Il 10 settembre "Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio"
Parliamone per prevenirlo, a Parma due incontri sul tema.
Quello del suicidio è un argomento spesso considerato tabù, una cosa di cui non parlare per paura che succeda o da nascondere se ha coinvolto una persona cara. Ma anche questo fa parte della vita e parlarne può aiutare a prevenirlo.
A squarciare il velo ci sta provando l’associazione STAY, che ha organizzato due incontri in concomitanza con la “Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio”, in collaborazione con la cooperativa sociale Gruppo Scuola e con l’Assistenza Pubblica di Parma, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e dell’Azienda Unità Sanitaria Locale.
Le iniziative sono state preannunciate questa mattina in una conferenza stampa in Municipio da Comune, AUSL e associazione STAY.
“E’ una problematica che fa parte della nostra vita – ha affermato l’assessore alle politiche giovanili Giovanni Marani – da affrontare con intelligenza, pensando soprattutto ai tormenti dell’età adolescenziale. Dobbiamo far capire ai nostri ragazzi che non sono soli – ha concluso – e mi fa molto piacere che i nostri centri giovani aprano le loro porte ad esperienze come questa”.
Pietro Pellegrini, direttore del Dipartimento assistenziale integrato salute mentale dipendenze dell’AUSL, ha ricordato che la problematica del suicidio non può essere confinata all’area psichiatrica, ma è una sfida che chiama in causa la collettività, la capacità di intercettare il disagio con approcci e linguaggi adeguati, soprattutto con attenzione ai giovani, che negli ultimi anni sono sempre più toccati dal suicidio, pure se il fenomeno resta prevalente in età più avanzate.
“Ci si toglie la vita quando manca la speranza nel futuro – ha affermato il direttore del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, Franco Marzullo – la psichiatria può evitare il gesto per le persone a rischio, ma è solo un effetto momentaneo, perché serve far sentire le persone meno sole per evitare che il disagio si trasformi in dramma”.
Dunque, parliamone. “Si parla della morte per parlare della vita – ha affermato Maria Angela Cavalli, presidente di STAY – e la nostra associazione è nata proprio per comunicare, riflettere e stare accanto a chi vive la crisi, in una logica di auto mutuo aiuto fra le persone”.
La cavalli ha quindi presentato le due manifestazioni.
Il primo appuntamento sarà rivolto ai giovani: lunedì 9 settembre, presso i centro giovani ON/OFF Casa nel Parco, gestito dal Gruppo Scuola, in strada Naviglio Alto 4/1, alle 18:30 si terrà l’incontro “Stay beat breathe (Ascolta come mi batte forte il tuo cuore), un evento di sensibilizzazione riservato agli adolescenti e giovani per la prevenzione al suicidio, proposto in collaborazione con la Rassegna Culturale “Il rumore del lutto”.
Obiettivo dell’incontro è offrire una rete di possibili risposte e interlocutori ai giovani coinvolti a vari livelli dal problema. L’invito è rivolto a chi sta attraversando una situazione di crisi esistenziale, ma anche a chi vuole aiutare un amico o ha perso una persona cara per suicidio.
Parleranno il Dr. Fabio Vanni, psicologo e psicoterapeuta, responsabile dell’Area Adolescenza per AUSL Parma e SIPRE; la Dr.ssa Maria Angela Gelati, tanatologa, formatrice e curatrice della rassegna “Il Rumore del Lutto; un rappresentante dell’Assistenza Pubblica di Parma e Maria Angela Cavalli, fondatrice dell’Associazione STAY.
La conversazione sarà intervallata da alcune letture a cura di Carlotta Pizzi e Giorgio Montanari e da performance vocali realizzate in esclusiva per l’evento da DHAP.
A seguire presentazione del “Progetto STAY” ed inaugurazione del dipinto murale interattivo dell’artista SignoraK, con aperitivo e concerto degli Incoronato Elettrico.
Martedì 10 settembre, alla Sala Conferenze “Luigi Anedda” dell’Assistenza Pubblica, via Gorizia, alle ore 20:45 si terrà la seconda conferenza, “Uno squarcio nel buio”, rivolta alla popolazione adulta sui temi del suicidio e del lutto, in collaborazione con l’Assistenza Pubblica di Parma e la Rassegna Culturale “Il rumore del lutto”.
Proposito della serata è accogliere una sofferenza di cui solitamente non si parla: da un lato il dolore di chi abbandona la vita, dall’altro quello di chi resta.
Alberto Cortesi di Assistenza Pubblica presenterà il servizio di ascolto Telefono Amico. Quindi parleranno della perdita e del lutto Sabrina Spaggiari, psicologa e psicoterapeuta, Luana Randis, psicologa, Maria Angela Gelati, tanatologia, e Maria Angela Cavalli, che proporranno la costituzione di un gruppo di Auto Mutuo Aiuto.