BILANCIO / 30.09.19

Bilancio Consolidato 2018

Presentato in Consiglio il Bilancio Consolidato 2018 del Gruppo Comune di Parma. Ridotto del 61% il debito in 8 anni.

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L’Assessore al Bilancio Marco Ferretti esprime grande soddisfazione per il Bilancio Consolidato 2018 del Gruppo Comune di Parma.

Continua il percorso virtuoso avviato dal Comune per ridurre la galassia delle società controllate e partecipate, passate da 50 a 22 con contestuali effetti positivi in termini economici sul bilancio consolidato del Gruppo.

I numeri parlano chiaro: il debito del Comune e delle sue aziende è sotto controllo ed in costante decremento ed il conto economico di esercizio del 2018 è in attivo.

Il Gruppo Comune di Parma chiude il suo bilancio consolidato 2018 con un utile di esercizio di 11 milioni e 247 mila euro e un debito consolidato ridotto di oltre il 61% rispetto al 2011:da oltre 800 milioni di euro a poco più di 308 milioni. Anche il confronto con l’esercizio del 2017 appare positivo, con una riduzione del debito di 47 milioni.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, il Gruppo Comune di Parma vede un attivo pari a 2.5 miliardi di euro (di cui immobilizzazioni materiali per 2 miliardi, disponibilità liquide per 103 milioni di e crediti per 111 milioni di euro) e un patrimonio netto consolidato pari a 1.6 miliardi di euro.

“E’ stato un lungo e faticoso percorso di razionalizzazione - sottolinea l’Assessore Ferretti- in questi anni abbiamo lavorato con l’obiettivo di realizzare quanto demandava la Deliberazione n. 148/2014 della Corte dei Conti che, nell’evidenziare la complessa e variegata realtà di partecipazioni societarie afferenti al Comune di Parma, ne chiedeva l’efficientamento e la messa in sicurezza. L’eredità trovata dalla giunta Pizzarotti è stata pesante, molte società erano fortemente indebitate e ciò avrebbe potuto causare forti ripercussioni anche nei confronti del bilancio dell’Ente.

In questi 8 anni si è lavorato per ridurre il numero delle aziende del gruppo attraverso liquidazioni, fusioni e razionalizzazioni. Se nel 2011 le partecipate e le controllate erano oltre 50, alcune con bilanci assolutamente critici, oggi possiamo enumerarne 22e con bilanci perlopiù in ordine. Un risultato davvero straordinario – sottolinea Ferretti – se si pensa che è stato raggiunto in gestione ordinaria e non a causa di un commissariamento. Siamo riusciti in questi anni ad abbassare il debito - continua l’Assessore - aumentando la spesa corrente per i servizi, andando incontro alle esigenze della città, mantenendo al contempo alti standard qualitativi e raggiungendo traguardi d’eccellenza come il riconoscimento di Parma City of Gastronomy UNESCO e Parma Capitale della Cultura 2020.

Oltre il 51% dell’indebitamento del Gruppo proviene dal Bilancio del Comune, 156 milioni e 287 mila euro, di cui 118 milioni sono debiti verso banche, che rappresentano debiti per investimento e riguardano l’accensione di mutui per finanziare infrastrutture ed opere pubbliche.

Ritornando al complessivo debito del Gruppo si evidenzia che il residuo del debito circa 156 milioni di € proviene per il 21% dal Gruppo STT, per il 12% da Parma infrastrutture e il restante 16% dalle altre società ed enti rientranti nel gruppo. Nei prossimi anni – commenta l’Assessore – lavoreremo per ridurre ulteriormente la quota residua di debito delle società partecipate.

In linea con quanto detto, nei giorni scorsi è arrivata la delibera n. 53/2019 della Corte dei Conti riferita a bilancio di previsione e rendiconto 2016, che conferma come la gestione del Comune di Parma sia assolutamente in linea con quanto previsto dalle normative ad oggi vigenti.