Il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) è piano strategico di lungo periodo che fa riferimento ad un’area vasta che identifica obiettivi, azioni e misure atte a rendere la mobilità nelle aree urbane e periurbene più sostenibile, orientata ai bisogni del cittadino e integrata con altre politiche di pianificazione urbana ed energetica.
Il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) è lo strumento tattico di pianificazione del traffico e della mobilità di breve periodo (due anni) in stretta connessione con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Il PGTU si sviluppa inoltre in coerenza con gli strumenti di pianificazione e programmazione di settore predisposti dall’Amministrazione di Parma.
I Piani di Settore sono dei piani che sviluppano argomenti messi a sistema nel PGTU e previsti nel PUMS.
Il Comune di Parma, in occasione della settimana europea della mobilità sostenibile (16-22 settembre), ha presentato le Linee guida per il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che rappresentano il primo documento messo a punto dal Comune frutto dell’attività di ascolto della comunità locale, dei decisori pubblici, e si fondano su un quadro aggiornato delle conoscenze del territorio, della mobilità e dei suoi impatti. Le linee di indirizzo si articolano a partire da obiettivi chiari, misurabili e condivisi con la comunità e i decisori locali, e assumono, come criterio guida la sostenibilità tecnica, ambientale, sociale ed economica delle scelte che opererà il PUMS. In sintesi le linee guida consegnano alla città la strategia in base alla quale nelle successive fasi di elaborazione, si individueranno le politiche e le misure capaci di promuovere la visione di Parma al 2025. In sintesi gli elementi che qualificheranno il PUMS di Parma sono:
- centralità dello spazio pubblico, quale fattore per orientare le politiche di mobilità: città accessibile a tutti; città a rischio zero;
- sostegno deciso e coerente ai modi di trasporto a minor impatto ambientale e sociale (piedi, ciclabilità, trasporto collettivo, ecc.),
- separare la proprietà e uso dell’auto, attraverso la condivisione del possesso e del suo utilizzo (car sharing/car pooling);
- rispetto delle regole di circolazione e accesso ai servizi di mobilità da parte della collettività e della comunità degli operatori;
- Parma come città dell’innovazione e luogo capace di mettere in atto pratiche concrete per la mobilità del prossimo futuro.
Accanto a questi temi più caratterizzanti si ritrovano nelle linee di indirizzo aspetti più di metodo e consueti nelle buone pratiche di pianificazione, quali: il tenere in conto di una scala territoriale che travalica i confini amministrativi del comune, il ruolo strategico del piano e della sua valenza temporale, il confronto e la coerenza dei diversi strumenti di pianificazione-programmazione tanto alla scala locale quanto a quella sovraordinata, l’integrazione tra le reti lunghe e quelle corte di mobilità ponendo attenzione alla dimensione dei servizi e non solo a quella infrastrutturale, il concetto di limite nell’uso delle risorse scarse e non rinnovabili.
BICIPLAN
Il Biciplan approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 48 del 19/05/2009 rappresenta la pianificazione della mobilità ciclabile sul territorio Comunale.
Il piano mette a sistema tutto il complesso delle piste ciclabili esistenti, pianifica e programma gli interventi da attuare nei prossimi anni. Tali interventi riguardano la ricucitura, la riqualificazione e la messa in sicurezza delle piste ciclabili esistenti, la progettazione di nuovi percorsi, la realizzazione di “itinerari strategici” sui percorsi più frequentati, oltre alla promozione dell'uso della bicicletta e allo sviluppo di servizi per l’aumento ed il miglioramento della ciclabilità.
Il Biciplan è stato strutturato in tre distinti documenti:
a) Relazione generale
b) Allegato “A” (Itinerari strategici) ed Allegato “B” (Indagine della sosta);
c) Manuale di progettazione;
d) Benchmarking
Il Piano prevede la pianificazione/realizzazione di 14 itinerari strategici che uniscono la periferia ad un anello ciclabile che perimetra il centro storico;
Di seguito i 14 itinerari ciclabili, alcuni già realizzati per una estensione totale di circa 70 km:
• itinerario 0 anello 6.100m;
• itinerario 1 p.te delle Nazioni – parcheggio scambiatore nord 3.400m;
• itinerario 2 p.le Allende – via Forlanini (Spip) 7.120m;
• itinerario 3 p.le Risorgimento – Vicopò 3.330m;
• itinerario 4 p.le Vittorio Emanuele II – S. Prospero 6.590m;
• itinerario 5 stradone Martiri della Libertà – tangenziale sud 2.600m;
• itinerario 6 stradone Martiri della Libertà – strada Argini 3.230m;
• itinerario 7 p.te Italia–parcheggio scambiatore sud(Campus) 4.290m;
• itinerario 7a parcheggio scambiatore sud (Campus) – Vigatto 5.180m;
• itinerario 8 p.te Italia – Gaione 5.180m;
• itinerario 9 p.le Barbieri – Vigheffio 5.170m;
• itinerario 10 p.le Barbieri – Vicofertile 5.130m;
• itinerario 11 p.le Santa Croce – S. Pancrazio 4.070m;
• itinerario 12 via Emilia ovest (Crocetta) – Fognano 2.520m;
• itinerario 13 p.te delle Nazioni – Baganzola 6.460m.
Tali itinerari sono costituiti da un anello centrale di perimetrazione dei viali di circonvallazione e 13 percorsi, radiali all’anello, che si distribuiscono sulle arterie stradali principali e comprendono la riqualificazione di tratti di pista ciclabile esistente e la realizzazione di nuovi tratti, che possono così differenziarsi:
• tratti di adeguamento puntuale – dove la riqualificazione della pista ciclabile consiste nell’eliminazione di criticità isolate;
• tratti di adeguamento funzionale – dove la riqualificazione della pista ciclabile consiste nella ridefinizione di un tratto di percorso;
• nuovi tratti – dove si prevede l’estendimento dei percorsi ciclabili;