NOTIZIE / 14.02.13 / BENESSERE E STILI DI VITA

Parma si tinge d’Europa : domani conferenza conclusiva del Progetto Re – Play e tanti giochi al Centro Congressi in via Toscana

Parma 15 -16 Febbraio 2013. Il Comune di Parma è proponente e capofila del Progetto Re – Play, nato per affermare il diritto al gioco del fanciullo.
re play marani

Il Comune di Parma è proponente e capofila del Progetto Re – Play, nato per affermare il diritto al gioco del fanciullo.
Il Progetto, avviato 2 anni fa, è stato realizzato grazie al finanziamento dell’Unione Europea, che lo ha scelto insieme a pochi altri, fra gli oltre mille elaborati presentati, e lo ha sostenuto stanziando un contributo di oltre 700.000 euro.

Nel Progetto Re - Play sono coinvolti, oltre al Comune di Parma e al Coni, altri 7 partner europei impegnati nell’attività di affermazione e divulgazione del gioco del fanciullo come diritto primario, nei rispettivi Paesi.

Ora il progetto, che a Parma era nato, si chiude a Parma con la conferenza finale  degli enti  e istituzioni europee che ne sono stati protagonisti.
I delegati provenienti da Varsavia, Monaco di Baviera, Timisoara, Dublino, Montpellier e Bruxelles (assente Liverpool) si incontrano oggi (venerdì) e domani (sabato) a Parma per scrivere la parola “fine” sull’attuazione del progetto, ma anche per segnare l’inizio di un’attività che ciascun Paese condurrà in proprio per rafforzare i diritti del fanciullo, sanciti dalle Istituzioni Europee, proprio a partire dalle strategie e dalle idee  che si sono manifestate in questi due anni di lavoro collettivo.

Oggi alla sede EFSA si è tenuto il primo appuntamento istituzionale aperto dal saluto di Giovanni Marani, assessore a Sport e Politiche Giovanili del Comune di Parma e  Anne-Laure Gassin, direttore della Comunicazione dell’EFSA.
La prima giornata è stata dedicata al rendiconto del lavoro svolto in questi due anni, che ha consentito ai rappresentanti delle sette nazioni coinvolte di lavorare insieme con lo scopo di affermare concretamente il diritto al gioco dei bambini. Il progetto è stato apprezzato anche in sede ONU e verrà utilizzato per mettere a punto iniziative  dell’Organizzazione delle Nazioni Unite su questo tema.


Domani - Sabato 16 febbraio - sarà la giornata conclusiva del Progetto Re – Play, e sarà una giornata aperta al pubblico, dedicata ad incontri e riflessioni sulla promozione del diritto al gioco. Ma all’interno del Centro Congressi di via Toscana, che  ospiterà la conferenza finale, ci saranno anche spazi dedicati ai protagonisti, cioè ai bambini e ai ragazzi, che potranno praticare il gioco in diretta mentre gli adulti ne discutono.

L’incontro all’ex Eridania avrà inizio alle ore 9,30 con i saluti del sindaco Federico Pizzarotti e di un rappresentante di EFSA, ai quali faranno seguito gli interventi di Milena Ferrari, direttore del settore Sport e Giovani del Comune di Parma, e Giancarlo Izzi, presidente della Consulta sul Diritto al Gioco e Direttore di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Parma.


Margaret Westwood  Rappresentante International Play Association – ONU (IPA) terrà quindi una relazione sul diritto al gioco.
Verranno poi presentati i progetti pilota messi in atto a Parma, Varsavia e Liverpool. L’esperienza di Parma sarà illustrata dall’assessore Giovanni Marani e da Gianni Barbieri, delegato del CONI, che ha realizzato lo “sportello” nella nostra città.


I lavori proseguiranno con l’inaugurazione della  mostra dei lavori realizzati dagli studenti della Classe Quinta, sezione Pittura del Liceo D’Arte “Paolo Toschi”.
Infine verranno illustrati i risultati della ricerca metodologica sul gioco condotta nelle scuole di tutti i Paesi coinvolti nel progetto. I lavori si chiuderanno con una tavola rotonda su “Esperienze di applicazione del Diritto al gioco nei diversi ambiti territoriali” e le considerazioni finali dell’assessore Giovanni Marani.
A questo punto Re – Play avrà assolto ufficialmente alla sua funzione, ma, grazie all’intenso lavoro svolto,  continuerà a funzionare come potente leva di idee e di proposte per fare sì che l’articolo 31 sui Diritti del fanciullo diventi una realtà in tutti i Paesi del Vecchio Continente.

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