La flessibilità è presupposto basilare della progettazione. Il progetto pedagogico-organizzativo del servizio, indica i valori, l'orizzonte verso il quale muoversi e fa da riferimento e da cornice a tutti i processi di progettazione che si svolgono quotidianamente nelle singole strutture, processi flessibili che partono prima di tutto dall'osservazione del contesto: i bambini, le famiglie, gli spazi e il proprio ruolo professionale.
I singoli progetti devono avere alla base un pensiero progettuale, con dei punti di riferimento di partenza (teorie psicopedagogiche, esperienze passate, riflessioni sulla documentazione e sugli esiti dei processi di valutazione) per poter rilanciare e fare delle scelte intenzionali e consapevoli, flessibili e aperte a cogliere gli spunti che l'osservazione del contesto offre. Sviluppare la capacità di leggerlo evita sia la rigidità della programmazione decisa a priori dall'adulto, sia uno spontaneistico procedere per prove ed errori, sia uno stare a guardare per timore di interferire nell'apprendimento e nella crescita dei bambini. Il contesto interroga le educatrici e richiede delle risposte pensate, guidate da curiosità, da ipotesi, realizzate nel tempo, documentate, verificate e valutate.