NOTIZIE / 08.05.19 / COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Maison Parma

Missione in Burundi e prospettive future. Video

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Pizzarotti in Burundi: “Grazie a Parmaalimenta. Ho visto un mondo che non possiamo ignorare”.  

Missione in Africa del sindaco e del presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni, nell'ambito del progetto di cooperazione internazionale “Maison Parma”, promosso da Parmaalimenta in collaborazione con diversi soggetti del territorio.

E’ stata presentato in forma pubblica, nella Sala Rappresentanza del Municipio, il video riassuntivo della missione a Bujumbura e un video di presentazione del progetto Maison Parma realizzati dal videomaker Nicola Gennari. L’iniziativa vuole essere una restituzione alla città dei contenuti della missione istituzionale dello scorso aprile e la presentazione delle strategie future dell’Associazione Parmaalimenta insieme al Comune di Parma.

La missione, ha, visto, infatti il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, come capo di una delegazione che ha consolidato i rapporti con le autorità burundesi, la delegazione dell’Unione Europea e le organizzazioni internazionali che operano a favore dello sviluppo del territorio. L’Ambasciata Italiana a Kampala ha supportato l’organizzazione e ha inviato la Vice Ambasciatrice a Bujumbura per il periodo di permanenza della delegazione. 

L’incontro con le mamme e i bambini che partecipano ai programmi di educazione nutrizionale è stato uno dei momenti emotivamente più toccanti e coinvolgenti della missione. La gratitudine nei confronti di  chi si prende cura di loro, trasferendo conoscenze e capacità, che possono fornire autonomia e dignità a queste persone è stata palese e molto toccante. Un soggiorno breve, ma che ha potuto raccontare quanto è stato fatto negli anni da Maison Parma.

“Le istituzioni di Parma sono e saranno a fianco del percorso di Parmaalimenta in Burundi. Grazie alla conoscenza diretta di questo territorio, delle persone che ci vivono abbiamo potuto trasmettere al Direttore del Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale e all’Ambasciatrice Fao le emozioni e i bisogni che questa missione ci ha trasmesso per portare avanti richieste mirate che aiutino l’azione di Maison Parma” Ha detto il Sindaco Pizzarotti aprendo la mattinata.

Visitando il territorio, incontrando il personale e i beneficiari delle attività di Maison Parma risulta evidente il cammino percorso. Un cammino in salita, faticoso e sempre fatto in un’ottica di cooperazione tra territori, con proposte innovative e concrete per uno sviluppo partecipato e sostenibile. La povertà ha molte facce ma più di ogni altra cosa vivere in condizioni di povertà significa non avere alcun potere e nessuna libertà, il progetto maison Parma è fatto pensando alle persone e al loro diritto di libertà.

La visita in terra africana è stata caratterizzata da quattro giorni intensi di impegno istituzionale sul territorio, e da momenti importanti come la visita alle zone rurali dove operano gli agricoltori che collaborano con Maison Parma, oltre all’incontro di figure istituzionali, quali il sindaco di Bujumbura, il governatore della provincia di Bujumbura, il ministro dell'agricoltura e dello sviluppo, il ministro dell'energia e delle miniere, i rappresentanti dell'Unione Europea, il console onorario Antonio Ziveri, con la visita alla Camera di Commercio Federale del Burundi e un incontro con gli agenti di salute comunitaria e i referenti del PRONIANUT (Programme National Intégré pour l'Alimentation et la Nutrition).

Il viaggio istituzionale si è concluso con la posa della prima pietra delle strutture di ampliamento del Centro Maison Parma. Il sindaco, Federico Pizzarotti, insieme al Sindaco di Bujumbura, alla Vice Ambasciatrice d’Italia a Kampala e alla Presidente di Parmaalimenta ha deposto un bussolotto contenente una pergamena nella fondamenta dei nuovi edifici che andranno ad ampliare il Centro Maison Parma, consentendo un rafforzamento delle attività già in corso. 

Silvia Marchelli Presidente di Parmaalimenta ha sottolineato come “La missione ha dato la possibilità di vedere e valutare il lavoro che è stato fatto. Una missione faticosa ma anche piena di scoperte e di meraviglia. Parmaalimenta, dai primi anni 2000, ha voluto tenere presente quest’idea di futuro che ha al centro il tema del cibo e della nutrizione e che caratterizza Parma e il suo territorio. Ha voluto e vuole pensare  al cibo come responsabilità sociale. In Burundi dopo tanti anni di guerra e di assistenza le persone avevano perso la loro capacità di autosostenersi. Abbiamo puntato su di una filiera corta e su un centro dove Parma e i burundesi fossero insieme per imparare a coltivare, trasformare, consumare e commercializzare i prodotti locali. Parma, ha una storia e una presenza tale in Europa da poter pensare di cambiare il mondo e noi ci dobbiamo credere”    

Quindi dopo le immagini di Nicola Gennari si è guardato al futuro di una delle zone più povere d’Africa insieme a Federica Guareschi e Lorenzo Giuffredi Architetti dello Studio Giuffredi & Guareschi che hanno presentato il progetto di ampliamento del piccolo campus dedicato alla formazione in campo agroalimentare e di nutrizione e ad  Edmondo Giglioli di IMEM CNR che ha relazionato sullo sviluppo di piccoli pannelli solari e di una piccola rete fotovoltaica che fornisce “poca energia per tutti, ma anche una formazione in merito alla costruzione, all’installazione e alla manutenzione di pannelli che crescendo renderà autonomi i cittadini di questi quartieri popolosi che al momento sono senza elettricità”.

L’impegno di Parmaalimenta in Africa

Parmaalimenta è un'associazione di enti che si è costituita nel 2004 per la promozione dello sviluppo socio economico e sostenibile attraverso progetti di cooperazione decentrata finalizzati al superamento della fame e della povertà assoluta delle popolazioni del sud del mondo, in questo caso del Burundi. E' costituita da Comune di Parma, Provincia di Parma, Comune di Collecchio, CNA Parma, Consorzio di solidarietà sociale, Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma e dall'associazione Mwassi e dalla società cooperativa Boorea. Il progetto Maison Parma ha preso avvio nel 2006 con la realizzazione di un centro servizi per gli agricoltori della zona nord di Bujumbura per trasmettere competenze nell'ambito della produzione, trasformazione, conservazione e vendita degli alimenti in un rapporto di dialogo con le competenze maturate in questo ambito a Parma. Il Centro Maison Parma dispone di uffici, punto vendita, cucina e laboratorio delle energie rinnovabili, di hangar per lo stoccaggio e decorticazione del riso e trasformazione della manioca, di un altro hangar per lo stoccaggio merci, di una cella frigorifera per lo stoccaggio e lavorazione dell'ortofrutta e di uno spazio per la formazione. A questi si aggiunge un Centro per l'educazione nutrizionale dove ogni anno vengono presi in carico più di 1000 bambini affetti da malnutrizione.

Oltre alle attività sopra elencate, Parmaalimenta in collaborazione con il CNR-IMEM di Parma ha avviato una piccola attività di produzione di pannelli e di installazione di sistemi Foto Voltaici.

Cos’è il Centro Maison Parma

Un’azienda non profit  che opera per l’autosufficienza alimentare e della generazione di reddito della popolazione burundese e per una internazionalizzazione e uno sviluppo socio economico responsabile per il territorio di Parma. Rappresenta una buona pratica di autosviluppo di risorse, capacità e tecnologie appropriate per la nutrizione e il diritto all’alimentazione per tutti.

Maison Parma è un centro servizi per gli agricoltori della zona nord di Bujumbura, un centro di educazione nutrizionale e un laboratorio per la realizzazione di piccoli moduli fotovoltaici.

La gestione del centro è affidata a personale burundese e con la direzione e il coordinamento dell’Associazione Parmaalimenta.

Il centro Maison Parma è un progetto dell’Associazione Parmaalimenta che trasferisce e promuove le competenze e le capacità del nostro territorio nel campo agroalimentare.

 


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