NOTIZIE / 09.09.19 / PARI OPPORTUNITA E DIRITTI

O.P.E.N.²

Saranno due le rassegne “Nel mondo degli uomini” e “Nessuno ci può giudicare” che si svolgeranno fra settembre e novembre a Parma

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Presentate in conferenza stampa le due rassegne, interamente gratuite, dedicate a valorizzare e a promuovere il contrasto alla violenza di genere e a sensibilizzare verso il riconoscimento di una società libera da stereotipi, discriminazioni e sessismo alla presenza di Nicoletta Paci, assessora alle Pari Opportunità, di Daniela Manici vice presidente del Centro Anti Violenza, di Gabriele Balestrazzi eMarco Deriu per ‘Maschi che si Immischiano’ e ‘Maschi al Plurale’ e Michela Cerocchi del Centro Studi Movimenti. 

Le due rassegne “Nel mondo degli uomini” e “Nessuno ci può giudicare”, che si svolgeranno fra settembre e novembre a Parma in molti luoghi culturali della città, sono inserite nel progetto O.P.E.N.² (Ogni persona è noi), che vede capofila il Comune di Parma e finanziato dalla regione Emilia-Romagna per l’anno 2019, sul bando destinato a progetti rivolti alla promozione e al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere.

“La forza di questo bando sta nella rete e nelle collaborazioni che ha al suo interno. O.P.E.N. è un progetto di inclusione e rivolge le sue azioni sia alle giovani generazioni che all’intera cittadinanza. Ci sostiene nel promuovere e sensibilizzare temi purtroppo sempre troppo attuali come il contrasto alla violenza di genere. Per entrambi gli appuntamenti delle rassegne l’ingresso e libero” ha introdotto l’assessora Paci.

“Avere occasioni per offrire spazi volti alla prevenzione e alla formazione su questi temi è fondamentale. E’ una problematica culturale quella della violenza e riuscire a fare rete tra le Istituzioni e le associazioni attraverso questo progetto darà la possibilità a molte più donne di essere accolte e ascoltate e a tanti cittadini di avere una maggiore consapevolezza” ha sottolineato Daniela Manici.

“Come Maschi che si Immischiano vogliamo arrivare a contaminare più uomini possibili. Dobbiamo immischiarci perché siamo parte del processo. Noi siamo uomini e siamo parte di quell’altra metà del cielo, quella che violenta, quella che uccide e vogliamo, partendo da questa consapevolezza, promuovere e contrastare tutto ciò che può essere violenza” ha detto Gabriele Balestrazzi.

Il Centro Studi e Movimento presenterà delle vere e proprie lezioni, delle narrazioni di quella che è stata la storia femminile in Piazza. "Avremo lettrici e artisti che ci accompagneranno nei racconti. Lo scopo di raccontare la storia, di andare alle origini, serve sia per capire il passato ma soprattutto per infondere coraggio e forza a tutti coloro che si battono per questi temi” ha detto Michela Cerocchi.

“Della violenza dobbiamo prendercene cura tutti e dobbiamo farlo mettendoci in rete puntando ad un obiettivo comune. La rassegna è frutto di un lavoro collettivo con il Cine Club d’Azeglio e Europa Cinemas, vuole prevenire e promuovere un’immagine della maschilità più complessa. Una immagine maschile in divenire con diverse sfaccettature” ha concluso Marco Deriu.

Capofila del progetto è il Comune di Parma, in partnership con il Comune di Fidenza (Capofila del Distretto), il Comune di Langhirano (Capofila del Distretto Sud-Est), l’unione dei Comuni Valli Taro e Ceno, l’Asp Distretto di Fidenza, l’AUSL di Parma, l’Associazione Centro Antiviolenza, Giolli Cooperativa Sociale, il Centro Studi per la Stagione dei Movimenti, l’Associazione Maschile Plurale, Maschi che si immischiano.

La rassegna “Nel mondo degli uomini” a cura dell’Associazione Maschi che s’immischiano prende il via lunedì 16 settembre, ore 20.30, al Cinema D’Azeglio e prosegue, con vari appuntamenti, fino al 28 ottobre. La domanda da cui parte è “Che cosa sono gli uomini oggi?” Infatti quotidianamente, o quasi, si manifestano nuove forme di sessismo, di discriminazione e di violenza maschile che si sono affiancate o hanno preso il posto di quelle vecchie. Eppure il mondo degli uomini è composito, frammentato e in subbuglio rispetto a un passato caratterizzato da un ruolo maschile monolitico. Nuovi modi ed esperienze di maschilità e di paternità basati su altri valori, altre priorità e altre prospettive si vanno più o meno consapevolmente facendo spazio, rivendicando un diverso modo di sentire e gettando le proprie radici. Le proiezioni dei film sono accompagnate da discussioni con i rappresentanti di associazioni coinvolte nel progetto.

Invece la rassegna “Nessuno ci può giudicare” a cura del Centro Studi Movimenti, prevede due serate dedicate alle storie femminili tra anni 60 e 70: giovedì 19 settembre “Dall’Italia contadina alla rivoluzione sessuale” e martedì 1 ottobre “Dal ‘68 ai femminismi”alle 21 in Piazzale Inzani. Gli incontri, con le storiche Margherita Becchetti e Michela Cerocchi e la partecipazione degli artisti Beatrice Baruffini, Guido Maria Grillo, Francesco Pelosi, Franca Tragni, raccontano del mondo delle donne che, a piccoli passi, e poi a gran voce, hanno affrontato e cambiato la società che avevano di fronte, una società degli uomini e per gli uomini, la grande trasformazione tra gli anni Cinquanta e Sessanta, quali effetti ha avuto sul mondo femminile il cambiamento sociale innescato, la rivoluzione sessuale, i movimenti femministi degli anni Settanta.

La rassegna “Nessuno ci può giudicare” prosegue con un calendario di presentazione di libri, in vari luoghi culturali della città, a partire dagiovedì 10 ottobre, alle 18.00, per proseguire con numerose date fino al 30 novembre, sempre alle 18.00. Si tratta anche di un’occasione per fare incontrare diverse discipline: la storia, l'antropologia, la sociologia, le arti, la letteratura, con l’obiettivo di educare donne e uomini a una società più giusta, più equa e più libera.

Tutti i libri presentati, seppure da punti di vista differenti, sono incentrati sul riconoscimento e il rispetto delle differenze di genere, sul superamento degli stereotipi, per favorire una cultura positiva sui rapporti di genere e sulle loro rappresentazioni, anche attraverso linguaggi artistici e culturali. 


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