Il Settore Sociale del Comune di Parma si occupa strutturalmente delle problematiche relative all’accoglienza e al sostegno dei rifugiati, sviluppando, nell’ambito della programmazione distrettuale dei Piani di Zona, progetti di integrazione sociale e lavorativa orientatti a ridurre il rischio di marginalizzazione dei rifugiati ed aumentare la coesione sociale delle nostre comunità, promuovendo e sostenendo iniziative di innovazione sociale volte a favorire lo sviluppo di pratiche sperimentali anche attraverso la collaborazione territoriale tra enti pubblici e privati del Terzo settore.

A tal fine, oltre alle iniziative ed azioni già in essere, il Comune di Parma ha aderito in qualità di partner al progetto europeo “SIforREF” - Integrating Refugees in Society and Labour Market through Social Innovation; nell'ambito del progetto in data 23 settembre 2020, si è svolto a Villa Ester il secondo seminario locale.

Cambiare il discorso pubblico sui rifugiati, mitigare il pregiudizio nella società civile e innescare pratiche innovative di integrazione a livello locale e transnazionale: questi gli obiettivi del progetto SIforREF, finanziato dal programma europeo Interreg Central Europe con 2,2 milioni di euro e coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.

SiforREF parte dall’innovazione sociale come concetto e come pratica e punta a creare una nuova governance locale e transnazionale nelle regioni dell’Europa centrale coinvolte: Italia, Germania, Austria e Slovenia. Nel team del progetto sono attivi i principali attori nella progettazione e nell’attuazione delle politiche locali. Tra gli enti italiani, oltre al Comune di Parma, sono coinvolti l’ASP Città di Bologna (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona) e - in qualità di partner associati - il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna e l'associazione di Parma CIAC Onlus (Centro per l’Immigrazione, l’Asilo e la Cooperazione Internazionale).

Per la Germania partecipa il commissario del senato di Berlino per l’integrazione e la migrazione, l’Università di Berlino e ISI-eV, una ONG di Berlino che si occupa di inserimento lavorativo di donne migranti. Per l’Austria sono presenti nel partenariato la Caritas e l’Università di Vienna. La Slovenia è rappresentata da un’agenzia governativa che si occupa di anti discriminazione, da un centro di ricerca e da una ONG.

Attraverso SIfoREF si vuole promuovere la realizzazione di azioni pilota nel campo dell’innovazione sociale potenziando alcune buone pratiche esistenti con l’intento di rafforzare in modo significativo le politiche di integrazione dei rifugiati a livello regionale e locale.

In Italia saranno attivati due dei 7 progetti pilota previsti da SIforREF: uno a Parma e uno nell’area metropolitana di Bologna.

A Parma verrà sperimentata la pratica del “portierato sociale”: il Comune metterà a disposizione alcuni appartamenti per favorire l’integrazione abitativa dei rifugiati che svolgeranno compiti di portierato sociale nei condomini, all’interno di un progetto che ha come fine la costruzione di relazioni positive e più profondi legami tra rifugiati e autoctoni.

A Bologna verrà implementato il “Refugee-Receiving Community Lab”, con l’obiettivo di migliorare le interazioni tra rifugiati e comunità locale, facendo partecipare quest’ultima alla costruzione del processo di integrazione e aumentando la coesione sociale.

Altri progetti pilota saranno avviati nelle città di Berlino, Vienna e Lubljana.

In Italia, così come in altre realtà europee, permangono ancora forti difficoltà legate al processo d’integrazione dei rifugiati che spesso rendono drammatica la fase di uscita dai percorsi di accoglienza. La definizione del termine “integrazione” rimanda al completamento di qualcosa, all’aggiunta di ciò che è mancante e necessario per migliorarsi. Suggerisce che non ci si può fermare alla fase dell’accoglienza, primo passo di un percorso che per essere considerato completo deve condurre alla piena inclusione dei rifugiati nel nuovo contesto di vita. L’accesso a tutti quegli aspetti fondamentali dell’esistenza, come per esempio il mercato del lavoro, è di fondamentale importanza al fine di non generare sacche di marginalità e costruire città più coese. E’ necessario costruire tale prospettiva in modo condiviso con gli altri Paesi europei, al fine di attivare quello scambio dialettico di esperienze e strategie positive, tali da innescare processi innovativi e ottimali. Il progetto SiforREF è la cornice che concretamente ci permette di lavorare sinergicamente e ampliare la portata dei risultati che ci proponiamo di raggiungere in modo congiunto.

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