30 nel Centro giovani Esprit di via Emilia Ovest 18/a con il workshop “Streetart and food”.

Sabato 24 ottobre, alle 16.30 al Workout Pasubio, mentre i genitori visitano le mostre fotografiche e le istallazioni a tema, i piccoli potranno partecipare al laboratorio di Fruttorti Parma “Come realizzare una lombricompostiera e altri giochi di terra”.

Domenica 25 ottobre alle 16.30, all’Istituto Saveriani, si potrà assistere gratuitamente allo spettacolo adatto a tutte le età: “Sweet dreams” di Luigi Ciotta. Premio OneManShow 2014 “Cantieri di Strada” della Federazione Nazionale Artisti di Strada.

Ci sarà neanche la musica ad abbellire ulteriormente il festival Kuminda. Sabato 24 ottobre al Workout Pasubio, dalle 21, ci sarà l’esibizione del Coro del Centro Interculturale di Parma diretto da Francesco Camattini e a seguire Ballate contadine, serenate d’amore, stornelli da osteria e filastrocche rivoltose con il concerto di De' Soda sisters.

E poi appuntamenti con le scuole, presentazioni di libri, mostre fotografiche e tanto altro ancora su

www.kuminda.org

Partecipano | Paci Nicoletta Lia Rosa

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