C’è un generale consenso a livello mondiale che mitigare gli effetti globali del cambiamento climatico rappresenta la principale sfida, non solo ambientale, della nostra epoca. L’Accordo di Parigi, il più grande accordo internazionale dopo il Protocollo di Kyoto, è stato siglato nel 2015 all’interno della ventunesima riunione della Conferenza delle parti (COP21) della Convenzione sui cambiamenti climatici e prevedeva l’impegno dei paesi sottoscrittori a limitare l’aumento del riscaldamento della temperatura entro gli 1,5° rispetto all’epoca pre-industriale. Le successive conferenze internazionali - come COP e G20 - hanno sempre ribadito questo impegno sottoscritto alla COP21 per affrontare il tema del cambiamento climatico.


In questo contesto di emergenza climatica, le città sono chiamate a svolgere un ruolo cruciale nella lotta al cambiamento climatico. Le città europee occupano il 4% della superficie dell’Unione Europea ma sono abitate dal 75% dei cittadini del continente. In tutto il mondo, le città rappresentano oltre il 65% del consumo energetico, oltre il 70% delle emissioni di CO2. Entro il 2050 circa l'80% della popolazione mondiale vivrà nelle città, mentre in Europa questa percentuale toccherà l’85%.


Il percorso Parma Climate Neutral 2030 ed il raggiungimento della neutralità climatica entro la fine di questo decennio è il nostro contributo da affinché l'intera Unione Europea riduca le emissioni climatiche del 55% entro il 2030 e diventi neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. L'obiettivo finale è quello di rendere Parma una città climaticamente neutra entro il 2030, e di farlo da (e per) i cittadini, nel contesto della “Missione europea 100 città intelligenti e climaticamente neutrali”.


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