NOTIZIE / 07.06.18 / ISTITUZIONE

Il Presidente Mattarella a Parma

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Parma per il XXIV Congresso Nazionale delle Fondazioni di Origine Bancaria e delle Casse di Risparmio Spa.

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Il Sindaco Pizzarotti è riuscito a strappare la promessa di una nuova visita a Parma, nell’anno in cui sarà Capitale della Cultura, al Presidente della Repubblica Mattarella, con il suo discorso di apertura del XXIV Congresso Nazionale delle Fondazioni di Origine Bancaria e delle Casse di Risparmio Spa in un gremito Auditorium Paganini.

Due giornate, organizzate da Acri, l’associazione che rappresenta entrambe queste importanti realtà del sistema sociale ed economico italiano, che hanno avuto l’onore di essere inaugurate dalla massima carica dello Stato e che faranno il punto su ruolo, attività e prospettive delle Fondazioni.

A portare i saluti della città è stato Federico Pizzarotti che ha voluto raccontare il momento felice che la città sta attraversando: “Nel 2020 Parma sarà capitale italiana della cultura, a testimonianza di un dna fatto di eccellenze e di una capacità, cresciuta negli anni, di saper portare il mondo a Parma e di riuscire a portare Parma nel mondo.

I traguardi, gli obiettivi che la nostra città ha raggiunto li dobbiamo anche alle due Fondazioni principali della nostra città, la Fondazione Cariparma e la Fondazione Monte Parma, che hanno stretto un’alleanza con le istituzioni che ha consentito lo sviluppo di un welfare di comunità, la salvaguardia della tenuta sociale e la forza per portare avanti i nostri sogni. Questa è l’occasione giusta per ringraziarle e per dire che senza un patto pubblico/privato non avremmo realizzare il nostro impegno verso la comunità”.

Dopo il Sindaco Pizzarotti anche l’intervento del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha sottolineato il trend positivo dell’intera regione “Realizzando grandi sinergie l’Emilia Romagna è da quattro anni la prima regione italiana per crescita e per export pro-capite. Abbiamo portato da 45 a 57 milioni le presenze turistiche. Dicendolo anche in veste di Presidente della Conferenza delle Regioni Italiane, ringrazio le Fondazioni per il contributo dato ai territori.

Un miliardo di euro investiti in campi strategici per lo sviluppo: sanità, istruzione, ambiente, ricerca. Le Fondazioni non hanno fatto mancare alla nostra regione e al Paese un impegno costante per uscire dagli anni drammatici della crisi.

Tornando all’Emilia Romagna “Ha proseguito Bonaccini “Papa Francesco ha definito esemplare la ricostruzione post terremoto. Una ricostruzione che vede oggi 9 famiglie su 10 rientrate nelle loro abitazioni, 500 scuole ricostruite, il Pil regionale (il 2% del Pil nazionale) salito quest’anno al 2,5% con alcune migliaia di nuovi posti di lavoro creati nel post-terremoto.

L’Emilia Romagna è una regione di eccellenze, tra cui quelle di Parma, ricordate dal Sindaco Pizzarotti, ma senza un’azione sinergica tra pubblico, mondo del lavoro, istituzioni bancarie non si sarebbero concretizzati gli interventi in campo scolastico, nell’arte, nel turismo e colmare i ritardi nell’ambito della digitalizzazione. L’accordo verso maggiori autonomie Governo-Emilia Romagna sull’ex art. 116 premia il virtuosismo della nostra Regione, la capacità di dare protagonismo ai territori, l’equilibrio dei conti. Chiedo alle Fondazioni emiliane di proseguire sulla strada percorsa, di essere parte integrante di una missione che vuole rigenerare i territori partendo dal welfare, dalla cultura e dall’innovazione tecnologica”.

Dopo i saluti del Sindaco e del Presidente regionale la mattinata è entrata nel vivo del convegno dal titolo “Identità e cambiamento” con l’intervento di Gino Gandolfi, Presidente Fondazione Cariparma che ha illustrato il modello Parma rappresentato dall’alleanza di “Parma Io ci sto!” che ha portato la città alla conquista del ruolo Capitale Cultura 2020.

“Adottare un metodo nuovo nella missione imprescindibile per le Fondazioni di favorire lo sviluppo culturale, progetti cross-territoriali, iniziative di sistema è quello che a Parma ha già avuto un precedente importante e riconosciuto da questo congresso auguro scaturiscano nuove prospettive”.

Roberto Delsignore Presidente Fondazione Monteparma ha sottolineato il valore sociale di interventi in campo culturale “Le Fondazioni sostengono progetti nel mondo dell’arte e della cultura perché in questi ambiti senza un contributo gli obiettivi non sarebbero raggiunti e perché l’intera comunità beneficia di progetti di respiro educativo”.

Giuseppe Guzzetti, Presidente ACRI, ha esordito con un elogio al Presidente Mattarella “Ha svolto il suo ruolo con equilibrio, saggezza, discrezione e fermezza. Le sue doti sono state indispensabili, soprattutto nelle vicende recenti, per ricomporre la difficile situazione post voto. Lei ci fa ben sperare per il futuro, e ci tranquillizza come rappresentanti delle istituzioni e come cittadini.” Proseguendo dal tema del convegno ha detto “Identità è ciò che ci caratterizza.

Se lo consideriamo un punto d’arrivo qualcosa che va difeso, come qualcosa di puro che difeso dalla corruzione sbagliamo. L’identità è il punto di partenza. Gli ultimi 27 di ACRI hanno migliorato la nostra capacità di rispondere alle esigenze e ai bisogni dei territori. Bisogna seguire il cambiamento seguendo la nostra parola cardine: “comunità”.

In un contesto mutevole è necessario salvaguardare i presidi, ma è necessario anche percorrere strade non battute, inseguire le nuove coesioni sociali, soccorrere le fragilità nuove che creano i nuovi scenari. Abbiamo acquisito nuove consapevolezze: nel fare bene il mestiere di banche, ma anche nel perseguire interventi che creano una preziosa rete che riesce ad interpretare i territori in cui abbiamo le nostre sedi alleata alle realtà del terzo settore.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concluso gli interventi delle autorità promettendo, come anticipato, accettando l’invito del Sindaco Pizzarotti per una sua prossima visita nel 2020, e sottolineando le funzioni delle Fondazioni e delle Cassa Depositi.

“C’è un collegamento stretto tra depositi e territorio. Le Fondazioni svolgono un ruolo di supplenza delle funzioni pubbliche, operano in un’ottica di ascolto dei processi locali e di attori avveduti nelle operazioni di investimento. Sono enti intermedi, una manifestazione plurale della società civile per la quale svolgono una missione preziosa”.

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