il convegno sul welfare chiude facendo focus sulla famiglia
Affiancare e sostenere la famiglia significa accompagnare e supportare il primo soggetto di welfare sussidiario. La famiglia, infatti, è il luogo dove ciascuna persona nasce, viene accolta, educata; è il luogo dove ci si prende cura dei più fragili (anziani, disabili…) e dove le generazioni imparano a dialogare e interagire. Insomma, la famiglia è la più grande risorsa della società, protagonista nella costruzione del bene comune.
Affiancare e sostenere la famiglia significa accompagnare e supportare il primo soggetto di welfare sussidiario. La famiglia, infatti, è il luogo dove ciascuna persona nasce, viene accolta, educata; è il luogo dove ci si prende cura dei più fragili (anziani, disabili…) e dove le generazioni imparano a dialogare e interagire. Insomma, la famiglia è la più grande risorsa della società, protagonista nella costruzione del bene comune.
Azioni di politica familiare, che permettano alle famiglie di svolgere al meglio tutti questi compiti, dando loro le sicurezze e i sostegni necessari, sono prioritarie per l’Amministrazione comunale, che ha scelto di sostenere la famiglia in modo sussidiario mettendola al centro del welfare di comunità. Questo è quanto esprime il Libro bianco sul welfare presentato nella prima giornata del convegno “Un modo di essere città a misura di famiglia”.
Ma affinché la città cresca sempre più a misura di famiglia, perché sia, cioè, una città che sostiene le responsabilità familiari, che aiuta la voglia di educare e di prendersi cura, sono necessarie forme sempre nuove di stimolo e di coinvolgimento delle risorse familiari.
Per questo, oltre alle iniziative già avviate e che si stanno consolidando, sono nati, dalla collaborazione tra l’Agenzia per la Famiglia e le diverse realtà del territorio, cinque nuovi progetti finalizzati ad aiutare il “fare famiglia” sostenendo i giovani sposi, i neo genitori, le famiglie che si impegnano nella vita di quartiere, le famiglie che educano.
A conferma di questa volontà, il Comune per il 2011, nonostante il momento di crisi economica, ha previsto come unico incremento di spesa quello di 2 milioni di euro sui servizi alla persona.
Dichiarazioni
Pietro Vignali, sindaco di Parma
“Come ho già avuto modo di sottolineare in questi giorni di convegno, in questo momento la responsabilità che come amministratori abbiamo è quella di fare di più con meno risorse, per rispondere a una domanda di servizi che sta aumentando e si sta via via diversificando. Oggi le famiglie sono più piccole e isolate, i ritmi di vita sono più veloci, le città non facilitano l’incontro. Oggi più che mai, pertanto, c’è bisogno di aiutare il “fare famiglia”, di sostenere la natalità e le reti familiari affinché le famiglie possano svolgere le loro funzioni di cura, accoglienza, educazione. Con i progetti che presentiamo questa mattina guardiamo a un futuro in cui la famiglia sia sempre più protagonista”.
Cecilia Maria Greci, delegata all’Agenzia per la Famiglia
“A partire dalla presentazione del Libro bianco “Una comunità a misura di famiglia” e durante tutti i giorni di convegno abbiamo cercato di far capire che l’Amministrazione ha fatto una chiara scelta di campo a favore della famiglia. E anche la modalità con cui abbiamo pensato quest’ultima giornata è indicativa. Un momento seminariale con tante voci al mattino e un intero giorno di giochi, animazione, informazione a cura di tante realtà cittadine. Perché sussidiarietà è stare vicini, fare insieme. E noi le politiche per la famiglia le pensiamo e le facciamo così”.
“FAMIGLIA E’ FUTURO”
Perché la famiglia sia una risorsa-guida del prossimo futuro, serve che ci siano più famiglie.
E’ necessario che chi “fa famiglia” sia sostenuto, anche economicamente, nel raggiungimento di condizioni che permettano di guardare con più sicurezza al futuro: trovare una casa in affitto; scegliere con più serenità di ritardare il rientro al lavoro dopo la nascita di un figlio, essere sostenuti da buone relazioni di vicinato.
Per dare corpo a questo impegnativi propositi “Famiglia è Futuro” attiverà tre bandi finalizzati a sostenere con un contributo:
• le giovani coppie che prenderanno casa in affitto con un contributo percentuale per un anno;
• i genitori che sceglieranno di accudire personalmente il proprio bambino nel suo primo anno di vita;
• le famiglie e il loro protagonismo stimolando progetti di mutuo aiuto tra famiglie residenti nello stesso quartiere.
1) Bando “Mettiamo su casa” (un sostegno alle giovani coppie che si sposano)
Il bando si rivolge a giovani sposi per aiutarli nel sostenere la spesa dell’affitto di casa tramite un contributo economico mensile; vuole incoraggiare le giovani coppie a diventare famiglie, sposandosi e prendendo casa in affitto.
Il contributo verrà riconosciuto a giovani (età inferiore a 40 anni di entrambi i coniugi) che si sposeranno nell’arco dei 12 mesi successivi all’apertura del bando, sarà erogato per un anno e verrà determinato in quota percentuale del canone di affitto con una soglia massima fissata a 200 euro mensili.
Gli obiettivi di questo intervento sono:
- sostenere le famiglie fondate sul matrimonio in uno dei principali oneri che caratterizzano il processo di formazione di una nuova famiglia, l’affitto di una casa;
- stimolare e sostenere i progetti di famiglia delle giovani coppie con auspicabili effetti in termini di anticipo del momento di uscita dalle famiglie di appartenenza, di attrattività del territorio parmigiano, di sviluppo di comunità;
- favorire la presenza di giovani coppie in particolari zone della città, riequilibrando la composizione dei residenti (per etnia e per fasce di età) e favorendo la logica della prossimità e dell’integrazione;
- qualificare il mercato degli affitti cittadino, contribuendo concretamente alla stipula di contratti regolari.
Il bando si aprirà entro il 2011 con una dotazione iniziale di risorse messe a disposizione del Comune di 100.000 euro.
2) Bando “Primo anno con mamma e papà” (un sostegno ai neo genitori)
Il bando si rivolge ai genitori che scelgono di accudire personalmente il proprio bambino nel suo primo anno di vita e prevede per loro un contributo economico mensile.
Potranno fare domanda di contributo le famiglie composte da due genitori che lavorano (biologici, adottivi e affidatari).
Questo bando intende riaffermare la centralità della famiglia come prima agenzia educativa. Le risorse mobilitate attraverso il bando puntano a rimuovere gli ostacoli, di natura economica, al pieno esercizio della funzione genitoriale nel primo anno di vita del bambino. Grazie a questo intervento, infatti, si agevolano soprattutto le mamme che lavorano, che avranno la possibilità di sentirsi libere di scegliere l’aspettativa non retribuita per potere accudire il proprio bambino in prima persona.
Le condizioni di accesso al bando saranno disciplinate anche tenendo conto dei benefici previsti dal Quoziente Parma.
Il bando verrà aperto nei primi mesi del 2011 con una dotazione iniziale di risorse messe a disposizione del Comune di 100.000 euro.
3) Bando “Famiglie insieme in quartiere” (un sostegno alla “rete” tra famiglie)
È un intervento a favore di quelle famiglie che si rendono promotrici, nel loro quartiere, di progetti di collaborazione tra i residenti che perseguano obiettivi di bene comune o offrano concrete forme di sussidiarietà “dal basso”.
È previsto un contributo fisso erogato con quote trimestrali, a cui potranno accedere famiglie residenti nello stesso quartiere raggruppate in un numero minimo di sei.
Attraverso questo bando, che riconosce la funzione primaria della famiglia, si punta a stimolare il protagonismo familiare, a sviluppare reti informali tra le famiglie di auto aiuto, di accoglienza, di sostegno e di scambio, tutte buone pratiche da riconoscere e rivitalizzare. Anche grazie a questo progetto, inoltre, si potrà migliorare l’integrazione tra le generazioni e le diverse nazionalità.
Il bando verrà aperto nei primi mesi del 2011 con una dotazione iniziale di risorse messe a disposizione del Comune di 75.000 euro.
Sportello integrato Famiglia
E’ una iniziativa promossa dall’Agenzia per la Famiglia e gestita da Acli in collaborazione con la Consulta comunale delle Associazioni familiari.
Si tratta di uno spazio polifunzionale a misura di famiglia, un luogo di facilitazione e di scambio, che opererà in modo integrato con i sistemi di offerta locale per le famiglie, pensato per dare risposte a tutte le famiglie che hanno bisogno di informazioni chiare e semplici per orientarsi fra opportunità, servizi, uffici, bandi ecc.
La sede dello Sportello sarà, in via provvisoria, presso il Centro per le Famiglie del Comune in borgo San Giuseppe 32/a.
Il progetto si caratterizza anche per la valorizzazione del protagonismo del mondo associativo, soggetto di interconnessione fra famiglia e comunità.
Lo Sportello è un luogo in cui:
• coordinare l’offerta dei servizi informativi alle famiglie inerenti ambiti differenziati (conciliazione famiglia-lavoro, educazione, formazione, tutela dei diritti, problematiche fiscali, attività creative..);
• offrire servizi consulenziali qualificati;
• promuovere la collaborazione fra istituzioni e associazioni;
• indirizzare il ruolo attivo e partecipativo delle famiglie, valorizzando le relazioni interfamiliari.
Lo Sportello integrato Famiglia è sostenuto da una convenzione della durata di 18 mesi sottoscritta a novembre 2010 tra Comune, Acli di Parma e Consulta delle Associazioni familiari. Il progetto beneficia di un co-finanziamento che vede il Comune impegnato con 27.000 euro e Acli con 9.000 euro. Attualmente si stanno formalizzando protocolli e convenzioni che, a partire dai primi giorni del 2011, consentiranno la piena operatività a favore delle famiglia parmigiane.
Progetto Laboratorio Compiti
E’ un progetto promosso attraverso il Bilancio partecipativo 2009 e punta a sostenere le famiglie con bambini che frequentano la scuola primaria.
Il progetto, coordinato dall’associazione LiberaMente in collaborazione con l’Agenzia per la Famiglia del Comune di Parma, la Consulta comunale delle Associazioni familiari, il Forum delle Associazioni familiari e Forum Solidarietà, si rivolge alle famiglie, ai cittadini, al mondo dell’associazionismo e del volontariato.
Il progetto, già avviato, offre un supporto alle famiglie nelle attività di studio e compiti dei loro figli in spazi denominati “Laboratorio Compiti”, dove volontari, studenti, insegnanti in pensione appartenenti ad associazioni di volontariato mettono a disposizione il loro tempo.
Il progetto si è avviato nell’ottobre 2010. A oggi sono 7 i “laboratori” attivi con il coinvolgimento di 29 volontari e oltre 110 tra bambini e ragazzi. La sfida del progetto è aumentare la rete di luoghi - dove incontrarsi in maniera informale, fare i compiti e studiare insieme ad altri - il numero di volontari e le buone prassi di aiuto tra le famiglie. Nei prossimi mesi, altre esperienze potranno aggiungersi alle 7 già attive, tenendo conto che una decina di soggetti diversi hanno manifestato il loro interesse.
Il finanziamento comunale è di 60.000 euro per il periodo ottobre 2010/dicembre 2011.
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