Il 25 Aprile a Parma
Il programma completo delle celebrazioni: i momenti istituzionali, il programma culturale.
Il 25 aprile a Parma sarà celebrato anche quest’anno con una cerimonia sobria e con una programmazione di eventi soprattutto on line, in linea con quanto previsto dalla situazione di emergenza sanitaria e dalle misure anticontagio coronavirus.
La Festa della Liberazione, momento fondamentale per la democrazia italiana, potrà essere una occasione in cui i parmigiani, pur distanti fisicamente, possano unirsi idealmente nei valori e negli ideali connessi a questa importante ricorrenza, che segna un momento cruciale della storia d’Italia e che è legata alla Resistenza, ai valori di libertà, uguaglianza ed alla lotta per la dignità ed i diritti dell’uomo, per la liberazione dal nazifascismo. Non si svolgeranno, come già l’anno passato, cortei di piazza: il momento commemorativo verrà celebrato dalle autorità senza la presenza del pubblico. La cerimonia in piazza Garibaldi verrà comunque trasmessa sulla pagina Facebook del Comune di Parma Città di Parma e dall’emittente televisiva locale. Il programma completo degli eventi è stato presentato, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni, dall’Assessore alla Cultura, Michele Guerra, e da Gianpaolo Cantoni in rappresentanza della Provincia di Parma.
“Si tratta di un programma articolato – ha sottolineato Alessandro Tassi Carboni – per ribadire i valori della Resistenza e della Libertà, in un tempo ancora segnato dalla pandemia. Tutto questo grazie ad un lavoro di squadra, tra i vari soggetti coinvolti, per stilare un programma all’altezza della ricorrenza, cercando, per quanto possibile, di recuperare i rapporti sociali interrotti dalla pandemia”.
“In tempi di Covid – ha sottolineato Gianpaolo Cantoni – realizzare questo programma non è stato facile. Dalla sede della Provincia, il 25 Aprile, giovani alfieri, ragazzi di oggi, poteranno in piazza Garibaldi le 26 bandiere della Brigate Partigiane, per lanciare ancora una volta un ponte tra i giovani della Resistenza ed i giovani di oggi”.
“Abbiamo messo in campo un progetto ambizioso – ha rimarcato l’Assessore alla Cultura, Michele Guerra – per non fermarci, per rimarcare il significato di una ricorrenza fondamentale. Fermarsi in questa occasione avrebbe voluto dire arrendersi. Per questo è stato stilato, accanto al programma istituzionale, un denso programma culturale”.
Le celebrazioni verranno, come ogni anno, precedute, venerdì 23 aprile, dalla posa delle corone d’alloro sui luoghi simbolo della Resistenza. L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione Comunale e dal Comitato per le celebrazioni del XXV aprile. A seguito delle restrizioni imposte dalla pandemia non potrà essere organizzato nessun corteo, la cerimonia si svolgerà quindi in forma ridotta. Alla cerimonia sarà presente per il Comune di Parma, il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni.
In allegato l’elenco dettagliato di tutti i luoghi simbolo. SCHEDA N. 1
Inoltre, precederà le celebrazioni, il 24 aprile, l’intitolazione del parco Giovanni Vignali “Bellini” (nome di battaglia del Partigiano) a San Pancrazio – SCHEDA N. 2
Momenti clou della giornata del 25 aprile saranno la consegna del riconoscimento al comandante Partigiano Bruno (Bruno Spadini – SCHEDA N. 3) da parte del Comune di Parma e di tutte le Associazioni Partigiane, seguita dalla cerimonia in piazza Garibaldi con gli interventi delle autorità cittadine. In mattinata la cerimonia prevede, alle 11, la posa delle corone di alloro al monumento al Partigiano, in piazza della Pace, ed a quello dei Caduti di tutte le guerre, in fondo a via Cavour – angolo via Melloni. A seguire si svolgerà la Cerimonia ufficiale in piazza Garibaldi, con la partecipazione del Corpo Bandistico Giuseppe Verdi, ed alla presenza del Sindaco, Federico Pizzarotti, del Presidente della Provincia, Diego Rossi, dei rappresentanti delle Associazioni Partigiane Cittadine e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
A partire dalle ore 15 fino alle 19 in diretta sul sito web QuBìtv, al via l’iniziativa “Liberazione in streaming”, il progetto a cura di Esplora Aps, realizzato in collaborazione con QuBìtv e Associazione Vocinarte, con il sostegno del Comune di Parma, che vedrà alternarsi diversi artisti parmigiani ed emiliani come Marco Rovelli, Mara Redeghieri, Manìnblù, Rocco Rosignoli, Jaime Dolce. Canzoni originali, interpretazioni di altre canzoni, dal tema direttamente o indirettamente collegato alla libertà, alla liberazione e alla resistenza.
A partire dalle ore 21, su 12TvParma e sul canale YouTube Città di Parma, sarà trasmessa l’iniziativa La Resistenza e la sua luce: appuntamento fatto di musica e poesia a conclusione della giornata dedicata alle Celebrazioni del 25 aprile. Le realtà musicali della città e la voce recitante di Adriano Engelbrecht accompagneranno il pubblico in un viaggio virtuale tra alcuni dei luoghi più significativi della Resistenza, da Piazzale Picelli ai Portici del Grano, da Piazzale della Pace a Piazza Garibaldi. Organizzato dal Comune di Parma in collaborazione con Società dei Concerti di Parma, La Toscanini, Fondazione Prometeo, Associazione culturale Parma Frontiere, Conservatorio di Musica ‘Arrigo Boito’ di Parma.
SCHEDA N. 4 Il programma complessivo degli eventi culturali con tutte le iniziative realizzate in collaborazione con Anpi sezione di Parma, Centro Studi Movimenti, Gruppo di lettura “La Paloma – Voglia di leggere”, ISREC e Lenz Fondazione per le scuole e per la cittadinanza è reperibile al seguente link: https: //www.comune.parma.it/cultura.
I momenti istituzionali legati alle celebrazioni del 25 Aprile sono i seguenti.
23 aprile, Deposizione corone (vedi programma allegato) – SCHEDA 1
24 aprile ore 11: Intitolazione a Giovanni Vignali del parco di San Pancrazio, alla presenza del presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni e dell’assessore alla Cultura e Toponomastica Michele Guerra. SCHEDA 2
25 aprile - Consegna riconoscimento al comandante partigiano Bruno (Bruno Spadini) da parte del Comune di Parma e di tutte le Associazioni Partigiane – SCHEDA 3
Alle 11.20 circa, inizio cerimonia in piazza Garibaldi trasmessa in diretta su Tv Parma con interventi autorità.
Avis-Cortile San Martino, Progetto Famiglia, Amici Biblioteca San Leonardo e Isrec, col patrocinio del Tavolo Cultura San Leonardo:
ore 15:30
Saluto al monumento ai caduti di Pizzolese, con deposizione di corona d’alloro e Bandiera Tricolore, sulle note del Silenzio e testimonianza di Paola Zanichelli
ore 16:15
Saluto al monumento ai caduti delle Case Vecchie, con deposizione di corona d’alloro e Bandiera Tricolore, sulle note del Silenzio e testimonianza di Iride Campanini, letta da Donatella D’Agostino
ore 17:00
Saluto al monumento dei caduti di Ravadese, con deposizione di corona d’alloro e Bandiera Tricolore, sulle note del Silenzio e testimonianza di Nino Rolli, letta da Francesca Teza
ore 17:45
Saluto al monumento ai caduti di tutte le guerre con deposizione di corona d’alloro e Bandiera Tricolore sulle note del Silenzio con la partecipazione del Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni e lettura delle testimonianze, presso l’ex-Comune di Cortile San Martino, Via San Leonardo 47
SCHEDA N. 1
Venerdì 23 aprile - Posa delle corone d’alloro nei luoghi simbolo della Resistenza.
PERCORSO – I GIORNALISTI POTRANNO PARTECIPARE A TUTTE LE TAPPE CON PROPRIO MEZZO DI TRASPORTO.
Parma si appresta a celebrare la festa della Liberazione, il 25 Aprile. Le celebrazioni verranno, come ogni anno, precedute, venerdì 23 aprile, dalla posa delle corone d’alloro sui luoghi simbolo della Resistenza. L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione Comunale e dal Comitato per le celebrazioni del XXV aprile. A seguito delle restrizioni imposte dalla pandemia non potrà essere organizzato nessun corteo, la cerimonia si svolgerà quindi in forma ridotta. Alla cerimonia sarà presente per il Comune di Parma, il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni. I luoghi toccati saranno i seguenti.
ORE 10 - In mattinata, tappa al Palazzo del Governatore dove vengono ricordati i Sette Martiri, il sacrificio dei partigiani prelevati dalla caserma e dalla sede della brigata nera e trucidati per rappresaglia dai nazifascisti, dopo atroci sevizie, nella notte del primo settembre 1944, i cui corpi martoriati furono trasportati da Piazza Garibaldi e lasciati davanti alla Villetta come barbaro monito di ciò che poteva accadere agli oppositori del regime. Caddero: Giuseppe Barbieri, Vincenzo Ferrari, Gedeone Ferrarini, Afro Fanfoni, Eleuterio Massari, Ottavio Pattacini e Bruno Vescovi.
ORE 10.15 - Borgo San Vitale, ex sede del C.L.N. Il 15 ottobre del 1943 il Comitato di Liberazione Nazionale si costituì anche a Parma. Era l'evoluzione del preesistente Comitato d'Azione Antifascista, già attivo in città fin dal 1942, ed operante nella legalità tra il 25 luglio e l'8 settembre 1943. Fecero parte del primo CLN i comunisti Giacomo Ferrari, Dante Gorreri e Luigi Porcari, i socialisti Biagio Riguzzi e Ciro Canattieri, il repubblicano Umberto Pagani, l'azionista Bruno Bianchi, il liberale Arturo Scotti e i democratico-cristiani Mario Bocchi, Renzo Ildebrando Bocchi e Giovanni Calzolari. Il primo incontro ufficiale si svolse in Borgo San Vitale nello studio del notaio Giuseppe Micheli, che in epoca liberale era stato deputato del Partito popolare italiano (PPI) e ministro dell'agricoltura e dei lavori pubblici.
ORE 10.30 - Via Cavestro - palazzo dell’Università – La lapide riporta la seguente iscrizione a cura dell’Ateneo. “In queste mura secolari custodi di studio e libero pensiero dal luglio 1944 all’aprile 1945 Brigata Fascista portò morte, tortura, degradazione. Giudichi ognuno e vigili perché violenza non prevalga, ma libertà e cultura consentano giustizia e civile progresso. L’Ateneo Parmense pone nel maggio 1977”.
ORE 10.40 - Deposizione corona all’interno dell’androne del Tribunale. La lapide riporta: “Avvocato Giuseppe Barbieri 14.2.1908 – 1.09.1944. Tempra purissima di cospiratore e di combattente impavido, fra atroci sevizie, fu trucidato in piazza Garibaldi dai rinnegati asserviti al tedesco. Avvocato Arnaldo Canali 23.04.1894 – 16.11.1944. Avvocato Augusto Olivieri 4.5.1891 – 30.4.1945. La toga non piegarono alla tirannide. Deportati oltralpe, dopo lunghi tormenti diedero la vita per la rinascita del popolo italiano. I colleghi memori. 7.12.1947”
ORE 11 - Deposizione corona posizionata sulla facciata dell’ex presidio militare, in via Padre Onorio. La lapide riporta la seguente iscrizione. “A Padre Onorio che con spirito di cristiana carità e per senso di civile dovere solidarizzò con gli innocenti perseguitati, fino a cadere vittima, egli stesso, dei persecutori fascisti. 23.4.1945 – 23.4.1975. Il Comitato Provinciale per le Celebrazion del 30° della Resistenza”
ORE 11.15 - Deposizione corona al cippo in ricordo degli Ammiragli Campioni e Mascherpa all’interno della sede del T.S.N. Tiro a Segno Nazionale di Parma. Luigi Mascherpa e Inigo Campioni vennero fucilati la mattina del 24 maggio del 1944 presso il poligono di tiro parmense. Erano due ammiragli della Regia Marina Italiana, fino all'otto settembre. In quel momento si trovavano con le loro navi nell'arcipelago del Dodecaneso, al largo della Grecia. Dopo l’armistizio si rifiutarono di arrendersi ai tedeschi e combatterono al fianco dei britannici per oltre due mesi. Non ebbero fortuna. Dopo la loro cattura, Mussolini sollecitò i comandi tedeschi affinché i due ammiragli fossero portati nella Repubblica di Salò per rispondere del reato di alto tradimento. Rientrati in Italia, in attesa del processo, furono rinchiusi nel carcere San Francesco di Parma. Il 13 maggio la città subì l’ennesima ondata di bombardamenti da parte degli aerei anglo-americani: furono colpiti tutto il centro, inclusi il complesso della Pilotta e il Monumento a Verdi. Ma fu colpita anche l’ala del carcere dove erano rinchiusi Mascherpa e Campioni. Il carcere allora fu attaccato dai partigiani, che riuscirono a liberare molti prigionieri politici. I due ammiragli, tuttavia, rifiutarono la fuga. Avrebbero avuto l’occasione di sottrarsi al loro ingiusto destino, ma si sentivano ancora soldati, e non vollero.
ORE 11.40 - Deposizione corone al cimitero della Villetta: corona nel viale centrale e corona al Monumento al Partigiano.
Nel pomeriggio - Sotto i Portici del Grano.
ORE 15 - Deposizione corone alle lapidi commemorative dei militari italiani caduti nelle Isole dell’Egeo: “Vittime di guerra di conquista. Quindicimila militari italiani, sopresi dall’Armistizio nelle lontane isole dell’Egeo, pagarono con la vita in aspri combattimenti, contro preponderanti forze tedesche davanti ai plotoni di esecuzioni o tra privazioni e sevizie dei campi di sterminio la colpa di essere opposti alla inumana tracotanza nazista, testimoniando con il sangue che libertà e dignità di uomini e nazioni vanno difese con instancabile vigilanza contro gli arbitrii e la violenza di sistemi e di ideologie aberranti e liberticide. 12.9. 1976 L’Associazione Nazionale Reduci dell’Egeo”.
ORE 15 - Cittadini parmensi deportati nei campi di sterminio: “La memoria del crimine è la sola preghiera che noi domandiamo. Nella immane bufera della seconda guerrra mondiale, tra il 1943 ed il 1945, cittadini parmensi deportati nei campi di sterminio nazisti, vittime di un’aberrante ideologia, militari, civili, ebrei, perseguitati politici, partigiani, accomunati in un’unica sorte rei soltanto di aver creduto nell’amore per la patria, nella libertà, nella giustizia, nella fede dei padri, non fecero più ritorno. Questo ricordo, indelebile per la città di Parma, suoni monito tremendo alle future generazioni, perché non abbia a ripetersi una sì grande offesa alla dignità umana e tanto martirio si converta nell’avvento di un mondo migliore. 12.9.1976 Il Comitato Provinciale 30° Resistenza”.
ORE 15 - Donne parmensi cadute per la libertà. “Alle donne parmensi che in gran numero diedero alla guerra di liberazione un contributo eroico, silenzioso, insostituibile. Otto partigiane cadute, 51 civili trucidate o morte in deportazione. Una Medaglio d’Oro al V.M.. Una Medaglia d’Argento al V.M.. Alla memoria. Due Medagli di Bronzo al V.M.. Nel XXV° della Liberazione, la Provincia ed il Comune posero con imperitura riconoscenza. 1945 – 1970”
ORE 15.20 - Deposizione corona alla lapide posta all’ingresso dell’edificio delle vecchie carceri, ora sede dell’Università di Parma. “Apostoli del Nuovo Risorgimento. Capuano Gennaro, Marchesano Enrico, Patrone Giuseppe, Lodovico Freschi, agenti di custodia, qui fucilati dai nazi fascisti il 19.8.1944. I colleghi memori eternarono. 25.4.1945”.
ORE 15.40 - Deposizione corone alla ex Scuola di Applicazione, ora sede del Comando Provinciale Arma dei Carabinieri – Parco Ducale.
Lapide in granito posta all’interno del Palazzo Ducale. Iscrizione: “Arte et Virtute usque ad victoriam. Scuola di Applicazione di Fanteria Medaglia d’Argento al Valor Militare. Culla di alti insegnamenti che forgiò tante giovani generazioni di ufficiali educandole alle leggi del dovere e del sacrificio. Nella critica notte dell’armistizio, respinta l’intimazione di resa, affrontava un’impari lotta contro forze più volte numerose costituendo un baluardo contro il quale urtavano invano scelte fanterie avversarie. Né le perdite, né il successivo intervento di mezzi corrazzati nemici riuscivano a fiaccare la tenacia volontà di resistenza. Dopo più ore di accanita lotta, desisteva dal combattimento solo in seguito ad ordini superiori, suggellando con il sangue generoso dei suoi difensori le sue tradizioni di valore e di fedeltà all’onore militare. Parma, 8-9 settembre 1943. B.U. Disp. 49 – pag. 3906. La Federazione Provinciale del Nastro Azzurro di Parma pose. 1965 – 24 maggio”.
Cippo in marmo collocato davanti al Palazzo Ducale, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri. Iscrizione: “Nella notte tragica del 9 settembre 1943 alla tracotante intimazione dei nazisti di resa della Scuola di Applicazione di Fanteria, che alle generazioni dei giovani aveva insegnato la strada dell’onore, echeggiò il grido al fuoco risponderemo conl fuoco. Cinque caduti, venti feriti, i superstiti in campo di concentramento. Ai prodi che nella lotta impari tra i primi levarono alta la bandiera della Patria. Il popolo di Parma nel ventennale della Resistenza. 9 settembre 1964”.
ORE 16.05 - Deposizione corona al monumento alle Barricate in P.le Rondani. Il Monumento alle Barricate del 1922 è stato inaugurato nel 1997, su progetto dell'architetto Luca Monica.E’ costituito da tre telai in legno lamellare che sostengono delle lastre di granito graffite con testi e immagini relativi alla narrazione delle giornate dell'agosto 1922.L'insieme delle iscrizioni sono state curate dall’Istituto Storico della Resistenza (sono presenti tra gli altri degli scritti dello storico italiano Gaetano Arfè), mentre alcuni versi della composizione sono del poeta Attilio Bertolucci.Nel monumento alle Barricate un grande ruolo svolge il discorso pedagogico del libro di pietra, insistendo soprattutto sulla lettura dell’evento come reazione unitaria e compatta di un'intera comunità.
ORE 16.15 - Deposizione corona alla lapide di P.le Marsala in ricordo dei carristi caduti in combattimento. “Il mattino del 9 settembre 1943, nell’adempimento del dovere, guidando il loro carri al combattimento contro il tedesco aggressore qui caddero eroicamente. S. Tenente Antonio Manazza, Ser. Magg. Franco Jovino; Cap. Magg. Francesco Giavazzoli; S. Tenente Francesco Villari; Carrista Achille Piacentini; Carrista Giuseppe Strepponi. Del 33° RGT. Carristi – 433° BTG. COMPL. CARRI M.15”
ORE 16.40 Deposizione corona a Villa Braga, in Mariano. “All’alba del 9 Settembre 1943, quando ancora tuonava il cannone tedesco sulla città colpita nella notte a tradimento da questa villa della famiglia Braga, ad opera di un pugno di audaci, partì l’incitamento alla lotta di Liberazione nello spirito unitario della Resistenza. In ricordo dei valorosi che sacrificarono la vita per la causa immortale della libertà. Barbieri Avv. Giuseppe; Ferrari Dott. Bruno; Longhi Bruno. I compagni questa lapide posero. Auspici il Comune e la Provincia di Parma. 9.9.1963”.
SCHEDA N. 2
Intitolazione a Giovanni Vignali del parco di San Pancrazio – Sabato 24.4.21, ore 11.
Giovanni Vignali (1908-1963), “Bellini” Vice Comandante regionale del C.V.L. (Comitato Volontari del Nord Emilia), nato a Felino (PR) il 17 settembre 1908. È tra i primi ragazzi che nel 1925 aderiscono al neonato Movimento degli Esploratori Cattolici. Noto per la sua aperta e tenace professione di cattolico, per la sua fedeltà agli ideali cristiani, per la sua indefettibile presenza sulla breccia di tutte le battaglie da combattersi in difesa di quegli ideali, non aveva potuto non urtare contro lo spirito intollerante di un regime che stava facendo dell’Italia un campo di odi, di sopraffazioni e di violenze quotidiane. Proprio negli anni della montante marea fascista, Giovanni Vignali era stato tra i più animosi fondatori e dirigenti dell’A.S.C.I. (Associazione Scautistica Cattolica Italiana) entrando a far parte del primo Riparto Scout costituito presso l’Oratorio “Domenico Maria Villa” dei Padri Stimmatini divenendo uno stretto collaboratore di Padre Giuseppe Bertapelle (1860-1930) e Adolfo Saccenti (1901-1990), fondatori, nel 1924, del Riparto Parma 1 “Cardinal Andrea Ferrari”: Per questo l’8 settembre 1943, gettatosi senza indugio alcuno nella lotta partigiana, fu animatore e capo delle forze cattoliche della provincia di Parma; appartenente al numero di coloro che, fin dai primi tempi della clandestinità, fondarono la Democrazia Cristiana Parmense, organizzò per mandato della D.C. la resistenza “armata” in Emilia e divenne Vicecomandante Regionale del CVL (Comitato Volontari della Liberazione) del Nord Emilia, con 30.000 uomini circa alle proprie dipendenze. Finita la guerra fu nominato assessore comunale ai Lavori pubblici e commissario dell’ENAL. Nel 1945 Giovanni Vignali (Lupo Vagabondo) insieme all’amico e compagno nella resistenza Don Ennio Bonati 1905-1950 (Gabbiano) e Rodolfo Vettori (1910-2009) partecipò al Comitato Promotore per la ricostruzione del Movimento Scout a Parma e è stato lo stesso Vignali a redigere l’Atto di ricostituzione dell’ASCI Parmense, affiancando don Ennio alla guida del Rip. Residente in Venezuela, morì il 28 novembre 1963 a pochi mesi dal suo rientro a Parma, causa un morbo incurabile. Per ricordare con gratitudine e riconoscenza questo grande “Maestro di vita” a Parma gli è stata dedicata la sezione cittadina del “Molinetto” e la Comunità di Parma del M.A.S.C.I.
SCHEDA N. 3
Bruno Spadini - La "scelta" di Bruno
Bruno Spadini, nome di battaglia "Bruno", nasce a Traversetolo il 31 maggio 1922, da una famiglia numerosa composta da 4 fratelli e 5 sorelle. Il padre gestì prima un caseificio poi un forno, Bruno iniziò a lavorare a 11 anni presso l'attività della famiglia, poi si dedicò al commercio di parmigiano reggiano e prosciutti. A 20 anni rispose alla Leva militare ed entrò nel Reparto Bersaglieri di Reggio Emilia, in seguito fu trasferito a Trieste e poi a Pinerolo. Dopo l’8 settembre 1943 nella caserma arrivarono i tedeschi e il generale del Comando consegnò loro il reparto, pensando che le truppe sarebbero state poi sciolte. In realtà i tedeschi avevano intenzione di deportarle in Germania, una vecchia signora infatti aveva avvertito Bruno che se non si fosse nascosto, avrebbero deportato anche lui. Allora si nascose e decise di tornarsene a casa in abiti civili, ma dovette farlo a piedi, perché i tedeschi controllavano i treni Dopo due mesi ricevette ancora l'ingiunzione ad arruolarsi nelle truppe della Repubblica di Salò, ma dopo essersi presentato al Distretto per salvare la famiglia da possibili ritorsioni, decise di entrare nella Resistenza, dove in seguito ricoprì la carica di Vicecomandante della III Brigata Julia.
Nel febbraio del 1944, alla notizia che sul monte Penna c’erano dei partigiani ben armati, insieme con circa 10 amici, tra cui il fratello Gino, Bruno aveva deciso di scappare e di raggiungere i partigiani del Penna. Trascorsero un inverno molto rigido, a fasi alterne ricevevano i messaggi cifrati da Radio Londra, il loro personale messaggio diceva “I promessi sposi, l’erba è verde”. Il primo lancio fu piuttosto laborioso, dopo 20 sere di attesa sentirono un aereo che proveniva da est, allora accesero i fuochi, e videro l’apparecchio che faceva il segnale del lancio, ma i pacchi lanciati furono trovati solo dopo qualche giorno, perché il vento li aveva fatti deviare. L’aereo americano aveva lanciato giacche, scarponi, calze di lana, maglie, sigarette, cioccolata, ed anche armi, sten, ed esplosivi. Questo nuovo equipaggiamento permise loro di muoversi con più agio, quindi cominciarono ad organizzare azioni di vario tipo: fecero un attacco contro fascisti e tedeschi a Montevacà e si spinsero anche fino al territorio di Genova, per disarmare la caserma di Santo Stefano d’Aveto.
Una sera poi, il gruppo di Traversetolo decise di lasciare il gruppo del Penna e di trasferirsi a Palanzano, dove conobbero il Podestà Maggiali e il Maggiore Boliani, che offrirono loro tutto quello di cui avessero avuto bisogno. Il maggiore inglese Arnold Charles Holland, che si occupava di tenere i contatti con gli alleati, si fece amico con il dott. Ferrari ed entrambi invitavano a cena il gruppo partigiano di Bruno, in una località tra Lalatta e Capriglio, potevano così gustare cioccolata, caffè, whisky, sigarette … Poi dopo il rastrellamento di luglio ’44, il gruppo si rifugiò sul passo del Lagastrello, sul Monte Acuto, che è a 1700 metri, perché i tedeschi rimasero un mese nei paesi invasi, ed essi sopravvissero grazie ad un asinello “Farinello”, con il quale andavano a prendere il latte sull’Alpe di Succiso, nel reggiano. I tedeschi sapevano che il gruppo si era rifugiato là, tant’è che li avevano anche bombardati, ma poi non inveirono con ulteriori offensive.
Da Palanzano poi scesero verso Tizzano, e poi a Bazzano, per sfuggire ai tedeschi, lì presso un amico, si rifugiarono sotto una concimaia. Poi si venne a sapere che a Bannone i tedeschi volevano fare un sequestro di tutti i capi bestiame della zona, derubando quindi i contadini della loro fonte di sostentamento. Allora alcuni si misero presso la Fondazione Magnani, e requisirono la macchina guidata da un capitano tedesco e due civili, poi per evitare di andare a Tizzano a piedi, decisero di proseguire con la macchina, ma mentre passavano dal Pilastro si trovarono 50 tedeschi ad un posto di blocco. Per fortuna con grande prontezza di spirito, Bruno, che guidava, si mise in testa il cappello del capitano tedesco, l'amico Enrico Pedretti che aveva una lunga barba da partigiano si nascose dietro al sedile, puntando il mitra contro la schiena del capitano. Il momento era particolarmente rischioso, però la pronta scaltrezza, la nebbia calata sulla collina, e una buona dose di fortuna, permisero alla “insolita comitiva” di passare illesa.
A gennaio del ’45 il gruppo si trasferì a Trevignano, sotto il monte Caio, e lì nacque la III Brigata Julia, voluta dal Maggiore Gloria, Ispettore di zona, di cui Paolo il Danese era il comandante, Vice comandante Bruno Spadini, il Commissario dott. Biasetti “Condor”, Vice Commissario Enrico Pedretti, e poi altri amici quali Giovanni e Walter Madoi. La III Brigata Julia fu la prima ad arrivare a Parma il 25 Aprile. Bruno, arrivato in città col proprio distaccamento, incontrò un ufficiale americano che gli chiese di indicargli la strada, allora sul suo panzer lo guidò in piazza Garibaldi, dove però c’erano ancora i cecchini sui tetti che sparavano. Purtroppo sotto i colpi dei cecchini il 26 aprile cadde uno sfortunato partigiano, Guido Chierici “Bill”, seduto sui gradini della statua di Garibaldi, il cecchino aveva mirato al partigiano che era seduto, quindi fermo, invece Bruno era in piedi, vicino a lui, dunque come bersaglio mobile, fu evidentemente scartato per l’eventualità che si potesse muovere. Ci furono diversi cecchinaggi anche nei giorni successivi, da parte dei fascisti nascosti sui tetti, che evidentemente tolleravano malamente la cocente disfatta e volevano vendicarsi, ammazzando fin che fosse stato possibile i loro diretti nemici.
Non esiste un solo tipo di Resistenza, ce ne sono state diverse, a seconda delle numerose motivazioni che hanno spinto gli italiani di quel periodo a salire sui monti e a combattere il nazifascismo. La patria era diventata un carcere, per questo Bruno non aveva accettato di entrare nelle file della Repubblica di Salò, evitando così di garantire la sopravvivenza ad un regime autoritario che aveva oppresso per 20 anni il popolo italiano, ma si era rifugiato sui monti dell'Appennino, e la sua guerra non fu solo di liberazione della patria dalla dominazione straniera, e dal regime fascista, ma fu anche una guerra per il ripristino della pace e della giustizia per tutti.
Questa era stata la "scelta" del partigiano Bruno, vicecomandante della III Brigata Julia.
SCHEDA N. 4
CELEBRAZIONI XXV APRILE 2021 - PROGRAMMA INIZIATIVE CULTURALI
DOMENICA 25 APRILE
Liberazione in streaming
dalle 15 alle 19
Diretta dai canali della web tv QuBìtv con diversi artisti parmigiani ed emiliani come Marco Rovelli, Mara Redeghieri, Manìnblù, Rocco Rosignoli, Jaime Dolce. Canzoni originali, interpretazioni di altre canzoni, dal tema direttamente o indirettamente collegato alla libertà, alla liberazione, alla resistenza.
Progetto a cura di Esplora Aps, realizzato in collaborazione con QuBìtv e Associazione Vocinarte, con il sostegno del Comune di Parma.
In diretta sul sito web QuBìtv www.qubitv.it
Un mucchio di stracci neri sulla neve
dalle ore 18.00 alle ore 22.00
Lettura scenica a più voci ispirata al romanzo “L’Agnese va a morire” di Renata Viganò, adattamento di Fabrizio Croci.
Organizzato da A.N.P.I. Parma in collaborazione con A.N.P.I. di Colorno, Salsomaggiore Terme, Torrile, Fiorenzuola d’Arda.
In diretta sul canale YouTube di STAYonSTAGE progetto di formazione.
La Resistenza e la sua luce
dalle 21
Appuntamento fatto di musica e poesia a conclusione della giornata dedicata alle Celebrazioni del 25 aprile. Le realtà musicali della città e la voce recitante di Adriano Engelbrecht accompagneranno il pubblico in un viaggio virtuale tra alcuni dei luoghi più significativi della Resistenza, da Piazzale Picelli ai Portici del Grano, da Piazzale della Pace a Piazza Garibaldi. Organizzato dal Comune di Parma in collaborazione con Società dei Concerti di Parma, La Toscanini, Fondazione Prometeo, Associazione culturale Parma Frontiere, Conservatorio di Musica ‘Arrigo Boito’ di Parma.
Su 12TvParma e sul canale YouTube Città di Parma
Viale San Michele. Prima che si imbianchino le cantine
dalle ore 10 alle ore 24
Streaming integrale e gratuito del nuovo capitolo dell’indagine drammaturgica sulla tragedia europea durante le dittature nazi-fasciste a cura di Francesco Pititto.
Il progetto permanente su Resistenza e Olocausto realizzato da Lenz Fondazione in collaborazione con l'ISREC - Istituto storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma.
Visibile dall’homepage www.lenzfondazione.it
Incontri sulla Resistenza in Italia
a cura di ISREC Parma nell’ambito della Settimana Civica: “Noi come cittadini, noi come popolo” del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani:
Partigiani d’oltremare. Dal corno d’Africa alla Resistenza italiana
Incontro con Matteo Petracci (autore dell’omonimo volume, edizioni Petracci, 2019)
Evento in collaborazione con ONG “Parma per gli altri”;
La Resistenza. Primi nuclei armati, partigiani di pianura e stragi nazifasciste
Marco Minardi (ISREC Parma), Mariachiara Conti (storica) e Mario Renosio (ISR Asti)
Dal 25 aprile disponibile sul canale YouTube dell'ISREC e sul canale YouTube Città di Parma, la registrazione degli incontri organizzati per le scuole.
Bella ciao. La Resistenza in Italia
a cura di Centro Studi Movimenti
Incontro con Santo Peli, uno dei più importanti studiosi di storia della lotta partigiana, autore di importanti volumi come La Resistenza in Italia (Einaudi 2004) e Storie di Gap. Terrorismo urbano e Resistenza (Einaudi 2015).
Dal 25 aprile disponibile sul canale YouTube del Centro Studi Movimenti e sul canale YouTube Città di Parma, la registrazione degli incontri organizzati per le scuole.
Altre iniziative dedicate alle Celebrazioni
dal 16 aprile all’8 maggio a cura di:
A. N. P. I. sezione di PARMA
22 aprile ore 18.00
in collaborazione con ISREC Parma
“L’impegno e il desiderio. Donne e politica a Parma dalla Resistenza alla Repubblica, 1943-1994"
Brunella Manotti (ANPI Parma) dialoga con Teresa Malice, Chiara Nizzoli, Irene Sandei e Maddalena Arrighini (ISREC Parma)
24 aprile ore 21.00
“La memoria è un filo rosso”
Concerto di e con Rocco Rosignoli (ANPI Parma)
29 aprile ore 18.00
“Memorie partigiane”
Incontro con lo storico Santo Peli
Per partecipare agli incontri è necessario scrivere e prenotarsi a cittadino@anpiparma.it specificando l’incontro a cui si intende assistere, verrà poi inviato agli iscritti il link di collegamento
ISREC - Istituto storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma
“Incontri sulla Resistenza in Italia”
Due appuntamenti con storici sotto forma di dialogo rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Nell’ambito della Settimana Civica: “Noi come cittadini, noi come popolo” del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
20 aprile ore 11-12.30
“Partigiani d’oltremare. Dal corno d’Africa alla Resistenza italiana”
Incontro con Matteo Petracci (autore dell’omonimo volume, edizioni Petracci, 2019)
Evento in collaborazione con ONG “Parma per gli altri”
22 aprile ore 11-12.30
“La Resistenza. Primi nuclei armati, partigiani di pianura e stragi nazifasciste”
Marco Minardi (ISREC Parma), Mariachiara Conti (storica) e Mario Renosio (ISR Asti)
Gli incontri si terranno sulla piattaforma zoom di ISREC, per iscrizioni direzione@istitutostoricoparma.it, agli iscritti verrà poi inviato il link per il collegamento.
"Dialoghi sulla storia in tempo di Covid-19"
Quattro incontri che metteranno a confronto studenti delle scuole superiori con autori di storia contemporanea scelti da alcuni insegnanti degli istituti: Romagnosi, Marconi, Sanvitale, Maria Luigia, Bertolucci.
16 aprile ore 15.30
Bruno Maida “Treni dell'accoglienza” Einaudi Storia 2020
21 aprile ore 15.15
Carlo Greppi “L’età dei muri. Breve storia del nostro tempo” Feltrinelli 2019
29 aprile ore 15.30
Ferdinando Fasce, “I presidenti USA. Due secoli di storia” Carrocci 2008
6 maggio ore 16
Alessandra Mastrodonato, “Parma ’68. Gli anni della contestazione giovanile e la stagione dei movimenti” MUP 2021
Gli incontri si terranno in diretta streaming sul canale YouTube dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma
Per info: direzione@istitutostoricoparma.it
Gruppo di lettura “La Paloma-Voglia di leggere”
22 aprile ore 20.45
Una serata dedicata all’anarchico triestino Umberto Tommasini, che ha attraversato, in prima linea, gli eventi cruciali del XX secolo e che si è opposto tenacemente al fascismo.
Ospiti: Claudio Venza (curatore del libro "Il fabbro anarchico"), i registi Fabio Toich e Ivan Bormann (registi del documentario “An anarchist life”) che si sono dedicati, nelle loro opere, alla figura di Tommasini.
La serata prevedrà letture tratte dal libro e la visione di alcuni spezzoni del documentario.
In diretta su Jitsii Meet e sul canale YouTube de "La Paloma".
Per partecipare all'incontro su Jitsii Meet inviare una mail entro le ore 12 di giovedì 22 alla mail vogliadileggere.lapaloma@gmail.com. L'incontro sarà visibile in diretta sul canale YouTube de "La Paloma" all'indirizzo www.youtube.com/channel/UCp5r2fysuqCGRdyZRJlfYow.
Centro Studi Movimenti
24 aprile ore 10.30
“Bella ciao. La Resistenza in Italia”
Incontro con Santo Peli, uno dei più importanti studiosi di storia della lotta partigiana, autore di importanti volumi come La Resistenza in Italia (Einaudi 2004) e Storie di Gap. Terrorismo urbano e Resistenza (Einaudi 2015). Nell'incontro il prof. Peli ripercorrerà le fasi più importanti della storia italiana tra il 1943 e il 1945, dall'8 settembre alla Liberazione del 25 aprile, tratteggiando la fisionomia degli attori principali di quei 20 mesi (partigiani, fascisti della Repubblica di Salò, nazisti, alleati, popolazione civile) e analizzando le diverse forme di resistenza (armata e civile) che, in quei 20 mesi, si opposero all'occupazione tedesca e al fascismo repubblicano. Incontro rivolto alle scuole secondarie di secondo grado.
Gli incontri si terranno sulla piattaforma Zoom, per iscrizioni https://forms.office.com/r/q38DcK1xuw agli iscritti verrà poi inviato il link per il collegamento.
Per info: centrostudimovimenti@gmail.com
8 maggio ore 17.00
Presentazione del volume Una stagione di fuoco. Fascismo guerra Resistenza nel Parmense (Bfs 2021)
A cura del Centro Studi Movimenti
Luogo da definire
L'evento si terrà nel rispetto delle indicazioni del Dpcm in vigore.