O.P.E.N. Ogni Persona siamo Noi
Alla terza edizione del progetto O.P.E.N. 3 Parma ottiene un finanziamento regionale piazzandosi in terza posizione
Siamo alla terza edizione del progetto O.P.E.N. 3, che ha ottenuto un finanziamento regionale piazzandosi in terza posizione su 67 progetti giunti da tutto il territorio regionale.
Capofila del progetto il Comune di Parma, Assessorato alle Pari Opportunità, che ha presentato la progettualità in collaborazione con l’Ausl di Parma e l’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno, e associazioni del territorio (Centro antiviolenza, Centro studi per la stagione dei movimenti, Maschile plurale, Giolli coop).
Il bando era destinato a progetti rivolti alla promozione e al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere con cui la regione Emilia-Romagna ha finanziato la Legge per la parità e contro le discriminazioni di genere per l’anno 2020.
“Per il terzo anno consecutivo otteniamo il finanziamento regionale per proseguire un percorso impostato e destinato a scardinare stereotipi che condizionano la vita di donne e di uomini” dichiara l’assessora alla Partecipazione e Diritti dei Cittadini, con delega alle Pari opportunità, Nicoletta Paci. “Risorse preziose che permettono di aumentare la presenza di esperte ed esperti nelle scuole che sanno affrontare i temi della parità, dei rispetto fra i pari, delle sane ed equilibrate relazioni fra donne e uomini. Affrontare questi temi fin dalla giovane età permette di crescere con più consapevolezza, ed è un lavoro prezioso e utilissimo”.
Temi portanti della proposta sono la prevenzione, la sensibilizzazione, l'educazione per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere puntando sul riconoscimento e il rispetto delle differenze, sul superamento degli stereotipi, per favorire una cultura positiva sui rapporti di genere e sulle loro rappresentazioni. Laboratori, corsi di formazione, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche rivolte alle scuole, ai centri aggregativi per i giovani, agli insegnanti, alla cittadinanza.
Lo scorso anno, in fase sperimentale, sono stati attuati laboratori nella scuola primaria e nella scuola dell’infanzia che verranno proseguiti dato l’apprezzamento da parte delle insegnanti e dei bambini e bambine.
Il tema del contrasto agli stereotipi e alla violenza di genere sarà affrontato in modo trasversale e attraverso una pluralità di canali di comunicazione, anche altamente innovativi, capaci di andare a raggiungere il maggior numero di persone e di contesti sociali.
L’obiettivo è quello di contrastare la riproduzione di stereotipi di genere di immagini e pensieri che associno il rapporto sessuale alla violenza. A partire dall’educazione e dalla ri-educazione, attraverso la riflessione, l’ascolto empatico si debba essere messi in condizione di “sentire emotivamente” il valore dell’empatia, della dignità, del rispetto con la sperimentazione di un’alfabetizzazione emozionale.