RIOLO PAOLA FRANCESCA
Candidato per il Quartiere: Lubiana

Ho conseguito una laurea magistrale in scienze ambientali all'Università di Parma ed un Master in Sistemi Informativi Geografici alla James Cook University in Australia. Ho acquisito esperienza internazionale nel campo della conservazione, ricerca e gestione ambientale e dell’informatica, avendo vissuto e lavorato in vari paesi esteri. Sono tornata a Parma nel 2005.
Accanto ai miei impegni lavorativi mi dedico a diverse attività di volontariato “dal basso” legate ai temi della sostenibilità ambientale, l’autoproduzione di cibo (agroecologia urbana, foreste edibili, permacultura), lo sviluppo di relazioni di quartiere e di resilienza delle comunità locali, dell’economia locale e solidale e di nuovi modelli economici. Sono impegnata nella sensibilizzazione e formazione sui temi del consumo delle risorse naturali e del suolo, della perdita di biodiversità, dell’inquinamento in ogni sua forma, dei cambiamenti climatici e dello sfruttamento umano ed animale.
Ho deciso di candidarmi per portare sul tavolo dei consigli di quartiere concetti innovativi ispirati sia alle più recenti conoscenze scientifiche ed evoluzioni culturali, sia alla saggezza del vivere insieme e in comunità del passato.
Vorrei sviluppare insieme ai miei concittadini una rinnovata idea di quartiere in cui gli abitanti si supportino a vicenda e si riapproprino della capacità e della responsabilità di prendersi cura della propria città, della propria vita e di quella delle altre persone, del bene comune e del pianeta, in un’ottica di mutualità, solidarietà ed inclusione sociale e culturale.
Vorrei che fosse superata l’idea che il consiglio di quartiere sia un luogo dove portare il proprio malcontento in forma di lamentele verso gli organi istituzionali. Vorrei essere il portavoce delle azioni che noi cittadini siamo pronti a compiere in collaborazione con istituzioni ed associazioni per realizzare un quartiere verde, accogliente, vivibile e a misura d’uomo e di donna, di pedone, di ciclista, di bambini e di biodiversità!
Vorrei che immaginassimo il quartiere che vorremmo e che lo realizzassimo insieme. Vorrei ristabilire le connessioni positive tra le persone di tutte le età che abitano o lavorano nel quartiere tramite progetti di gestione partecipata degli spazi e delle funzioni, e l’organizzazione di eventi. Vedo la realizzazione di “giardini commestibili” secondo l’innovativo modello della food forest urbana pubblica (un parco ricco di biodiversità dotato di alberi da frutta, arbusti, piante aromatiche, fiori, animali, panchine, spazi per attività motorie, artistiche, laboratori per bambini, adulti e disabili), una grande opportunità per ristabilire le relazioni, aumentare il benessere fisico, mentale e la resilienza della comunità (ovvero la capacità di affrontare momenti di crisi e difficoltà) e riportare angoli di natura in città.
Vorrei valorizzare ed incentivare mercati di agricoltori locali e biologici e tutte le piccole attività commerciali del quartiere e sviluppare le condizioni necessarie perché se ne creino di nuove invece di permettere che queste soccombano all’anonima e insostenibile grande distribuzione. Si potrebbero inoltre avviare atelier di artigianato dove i cittadini mettono a disposizione il loro sapere.
Insieme potremmo avviare programmi per la realizzazione di impianti energetici condivisi basati su fonti rinnovabili prendendo come modello realtà estere che hanno già raggiunto tali obiettivi.
Potremmo insieme lottare contro l’inquinamento atmosferico che affligge la nostra città lavorando sulla mobilità sostenibile affinché sia migliorato il sistema di trasporto pubblico, la mobilità in bicicletta e per portare le strutture di bike sharing anche nel nostro quartiere.
Vorrei che si creasse una comunità di cittadini intorno ad un’idea condivisa di quartiere più vivo e sostenibile, e che riscoprisse il piacere di partecipare senza più delegare l’azione ad altri.