Noi di Parma, campioni d’Italia
La presentazione in Municipio del volume di Gian Franco Bellè e Giorgio Gandolfi.
Un articolato e coinvolgente racconto dei tanti successi sportivi di Parma nel corso dei decenni: è questo lo spirito del volume “Noi di Parma, campioni d’Italia”, scritto a quattro mani da Gian Franco Bellè e Giorgio Gandolfi, che è stato presentato oggi nella sala del Consiglio Comunale, alla presenza degli autori, dell’assessore allo Sport Giovanni Marani, dell’ex campione del mondo di ciclismo Vittorio Adorni, del docente universitario di Storia contemporanea Daniele Marchesini e del giornalista Claudio Rinaldi, redattore capo della Gazzetta di Parma.
“Il senso di questo libro – ha esordito l'assessore Giovanni Marani – non è celebrare la grandezza di tempi che non torneranno, ma esaltare queste imprese per costruire una memoria, un fondamento necessario per ottenere, anche nel presente e nel futuro, altrettanti meritevoli risultati. I giovani sportivi della nostra città ci stanno dando molte soddisfazioni, a testimonianza del fatto che le professionalità e competenze del passato hanno dato i loro frutti, riversandosi sulle nuove leve sportive di Parma”.
Il titolo stesso del libro spiega il senso e lo spirito della pubblicazione: con una minuziosa opera di ricerca e di ricostruzione gli autori ripercorrono le storie dei tanti protagonisti delle imprese sportive che hanno portato le squadre della nostra città a vincere quaranta scudetti assoluti nel dopoguerra in undici differenti discipline, baseball, basket femminile, ciclismo, football americano, pallavolo femminile, pallavolo maschile, pesca sportiva, rugby, softball, tennis e tennis tavolo.
“Parma è una città – ha sottolineato l’ex campione del mondo di ciclismo Vittorio Adorni – che ha fatto e continua a fare molto per lo sport, per questo il lavoro di Gian Franco e Giorgio è prezioso: un modo per mettere per iscritto decenni della nostra storia e far rivivere con passione momenti sportivi molto emozionanti”.
“Leggendo il libro di Bellè e Gandolfi – ha detto Daniele Marchesini, docente universitario di Storia contemporanea – ci si chiede come mai Parma abbia conseguito tanti successi soprattutto negli sport a squadre: credo che una ragione importante, abbinata alla cordialità dello spirito parmigiano e alla proverbiale socievolezza emiliana, risieda nella presenza fondamentale di impianti sportivi sul nostro territorio, in grado di consentire la pratica diffusa e gli allenamenti di varie discipline”.
“Questo volume – ha aggiunto Claudio Rinaldi, redattore capo della Gazzetta di Parma – è in grado di far riemergere forti emozioni a chi ha vissuto i momenti descritti e di farli scoprire ai più giovani, con un sapiente lavoro che abbina informazioni, statistiche e ricchezza dell'apparato fotografico a contenuti personali e coinvolgenti dei personaggi che rivivono, a decenni di distanza, le loro grandi imprese”.
Infine, hanno commentato la loro esperienza i due autori: “questo libro – ha detto Giorgio Gandolfi – ci ha messo in forte difficoltà, tanto da averlo composto e poi stravolto per ben tre volte, ampliando e approfondendo le ricerche.
E' stato un lavoro minuzioso, fatto di tanti contatti con molti amici sportivi e siamo convinti ne sia nato un buon lavoro”.
“La rivisitazione degli accadimenti sportivi a Parma da 60 anni ad oggi – ha concluso Gian Franco Bellè – è un modo per consegnarne ai giovani la memoria.
In questa ricostruzione è stato fondamentale raccogliere le testimonianze dei protagonisti (oltre 50) delle imprese , di allora e di oggi, che abbiamo raccontato. Ora spetta ai lettori parmigiani apprezzare la nostra fatica”.
Il volume è edito da Grafiche Step (168 pagine, 13,50 euro), con il patrocinio del Comune di Parma, del Panathlon Club e dei Veterani dello sport.