Esito dei laboratori di teatro e dei burattini rivolto a paraplegici all’interno dell’istituto penitenziario di Parma.
Dopo il settimo anno di esperienza teatrale con un gruppo di detenuti della sezione paraplegici degli Istituti Penitenziari di Parma, Europa Teatri ha presentato oggi l’esito del progetto di laboratorio teatrale 2012/2013, nel teatro degli istituti penitenziari di via Burla...segue
Dopo il settimo anno di esperienza teatrale con un gruppo di detenuti della sezione paraplegici degli Istituti Penitenziari di Parma, Europa Teatri ha presentato oggi l’esito del progetto di laboratorio teatrale 2012/2013, nel teatro degli istituti penitenziari di via Burla che, quest’anno, si è unito al laboratorio dei burattini portato avanti dalla cooperativa sociale “Le Mani Parlanti”. Il laboratorio di teatro è finanziato dal Comune di Parma, quello dei burattini da Provincia e Ausl di Parma. Il carcere di Parma ospita de detenuti paraplegici, da qui l’idea di realizzare uno spettacolo anche con il loro coinvolgimento. Ed è stato un successo. Allo spettacolo, esito dei due laboratori, erano presenti l’assessore al welfare del Comune Laura Rossi, l’assessore ai servizi sociali della Provincia Marcella Saccani e Paolo Volta di Ausl Parma.
Il direttore aggiunto del carcere Lucia Monastero ha introdotto i presenti al significato di questa iniziativa, alla presenza del comandante della polizia penitenziaria Augusto Zaccariello.
“L’attività laboratoriale – ha spiegato Lucia Monastero – si affianca a diverse attività proposte ai carcerati finalizzate al loro recupero ed alla socializzazione, in alcuni casi all’immissione nel mercato del lavoro. Nel caso dei laboratori di teatro e dei burattini risulta prevalente la funzione legata alla gestione degli aspetti emozionali”.
Lo messa in scena dello spettacolo ha rappresentato un momento di festa per tutti i detenuti. Un modo per guardare al quotidiano con speranza.
“I laboratori – ha spiegato l’assessore al welfare del Comune Laura Rossi – sono uno strumento volto a migliorare le condizioni di vita dei carcerati, nell’ambito di una collaborazione con gli istituti penitenziari che si è ampliata negli anni tramite azioni volte a dare nuove prospettive ai carcerati stessi”
“Il colpo” è il titolo dello spettacolo messo in scena. Un momento significativo per i partecipanti al laboratorio che hanno visto così concretizzarsi il loro impegno in un percorso di formazione che ha valenza non solo sociale ma anche di crescita personale.
“Lo spettacolo – ha precisato l’assessore ai servizi sociali della Provincia Marcella Saccani – è un’opportunità per chi vive in carcere, pezzi di luce nel difficile cammino della riabilitazione e del recupero in vista di un reinserimento nella società”
Entrambi i laboratori hanno visto il coinvolgimento di diversi soggetti: a partire dallo stesso Istituto Penitenziario, Comune di Parma, Provincia di Parma, Ausl di Parma, Europa Teatri, Cooperativa sociale “Le Mani Parlanti”. Il laboratorio teatrale è stato condotto da Carlo Ferrari e Franca Tragni, mentre il laboratorio dei burattini è stato condotto da Corrado Vecchi e Veronica Pastorino. Il titolo dello spettacolo messo in scena è: “Il colpo” con David, Luigi, Massimo, Nazareno, Roberto, Junis, Carlo e Franca. Drammaturgia e regia Carlo Ferrari e Franca Tragni. L’attività svolta rientra nella più ampia progettualità finalizzata al miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti fornendo loro l’opportunità di esprimersi e vivere alcuni momenti di socializzazione.
che quest’anno, si è unito al laboratorio dei burattini portato avanti dalla cooperativa sociale “Le Mani Parlanti”.
Il laboratorio di teatro è finanziato dal Comune di Parma, quello dei burattini da Provincia e Ausl di Parma.
Il carcere di Parma ospita de detenuti paraplegici, da qui l’idea di realizzare uno spettacolo anche con il loro coinvolgimento.
Ed è stato un successo. Allo spettacolo, esito dei due laboratori, erano presenti l’assessore al welfare del Comune Laura Rossi, l’assessore ai servizi sociali della Provincia Marcella Saccani e Paolo Volta di Ausl Parma.
Il direttore aggiunto del carcere Lucia Monastero ha introdotto i presenti al significato di questa iniziativa, alla presenza del comandante della polizia penitenziaria Augusto Zaccariello.
“L’attività laboratoriale – ha spiegato Lucia Monastero – si affianca a diverse attività proposte ai carcerati finalizzate al loro recupero ed alla socializzazione, in alcuni casi all’immissione nel mercato del lavoro. Nel caso dei laboratori di teatro e dei burattini risulta prevalente la funzione legata alla gestione degli aspetti emozionali”.
Lo messa in scena dello spettacolo ha rappresentato un momento di festa per tutti i detenuti. Un modo per guardare al quotidiano con speranza.
“I laboratori – ha spiegato l’assessore al welfare del Comune Laura Rossi – sono uno strumento volto a migliorare le condizioni di vita dei carcerati, nell’ambito di una collaborazione con gli istituti penitenziari che si è ampliata negli anni tramite azioni volte a dare nuove prospettive ai carcerati stessi” “Il colpo” è il titolo dello spettacolo messo in scena.
Un momento significativo per i partecipanti al laboratorio che hanno visto così concretizzarsi il loro impegno in un percorso di formazione che ha valenza non solo sociale ma anche di crescita personale. “Lo spettacolo – ha precisato l’assessore ai servizi sociali della Provincia Marcella Saccani – è un’opportunità per chi vive in carcere, pezzi di luce nel difficile cammino della riabilitazione e del recupero in vista di un reinserimento nella società”
Entrambi i laboratori hanno visto il coinvolgimento di diversi soggetti: a partire dallo stesso Istituto Penitenziario, Comune di Parma, Provincia di Parma, Ausl di Parma, Europa Teatri, Cooperativa sociale “Le Mani Parlanti”.
Il laboratorio teatrale è stato condotto da Carlo Ferrari e Franca Tragni, mentre il laboratorio dei burattini è stato condotto da Corrado Vecchi e Veronica Pastorino.
Il titolo dello spettacolo messo in scena è: “Il colpo” con David, Luigi, Massimo, Nazareno, Roberto, Junis, Carlo e Franca. Drammaturgia e regia Carlo Ferrari e Franca Tragni. L’attività svolta rientra nella più ampia progettualità finalizzata al miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti fornendo loro l’opportunità di esprimersi e vivere alcuni momenti di socializzazione.