Legionella: non si registrano più casi
Oggi nuovo incontro del Tavolo interistituzionale regionale. I casi che scendono da 21 a 20 totali.
Al via nuovi campionamenti e prelievi nella zona della città interessata dal maggior numero di segnalazioni (cluster).
Non ci sono più nuovi casi positivi alla legionellosi, che scendono da 21 a 20 totali poiché uno è risultato negativo.
Ma partiranno comunque a breve nuovi campionamenti e prelievi nella zona interessata di Parma (via Montebello, piazzale Maestri) interessata dal maggior numero di casi (cluster) per individuare la fonte responsabile della diffusione del batterio.
Sono questi in sintesi i punti affrontati oggi dal Tavolo interistituzionale regionale sulla legionella, riunito al Dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda Usl di Parma con la partecipazione dei rappresentanti degli Enti coinvolti: Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma, Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Arpae e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, questi ultimi in quanto Centri di riferimento regionali rispettivamente per le analisi ambientali e cliniche.
Durante l’incontro è stato fatto un nuovo bilancio dell’attività svolta nelle ultime settimane sia sul versante delle indagini epidemiologiche e ambientali che nelle analisi di laboratorio, necessarie queste ultime a confermare le positività e definire più precisamente i ceppi batterici e le loro sequenze.
L’indagine epidemiologica ha confermato che il cluster epidemico è composto da 20 casi, segnalati dal 16 novembre al 9 dicembre scorso, i quali nella loro totalità abitano o frequentano la zona sud-est della città (via Montebello, piazzale Maestri).
Sul fronte ambientale, invece, si è provveduto ad acquisire 103 campioni con 43 accessi a strutture o siti tra luoghi pubblici, privati, commerciali, residenziali e produttivi.
Tuttavia, i dati a disposizione sono ancora insufficienti per poter determinare correlazioni utili ad individuare la fonte responsabile della diffusione della malattia. E’ stato dunque deciso di proseguire l’attività di campionamento con nuovi e più estesi prelievi, e di approfondire ulteriormente le indagini epidemiologiche su abitudini e frequentazioni dei 20 casi positivi confermati.
Un nuovo incontro del Tavolo regionale è previsto entro la prima metà di febbraio, per un aggiornamento e una valutazione degli esiti dei nuovi interventi stabiliti oggi.
CONSIGLI UTILI
Chi possiede impianti a rischio legionella, si ricorda che è tenuto a seguire alcune precauzioni ed effettuare tutti gli interventi di autocontrollo come previsto dalla normativa. Nelle abitazioni private è utile tenere alcune buone abitudini precauzionali, come far scorrere l’acqua molto calda dai rubinetti per alcuni minuti, mantenendosi distanti, prima di utilizzarla; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi-getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce; non riporre, ma lasciare pendente la doccia “a telefono” per evitare ristagni d’acqua; non utilizzare gli idromassaggi se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione.
COS’E’ LA LEGIONELLA
La legionellosi è l’infezione causata da un batterio chiamato legionella, e colpisce l’apparato respiratorio. La legionella è un microorganismo molto diffuso in natura, che si trova principalmente associato alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, falde idriche ed ambienti umidi in genere). La legionella non si trasmette da persona a persona, né attraverso l’ingestione di acqua.L’infezione avviene attraverso l’inalazione di acqua contaminata sotto forma di aerosol generato da rubinetti, docce, impianti di condizionamento e idromassaggio. Le persone possono essere esposte a queste fonti in casa, nel luogo di lavoro o in qualsiasi luogo pubblico