Autovelox in Tangenziale Sud
Con una conferenza stampa in Municipio il sindaco, l’assessore Casa e i dirigenti di Anas hanno ritenuto di scrivere la parola “fine” sulla vicenda degli autovelox installati in tangenziale sud.
La risposta ufficiale “per informare, ribadire, entrare nel dettaglio” è stata data dall’assessore alla sicurezza Cristiano Casa, che ha letto un pro-memoria redatto dall’Avvocatura municipale, che ripercorre passo a passo al vicenda, traendo la conclusione che “il Comune di Parma è legittimato ad effettuare l’attività di rilevazione della velocità” e che tale attività “non deve e non può essere autorizzata da Anas”. (vedi nota allegata).
Lo stesso Casa ha poi fatto notare che il limite di velocità dei 70 chilometri orari fu posto dall’Amministrazione Ubaldi e confermato da Anas al momento di prendere in carico la titolarità della tangenziale. Anche la pratica per l’installazione degli autovelox venne avviata dalla precedente amministrazione nel 2011, “e noi – ha chiarito Casa – l’abbiamo accolta per motivi di sicurezza, che stanno all’origine di questi provvedimenti”.
L’assessore ha quindi annunciato che i proventi degli autovelox saranno investiti, in accordo con Anas per mettere in sicurezza la tangenziale e in particolare creare le corsie di immissione laddove mancano.
I dirigenti di Anas Roberto Mastangelo e Fabio Arcoleo hanno descritto la classificazione della tangenziale, che ora è extraurbana secondaria, ma diventerà extraurbana principale, ma hanno ribadito a chiare lettere che i divieti regolati dalla segnaletica sono assolutamente validi e vigenti indipendentemente dalla classificazione della strada, “quindi le biciclette non possono circolare”, ha chiarito Arcoleo.
Quanto all’autorizzazione al funzionamento degli autovelox hanno ribadito che questa spetta al Prefetto, che peraltro aveva già ottenuto nel 2011 il parere positivo di Anas .
La società, infatti, deve svolgere solo una attività di istruttoria amministrativa (regolarmente attuata) che non ha nulla a che fare con l’attivazione degli autovelox stessi.
Infine, il sindaco Pizzarotti è intervento per stigmatizzare il comportamento di associazioni e anche forze politiche e qualche consigliere, che hanno speculato su un equivoco generato da altri, e in qualche misura alimentato anche dal rilievo che ha avuto sulla stampa, al quale il Comune non si è mai prestato: “Abbiamo voluto mettere una pietra tombale documentando tutto ad ampio raggio – ha affermato Pizzarotti – affinchè nessuno faccia più perdere tempo e soldi ai cittadini, alimentando la comprensibile indignazione di chi è stato soggetto a contravvenzioni”.
Quanto alle sentenze dei giudici di pace, che solo in alcuni casi hanno dato torto al Comune per il posizionamento della segnaletica, il Comune, ritenendo di essere nel giusto, farà ricorso contro queste sentenze.