FONDI BORSE STUDIO
FONDI BORSE STUDIO
Ripristinare le risorse per le borse di studio rivolte agli alunni del primo ciclo. Questo è quanto chiede in una lettera il sindaco di Parma Pietro Vignali al presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. Soldi che la Regione, fino all’anno scorso, erogava ai Comuni, per gli alunni di elementari e medie, e che da quest’anno non vengono più finanziati. Per Parma tutto ciò si concretizza in 1566 famiglie che beneficiavano di 260 mila euro, finalizzati all’acquisto di tutto ciò che, libri a parte, serve per garantire la frequenza scolastica: dai dizionari alla cancelleria, fino all’abbonamento per l’autobus. Nella delibera dell’Assemblea Legislativa regionale dello scorso 24 ottobre, infatti, nella quale venivano approvati gli indirizzi triennali per il diritto allo studio, a fronte di un confermato impegno per l’erogazione delle borse di studio relative ai primi tre anni delle scuole superiori (nuovo obbligo scolastico fino a 16 anni), vengono eliminate le risorse alla scuola del primo ciclo, cioè le primarie e secondarie di primo grado. “In ragione del fatto delle difficoltà – sottolinea il sindaco Vignali – in cui ogni anno si viene a trovare un numero sempre più consistente di famiglie, trovo che quella della Regione sia una scelta sbagliata. La scuola primaria e secondaria di primo grado – infatti – è una fase delicata e, per tanti ragazzi e per le loro famiglie, rappresenta un primo effettivo momento di integrazione sociale e di opportunità educativa, condizione essenziale e indispensabile di reale completamento del percorso scolastico obbligatorio. Nel momento in cui – conclude il sindaco - il Paese ha bisogno di più competitività non è giusto mettere in difficoltà le donne e gli uomini di domani nel loro percorso formativo ed educativo”. Anche l’assessore ai Servizi educativi del Comune Giampaolo Lavagetto interviene dicendo che “nel momento in cui le famiglie sentono maggiormente il peso del costo della vita, e quindi sono costrette a scegliere le priorità, appare assurdo togliere loro un sostegno fondamentale per la crescita dei propri figli”. Nell’anno scolastico 2006/07 sono state 973 le famiglie con figli iscritti alle elementari beneficiate dal contributo e 593 gli alunni delle medie. Le prime ricevono un contributo di 120 euro, le seconde di 240. Per accedere è necessario avere un valore Isee famigliare non superiore a 10.632,94 euro. La richiesta di contributi è in continuo aumento, se si pensa che nell’anno scolastico 2004/05 le domande erano complessivamente 1247.enbsp La lettera si conclude con la richiesta da parte del sindaco di Parma di ripristinare, con apposita delibera, questo fondo “in considerazione del fatto che, nella società attuale, diventa sempre più fondamentale assicurare il diritto allo studio ad ogni livello”.