Giovani e amministratori, incontro ravvicinato al Centro Giovani Montanara
Venticinque ragazzi, altrettante storie, ma con molti punti in comune.E gli amministratori hanno accantonato l’ufficialità per far parlare esperienze di vita vissuta.
Venticinque ragazzi, altrettante storie, ma con molti punti in comune. E gli amministratori hanno accantonato l’ufficialità per far parlare esperienze di vita vissuta. Questo in sintesi è stato l’incontro fra i giovani che frequentano il Centro di via Montanara e gli amministratori del territorio, con il sindaco Federico Pizzarotti, il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, accompagnati dagli assessori Giovanni Marani e Francesco Castria, seduti in cerchio nella grande sala del Centro Giovani, insieme a diversi “colleghi” dei Comini della Provincia, fra i quali il Sindaco di Sorbolo Angela Zanichelli.
L’incontro – condotto dal Gruppo Abele di Torino – nasce dal progetto della Regione Emilia Romagna GECO 2 (Giovani Evoluti e Consapevoli), e in particolare dalla sezione dedicata alla cultura della legalità e delle cittadinanza responsabile, in cui anche Provincia e Comune di Parma sono direttamente coinvolti.
Come era facile immaginare, l’impatto fra due “categorie” così apparentemente diverse non è stato da colpo di fulmine, ma sono bastati pochi minuti per indurre i giovani presenti ad esprimere le loro opinioni raccontando le loro storie. E sono tutte storie di chi deve fare i conti con i problemi di una società che ai suoi figli regala poche prospettive e tanta fatica per conquistare qualche certezza.
Sono tutte storie di curriculum che girano a vuoto, lavoro che non si trova, indipendenza sempre più difficile da conquistare, coraggio di chi getta il cuore oltre l’ostacolo, e un lavoretto lo trova per sbarcare il lunario, riesce al laurearsi faticando e si tuffa nella bellissima esperienza del servizio civile volontario. E soprattutto sono arrivate testimonianze dirette di chi per conquistare qualcosa deve faticare il doppio degli altri: i ragazzi immigrati da altri Paesi.
E gli amministratori non si sono sottratti al dialogo: “Dobbiamo cambiare approccio – ha detto Federico Pizzarotti – non aspettare che qualcuno ci risolva i problemi, ma cercare tutti di sentirci parte di una comunità, fare qualcosa che serva a noi e agli altri, scardinare l’individualismo”.
“Sono qui in doppia veste di giovane (33 anni) e di amministratore – ha affermato Francesco Castria – e dalla mia esperienza colgo la necessità di far convivere la valorizzazione dei meriti e la risposta ai bisogni”. Serena, giovane assessore di Tizzano, ha parlato della straordinaria forza del volontariato. Un appello a recuperare “il senso dell’interesse collettivo” è arrivato da Angela Zanichelli, che a Sorbolo ha creato il Consiglio Comunale dei Ragazzi, mentre Luigi Gandolfi, assessore di Lesignano, ha illustrato le iniziative del suo comune per far crescere il senso civico della comunità. Giovanni Marani ha raccontato la sua vita di giovane cresciuto nel quartiere Montanara, passato attraverso mille esperienze di precarietà, fino ad arrivare a mettere in piedi la sua piccola azienda di informatica.
“I giovani di oggi – ha affermato Fabio Abagnato, responsabile del progetto per la Regione – non possono più permettersi di aspettare, e il compito degli amministratori è quello di aiutarli a diventare protagonisti della loro vita”.
Infine, Vincenzo Bernazzoli ha colto nelle parole dei ragazzi incertezza e paura del futuro: “I giovani – ha affermato pagano un prezzo troppo pesante alla crisi che stiamo vivendo. Noi - ha aggiunto – speravamo nella politica per cambiare e costruire il futuro, oggi questa speranza è difficile coglierla. Il coinvolgimento è la strada da seguire e il senso civico deve diventare il contenitore comune per tutti”.
“Un uomo individualista non è un uomo”, ha concluso Michele del Gruppo Abele, chiudendo l’incontro, e gli amministratori hanno lasciato la sala sicuramente più ricchi di quando erano entrati.
Questo in sintesi è stato l’incontro fra i giovani che frequentano il Centro di via Montanara e gli amministratori del territorio, con il sindaco Federico Pizzarotti, il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, accompagnati dagli assessori Giovanni Marani e Francesco Castria, seduti in cerchio nella grande sala del Centro Giovani, insieme a diversi “colleghi” dei Comini della Provincia, fra i quali il Sindaco di Sorbolo Angela Zanichelli.
L’incontro – condotto dal Gruppo Abele di Torino – nasce dal progetto della Regione Emilia Romagna GECO 2 (Giovani Evoluti e Consapevoli), e in particolare dalla sezione dedicata alla cultura della legalità e delle cittadinanza responsabile, in cui anche Provincia e Comune di Parma sono direttamente coinvolti.
Come era facile immaginare, l’impatto fra due “categorie” così apparentemente diverse non è stato da colpo di fulmine, ma sono bastati pochi minuti per indurre i giovani presenti ad esprimere le loro opinioni raccontando le loro storie.
E sono tutte storie di chi deve fare i conti con i problemi di una società che ai suoi figli regala poche prospettive e tanta fatica per conquistare qualche certezza.Sono tutte storie di curriculum che girano a vuoto, lavoro che non si trova, indipendenza sempre più difficile da conquistare, coraggio di chi getta il cuore oltre l’ostacolo, e un lavoretto lo trova per sbarcare il lunario, riesce al laurearsi faticando e si tuffa nella bellissima esperienza del servizio civile volontario.
E soprattutto sono arrivate testimonianze dirette di chi per conquistare qualcosa deve faticare il doppio degli altri: i ragazzi immigrati da altri Paesi.
E gli amministratori non si sono sottratti al dialogo: “Dobbiamo cambiare approccio – ha detto Federico Pizzarotti – non aspettare che qualcuno ci risolva i problemi, ma cercare tutti di sentirci parte di una comunità, fare qualcosa che serva a noi e agli altri, scardinare l’individualismo”.
“Sono qui in doppia veste di giovane (33 anni) e di amministratore – ha affermato Francesco Castria – e dalla mia esperienza colgo la necessità di far convivere la valorizzazione dei meriti e la risposta ai bisogni”. Serena, giovane assessore di Tizzano, ha parlato della straordinaria forza del volontariato.
Un appello a recuperare “il senso dell’interesse collettivo” è arrivato da Angela Zanichelli, che a Sorbolo ha creato il Consiglio Comunale dei Ragazzi, mentre Luigi Gandolfi, assessore di Lesignano, ha illustrato le iniziative del suo comune per far crescere il senso civico della comunità.
Giovanni Marani ha raccontato la sua vita di giovane cresciuto nel quartiere Montanara, passato attraverso mille esperienze di precarietà, fino ad arrivare a mettere in piedi la sua piccola azienda di informatica.
“I giovani di oggi – ha affermato Fabio Abagnato, responsabile del progetto per la Regione – non possono più permettersi di aspettare, e il compito degli amministratori è quello di aiutarli a diventare protagonisti della loro vita”.Infine, Vincenzo Bernazzoli ha colto nelle parole dei ragazzi incertezza e paura del futuro: “I giovani – ha affermato pagano un prezzo troppo pesante alla crisi che stiamo vivendo. Noi - ha aggiunto – speravamo nella politica per cambiare e costruire il futuro, oggi questa speranza è difficile coglierla.
Il coinvolgimento è la strada da seguire e il senso civico deve diventare il contenitore comune per tutti”.“Un uomo individualista non è un uomo”, ha concluso Michele del Gruppo Abele, chiudendo l’incontro, e gli amministratori hanno lasciato la sala sicuramente più ricchi di quando erano entrati.