23.10.09 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

“PAESAGGI D’ACQUA”: L’ACQUA AL CENTRO DEI PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA E ARCHITETTONICA

“PAESAGGI D’ACQUA”: L’ACQUA AL CENTRO DEI PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA E ARCHITETTONICA

Un accordo tra Istituzioni ed Enti per valorizzare l’acqua come elemento forte del paesaggio, della qualità urbana e architettonica. Partendo dal presupposto che i corsi d’acqua nelle città, un tempo indebitamente tombati, possano ritornare ad essere protagonisti, possano cioè essere valorizzati ed esprimere tutte le potenzialità espressive, ecologiche ed identitarie, siano in superficie che a livello sotterraneo. L’acqua assume un ruolo fondamentale, sia nella definizione e valorizzazione dello spazio urbano, sia come elemento di aggregazione e accoglienza, sia come contributo alla riconversione ecologica delle città e dell’ambiente urbano. Il protocollo d’intesa Il protocollo d’intesa che regola questo importante programma di collaborazione è stato firmato tra Comune di Parma, Consorzio di Bonifica Parmense, Enìa Parma, AIPO, Regione Emilia Romagna (Servizi Tecnici Bacini Affluenti Po), ARPA, Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio, Società del Canale Maggiore, Società del Canale Comune e Società del Canale Naviglio Taro. L’idea forte è ripresentare la presenza storica dell’acqua nel tessuto della città e delle sue frazioni proponendo, dove possibile, la riapertura di parti di canali inopportunamente tombate, la realizzazione di specchi, vie e getti d’acqua che privilegino percorsi a gravità, la progettazione di piazze e spazi pubblici dove l’acqua “scorra” naturalmente, l’individuazione di spazi di sosta lungo le vie d’acqua che attraversano la periferie. Recuperando cioè la funzione connettiva dell’acqua fra città e territorio grazie a un riequilibrio fondato sul ritorno e sulla visibile permanenza dell’acqua dei canali e dei corridoi idrografici. Obiettivo Il protocollo individua un percorso comune per restituire dignità, rilievo e visibilità alla risorsa acqua all’interno del sistema urbano, promuovendo una nuova sensibilità culturale e tecnica in grado di contribuire al processo di riqualificazione estetica ed ecologica della città. Fondamentale è individuare un sistema di gestione e di smaltimento delle acque meteoriche in grado di sfruttare l’alto potenziale estetico ed ambientale dell’acqua piovana e assicurare la compatibilità degli interventi di valorizzazione paesaggistica e architettonica con il rischio idraulico e la qualità igienico sanitaria. L’alto valore estetico e ambientale dell’acqua piovana è generalmente ignorato e occultato e il suo deflusso smaltito e nascosto velocemente in condotti e canali di scolo. Il contributo di tutte le Istituzioni e gli Enti, compresi i consorzi privati, consentirà di valorizzare le potenzialità espressive ed identitarie delle risorse idriche superficiali e sotterranee della città di Parma. Primo momento di confronto sarà la proposta di riportare l’acqua nelle piazze dei quartieri Montanara e Molinetto a est, Cittadella e Lubiana a ovest. “L’acqua è una risorsa importante per Parma e per il suo territorio – ha dichiarato il Sindaco Pietro Vignali – e negli scorsi decenni non è stata fatta adeguata attenzione alla qualità delle acque provenienti dalle colline, ragione per cui canali e corsi d’acqua sono stati chiusi e interrati. La riqualificazione dei corsi d’acqua assume oggi un duplice significato, di salvaguardia ambientale di questo prezioso bene ma nuovo segno visivo ed elemento architettonico per le nostre città” “Per la prima volta nel nostro territorio – sottolinea il Delegato all’Agenzia per la Qualità Urbana e Architettonica Paolo Conforti - si apre un tavolo con tutte le componenti interessate alla gestione delle acque per individuare interventi capaci di riportare l’acqua al centro del sistema urbano. Un elemento con il quale la città ha da sempre convissuto e che ha segnato il divenire e la forma dei processi di insediamento sul territorio. Il nostro obiettivo è il ritorno del segno d’acqua quale protagonista del paesaggio e della qualità dell’abitare”.