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24.01.11 / MOBILITÀ E TRASPORTI

Parma città “green”: arrivano le prime colonnine, al via Zero Emission City

Ai nastri di partenza l’innovativo progetto sulla mobilità elettrica: un investimento complessivo di 9 milioni, una rete di 100 punti di ricarica delle batterie che diventeranno 300 nel 2015 Muove i primi passi, a Parma, il più innovativo progetto italiano sulla mobilità elettrica che, nell’arco di 5 anni, dal 2011 al 2015, porterà a 300 il numero di colonnine destinate alla ricarica delle batterie. Proprio la loro scarsa diffusione sul territorio, infatti, è considerata (insieme alla mancanz


Ai nastri di partenza l’innovativo progetto sulla mobilità elettrica: un investimento complessivo di 9 milioni,  una rete di 100 punti di ricarica delle batterie che diventeranno 300 nel 2015
Muove i primi passi, a Parma, il più innovativo progetto italiano sulla mobilità elettrica che, nell’arco di 5 anni, dal 2011 al 2015, porterà a 300 il numero di colonnine destinate alla ricarica delle batterie. Proprio la loro scarsa diffusione sul territorio, infatti, è considerata (insieme alla mancanza di incentivi) una tra le barriere da abbattere se si vuole costruire una Green City. E la città di Parma, che ha colto la sfida già alcuni anni fa, alza finalmente il sipario sulle novità annunciate con il lancio del progetto Zero Emission City, nel corso del convegno “Politica Europea per la mobilità elettrica”.
All’incontro di questo pomeriggio, introdotto dal sindaco di Parma, Pietro Vignali e dal direttore generale di EnergyLab, Silvio Borsetti, hanno partecipato, tra gli altri, il vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani, e il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, Federica Guidi. La tavola rotonda è stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione della mobilità elettrica in Europa e sugli obiettivi raggiunti nel nostro Paese.
In Europa si registrano singoli interventi economici legati a ciascun Paese. In Inghilterra, ad esempio, il governo ha finanziato il programma di sviluppo elettrico con 230 milioni di sterline. Dal 1 aprile 2010, inoltre, i veicoli elettrici delle imprese sono detassati e dal 2011 gli acquirenti di auto elettriche riceveranno uno sconto del 25% sul prezzo di listino fino ad un massimo di 5.000 sterline. In Spagna, il Piano d’Azione per il Veicolo Elettrico prevede investimenti pubblici pari a 590 milioni di euro in due anni, incentivi per veicoli elettrici fino al 20% del prezzo totale, con un tetto di 6.000 euro e la creazione di un parco di 250.000 veicoli elettrici entro il 2014. In Germania, invece, un’iniziativa congiunta del governo e delle industrie automobilistiche tedesche punta ad un milione di veicoli elettrici entro il 2020. Infine, in Francia il piano Borloo prevede un investimento di 250 milioni di euro per l’installazione di 75.000 colonnine di ricarica sulla rete stradale e 5.000 euro di incentivo all’acquisto di un’auto elettrica fino al 2012, mentre  entro il 2015 è previsto un parco di veicoli elettrici 100.000 unità.
In Italia nel 2010 sono state vendute solo 103 auto elettriche (pari allo 0,01% del mercato automobilistico) contro le 69 del 2009. I concessionari, secondo una ricerca di InterAutoNews presentata al recente Motor Show di Bologna, parlano di un mercato potenziale del 2 - 5%.  A ottobre 2010 è stato presentato il disegno di legge 3553,  nel quale si prevedono, ma non sono state ancora definite, iniziative finanziarie a supporto della mobilità elettrica.
L’iniziativa promossa dal comune di Parma rappresenta certamente un’eccellenza nel panorama italiano ma anche in quello europeo. Ecco qualche numero: un investimento complessivo richiesto di 9 milioni di euro, di cui 1,9 nella fase iniziale di start up; incentivi all’acquisto di un veicolo elettrico fino a 6.000 euro; 100 vetture elettriche entro il 2011 che diventeranno circa 1.000 nel 2015. Cifre significative per una città di soli 180.000 abitanti che potrà contare anche sul sostegno del Ministero dell’Ambiente.
DICHIARAZIONI
Antonio Tajani vice presidente della Commissione europea: "Il progetto di Parma è un progetto lodevole. Io mi auguro che Parma possa essere anche protagonista di una serie di iniziative comunitarie per quanto riguarda l'innovazione. Noi dobbiamo pensare soltanto che nel 2050 avremo 2 miliardi e mezzo di veicoli. Non credo che potranno essere tutti motori  tradizionali. Quindi c'è bisogno di lavorare per avere un'alternativa. Alternativa che si chiama motore ibrido, elettrico, a idrogeno. Parma ha fatto una scelta a favore dell'elettrico e sembra una scelta lodevole; e sono qui per dimostrare l'interesse della Commissione europea per questo settore particolare dell'industria automobilistica e dei veicoli a motore. Avanti in questa direzione nell'idea di poter dare anche degli standard omogenei per quanto riguarda le prese elettriche entro la fine dell'anno. Ho già dato mandato ai responsabili di presentare proposte per compiere passi in avanti soprattutto per facilitare chi vuole usare l'auto elettrica abbattendo le frontiere. Lavorare quindi sugli standard per poter fare di più. Mi pare che l'iniziativa di Parma per caricare l'impianto elettrico sia positiva. Gli sforzi dell'amministrazione dimostrano che questa città è nella mobilità un modello a cui l'Europa guarda e un punto di riferimento importante per l'Italia".
Nel corso dell'intervento Tajani ha aggiunto: "Avanzo, in via informale, la proposta di inserire Parma nel progetto Smart Cities come riconoscimento al suo impegno nella mobilità sostenibile, nel trasporto urbano e nella riduzione delle emissioni. Questo progetto includerà 20 città europee, aperte all'innovazione sulla mobilità sostenibile: tra gli obiettivi, la riduzione del 20% di CO2, l'aumento del 20% del trasporto pubblico, dell'efficienza energetica, delle quote di energie rinnovabili". L'invito è stato accolto dal Sindaco di Parma Pietro Vignali.
Pietro Vignali, sindaco di Parma: “Mi auguro che la rivoluzione dell’auto elettrica parta da Parma. Sicuramente in Europa sono state compiute scelte che vanno nella direzione di promuovere l’elettrico e la realizzazione di colonnine di ricarica. Appare sempre più importante coniugare il diritto alla mobilità con il diritto alla salute: Parma si sta muovendo in questa direzione”.
Federica Guidi, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria. “Come emiliana sono contenta che il Comune di parma sia all’avanguardia su un tema così importante. Questi sono esempi concreti di sinergia virtuosa fra pubblico e privato. Questo è il futuro, e inciderà su qualità della vita delle persone”.
Corrado Clini, direttore generale Ministero dell'ambiente. "Parma è una città in cui abbiamo investito 24 milioni di euro per la mobilità sostenibile; è una realtà ideale per lanciare un progetto di questo genere. Siamo pronti a sostenere il Comune per sviluppare questa idea, perché sia un punto di riferimento per il Paese".

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