TEST SIEROLOGICI E TAMPONI ANTIGENICI RAPIDI NASALI

Attivazione dello screening gratuito su base volontaria in farmacia per contrastare la diffusione del Covid-19, promosso della Regione Emilia Romagna.

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La Regione Emilia-Romagna prosegue lo screening gratuito su base volontaria, con test sierologici e tamponi nasali rapidi eseguiti in farmacia, per contrastare la diffusione del Covid-19, per:

  • genitori (anche non conviventi) dei bambini e degli alunni/studenti (0-18 anni e maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore);
  • alunni/studenti, loro fratelli e sorelle, nonni anche non conviventi, nonché ulteriori familiari conviventi previo consenso dei genitori/tutori/soggetti affidatari dei minori;
  • studenti universitari col medico curante in Regione.

Dal 1 febbraio 2021 è stata ampliata la fascia dei destinatari a:

  • educatori che operano nei servizi parascolastici, in centri di aggregazione giovanile, oratori, scout, ludoteche;
  • istruttori e allenatori di società sportive giovanili presenti nel territorio;
  • volontari delle associazioni del Terzo settore che assistono anziani soli o persone con disabilità;
  • caregiver familiari che si prendono cura di anziani o di persone con disabilità.

I cittadini che rientrano nel target sopra indicato possono accedere al servizio offerto solo nel caso abbiano l’assistenza sanitaria in Regione con scelta del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

Link:

https://salute.regione.emilia-romagna.it/tutto-sul-coronavirus/test-sierologici-e-tamponi/farmacia

Cos’è il test sierologico.

Il test sierologico permette di individuare la presenza di anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta al virus e non è dirimente per la diagnosi di infezione in atto, in quanto l’assenza di anticorpi non esclude la possibilità di un’infezione in fase precoce.

Il test rileva la presenza nel sangue di anticorpi eventualmente sviluppati da chi è entrato a contatto con il virus. Gli anticorpi che i test cercano sono essenzialmente di due tipi: IgM (Immunoglobuline M), che si manifestano all’incirca entro 7-10 giorni dopo aver avuto un contatto con il virus, e IgG (Immunoglobuline G), prodotti dopo 14 giorni, sono la nostra «memoria immunitaria» e ci proteggono anche se, nel caso del Sars-CoV-2, non sappiamo bene per quanto tempo e in quale misura.

La presenza di IgM isolate indica la presenza di infezione acuta mentre quella di IgG indica una infezione in corso (in caso di contemporanea positività del tampone) o pregressa e presumibilmente asintomatica, se il tampone è negativo e la persona che ha IgG in circolo non ha avuto sintomi. In Italia in caso di positività del sierologico, è obbligatorio recarsi a fare il tampone per escludere che l’infezione sia ancora pericolosa e il soggetto sia ancora contagioso.

I test sierologici non sono funzionali alla diagnosi di Covid-19, dunque non costituiscono uno strumento per la gestione clinica dei pazienti. Sono invece utili per indicare se un individuo è stato precedentemente contagiato senza aver avuto sintomi o aver sviluppato sintomi lievi che non ha messo in relazione all’infezione. Solitamente viene utilizzato come base di studio per capire quanto un virus ha circolato in una popolazione (è lo studio epidemiologico fatto in collaborazione con la Croce Rossa dal Ministero della Salute su un campione della popolazione italiana nei mesi scorsi) o come screening (a scuola, sul lavoro). Anche se non è usato in prima linea per la diagnosi di caso infetto, può accelerare le procedure e permettere di limitare l’esecuzione dei tamponi a un numero selezionato (e minore) di persone (quelle che saranno risultate positive). Non rileva il virus in una fase precoce del contagio, ma dopo almeno una settimana dall’infezione. In seguito, gli anticorpi rimangono rilevabili per mesi o, ma ancora non è possibile saperlo, anni.

In caso di positività il soggetto viene sottoposto a tampone e i contatti stretti attenderanno l’esito del tampone. Se il tampone fosse positivo scattano isolamento e quarantena, se il tampone fosse negativo significa che il soggetto ha già avuto il Covid-19 e in qualche modo ha sviluppato anticorpi che lo proteggono.

I test sierologici rapidi sono test sierologici che utilizzano la tecnica della goccia di sangue. Sono meno sensibili, ma danno il risultato in pochi minuti (circa 15) senza bisogno di laboratori e sono utilizzati per gli screening veloci. Come nel caso dei “tamponi rapidi” la risposta è “del tipo sì/no”. Dopo una positività con il pungidito può essere eseguito il sierologico “tradizionale”, quantitativo (che valuta anche il livello degli anticorpi prodotti).

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