L’ Assegno unico e universale è la misura di sostegno economico per le famiglie che hanno figlie e figli a carico, erogata dal 7° mese di gravidanza sino al compimento dei 21 anni, e senza limiti di età per figlie e figli con disabilità.

L’Assegno è unico poiché assorbe altre misure destinate alle famiglie, quali il premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’assegno di natalità (Bonus bebè), l’assegno al nucleo familiare con almeno tre figlie/figli assegni, al nucleo famigliare (ANF), gli assegni familiari e le detrazioni per figlie/figli a carico al di sotto dei 21 anni.

L’Assegno è universale perché viene garantito in misura minima a tutti i nuclei familiari: l’importo aumenta al diminuire dell’Isee.

L’Assegno unico universale non assorbe l’assegno maternità concesso dai Comuni, prestazione assistenziale che può essere richiesta da cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno, che abbiano un Isee basso e da non confondere con l’assegno statale di maternità per le madri disoccupate.

L’Assegno unico è liquidato mensilmente da marzo a febbraio dell’anno successivo, come il risultato di due importi:

  • Una somma base calcolata in funzione dell’Isee del nucleo familiare;
  • Una serie di maggiorazioni assegnate in base alle condizioni dei componenti il nucleo familiare.

Somma – base per figli minorenni

In presenza di un Isee pari o inferiore a 15 mila euro, per ogni figlio minorenne (nonché per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età) spetta una somma base di 175 euro mensili, valore che si riduce in funzione dell’Isee, secondo apposite tabelle soggette ad adeguamento annuale, in base alle variazioni dell’indice del costo della vita, sino a raggiungere l’importo minimo di 50 euro a fronte di un Isee pari o superiore a 40 mila euro.

Somma – base per figli maggiorenni

Per ogni figlio maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età spetta un importo pari ad 85 euro mensili, a fronte di un Isee pari o inferiore a 15 mila euro. L’importo mensile, al pari di quanto avviene per i minorenni, si riduce gradualmente in base all’Isee, sino a raggiungere i 25 euro per un Isee pari o superiore a 40 mila euro.

Le novità dell’Assegno Unico Universale per il 2023 sono le seguenti:

– l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo;

– l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l’importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro;.

La domanda si presenta online accedendo al sito INPS con SPID, CIE o CNS o tramite patronato.

A partire dal 1° marzo 2023, stop alle domande di rinnovo. L'INPS liquiderà in automatico il pagamento a chi ha già beneficiato dell'assegno. Solo chi richiede l’assegno la prima volta dovrà presentare la domanda, mentre in caso di eventuali variazioni si potrà aggiornare l’istanza in corso tramite la procedura on line disponibile sul sito di INPS al seguente link:

https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/notizie/dettaglio-news-page.news.2022.12.assegno-unico-e-universale-2023-stop-alle-domande-di-rinnovo-inps-liquider-d-ufficio-la-prestazione-a-chi-ha-gi-beneficiato-dell-assegno.html