Coronavirus misure per spostarsi per lavoro
Si richiede di limiare al massimo gli spostamenti su tutto il territorio italiano ma è possibile muoversi per motivi di lavoro, di salute e per movimentare merci.
L'ordinanza n. 648 del 9 marzo 2020 ha esteso a tutto il territorio nazionale le misure di contenimento che il decreto dell'8 marzo aveva introdotto per alcune aree del Paese.
Queste sono le misure ore in vigore IN TUTTA ITALIA, fino al 3 aprile.
Evitare gli spostamenti
Sia in entrata che in uscita dai territori, nonché all'interno degli stessi, alle persone si chiede di spostarsi solo per:
- esigenze lavorative
- situazioni di necessità
- motivi di salute.
È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
La persona che si sposta per una delle ragioni sopra indicate, attesta il motivo attraverso una autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia.
limitazione spostamenti: autodichiarazione, controlli, sanzioni. Direttiva Ministero degli Interni
La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella indicata dal Dpcm 8 marzo 2020 (articolo 650 del Codice penale: inosservanza di un provvedimento di un’autorità), salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave.
Libertà di spostamento per lavoratori e merci.
In merito a una delle misure più importanti, e cioè evitare gli spostamenti di persone nelle aree oggetto delle misure più stringenti, fra cui le cinque province emiliano-romagnole, limitandole a comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, il Governo ha chiarito in modo inequivocabile come non esistano restrizioni per la mobilità dei lavoratori e delle merci né all’interno del Paese né tra il nostro Paese e gli altri.
Dunque, chi deve spostarsi per ragioni di lavoro, anche fra le province e all’interno di esse, lo può fare. È quindi garantito il diritto a lavorare per chi è in buona salute, non presenta sintomi né debba rispettare il periodo di quarantena. Con l’avvertenza che si tratti sempre di spostamenti per ragioni di lavoro o di necessità.