I Giardini della Paura
Mercoledì 22 agosto ultimo appuntamento della rassegna ai Giardini di San Paolo con una doppia proiezione: “Lake Bodom” e “The Bride".
Mercoledì 22 agosto ultimo appuntamento con I Giardini della Paura. La rassegna estiva di cinema horror organizzata dall’assessorato alla Cultura, che anche quest’anno ha confermato il suo grande successo, saluta il suo pubblico con la “Double feature night”: una serata con doppia proiezione in cui a partire dalle 21.30 verranno presentati i film “Lake Bodom” e a seguire, in anteprima italiana assoluta, “The Bride”.
In apertura, dalle 21.00, il djset Nightmare Consolle di DJ Gaido, al secolo Enrico Ghidini, presenza fissa e garanzia per i Giardini della Paura: maestro di cerimonie e creatore di ambienti musicali terrificanti grazie al suo mix di garage punk, colonne sonore vintage e funk psichedelico.
Alla base di “Lake Bodom” di Taneli Mustonen (Finlandia, Estonia 2016, 85’) c’è la storia di un vero crimine, avvenuto negli anni Sessanta in Finlandia e rimasto senza colpevole. Nel cinquantesimo anniversario degli omicidi, due giovani coppie decidono di passare una notte sulle sponde del lago Bodom, proprio là dove si erano accampati i quattro sventurati nel 1960, per provare qualche brivido e cercare di scoprire la verità. Il regista finlandese Mustonen – che nel 2015 Variety segnalava come uno dei dieci talenti del cinema nordico da tenere d’occhio – ha tratto ispirazione dal fatto di cronaca nera, rimasto nell’immaginario del suo Paese, per la trama di uno slasher (il genere horror in cui il protagonista è un omicida, spesso mascherato, che dà la caccia ad un gruppo di vittime) che si mette esplicitamente sulle tracce del vecchio crimine irrisolto. Ma i fatti degli anni Sessanta guidano lo sviluppo del resto della trama in maniera del tutto imprevedibile, scaraventando lo spettatore in una dimensione differente, dentro una trappola che ne nasconde al proprio interno un’altra e un’altra ancora.
La grande suggestione fotografica che esalta gli ambienti finlandesi selvaggi che fanno da teatro alla vicenda di “Lake Bodom” è un punto in più a favore di un thriller che riesce a trarre dalla freddezza dei colori nordici un efficace contrasto con il rosso vivo del sangue. Un esperimento anche geograficamente eccentrico che conferma come la cinematografia del Nord Europa possa portare alla causa dell’horror contributi importanti.
In “The Bride” (Nevesta, Russia 2017, 93’, anteprima italiana assoluta) il regista russo Svyatoslav Podgayevskiy mette in scena una storia di fantasmi e possessioni originale, disturbante e densa di suggestioni. La giovane Nastya prova immediata attrazione per Vanya, al punto da stabilire velocemente una data per il loro matrimonio. Dopo aver celebrato le nozze, Vanya conduce la ragazza dalla sorella Liza, rimasta vedova e con due bambini, nella casa dove entrambi sono cresciuti. La tradizione di famiglia impone alle nuove coppie di effettuare un rituale particolare, legato ad un fatto avvenuto a metà dell'Ottocento. Nell'antica e inquietante dimora, abitata anche dai bisnonni di Vanya, la coppia è costretta a fare i conti con un'implacabile maledizione, legata a un vestito da sposa e alle origini della tecnica fotografica.
“The Bride” è un puro horror ispirato dalla pratica diffusa nell’Ottocento di fotografare i corpi dei propri cari defunti per ricordarli e perché i loro spiriti rimanesse a vegliare sui congiunti. Il talentuoso cineasta russo omaggia con diverse scelte visive Lucio Fulci e il suo “Paura nella città dei morti viventi”.
I Giardini della Paura sono organizzati in collaborazione con Midnight Factory e Nocturno.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.
L’ingresso alle proiezioni non è consentito ai minori di 18 anni.
Per informazioni: tel. 0521031035, mail: cinema@comune.parma.it
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