Il 22 aprile con AmbienteCinemaUomo si celebra la Giornata della Terra
Al cinema Astra d’Essai due spettacoli, ad ingresso gratuito, per affrontare il tema della sostenibilità ambientale.
AmbienteCinemaUomo, la rassegna sostenibile d’autore, in collaborazione con il Comune di Parma e con il sostegno di EmiliAmbiente Spa, celebra la Giornata della Terra 2014 con due spettacoli, ad ingresso gratuito, al cinema Astra d’Essai (piazzale Volta 3) che vedono protagonista il nostro territorio, all’insegna di “pensare globale, agire locale”.
“Le iniziative come questa – ha esordito l’assessore all’Ambiente Gabriele Folli – sono estremamente utili per veicolare un importante messaggio di sostenibilità ambientale. La ricca affluenza di pubblico delle edizioni passate è un dato significativo della qualità e del riscontro nei confronti della cittadinanza”.
“Come società che gestisce il servizio idrico di Fidenza, Salsomaggiore e altri dieci Comuni della bassa parmense – ha sottolineato Dino Pietralunga, direttore generale di EmiliAmbiente Spa – sosteniamo da anni questa iniziativa e ci auguriamo di continuare a farlo anche in futuro”.
L’attore Ivano Marescotti interpreta due “viaggetti” a passo d’uomo, alla riscoperta della nostra terra e della sua cultura, dei suoi personaggi e alla fine di noi stessi, di un’identità e di valori che le ferite di uno sviluppo insostenibile non hanno cancellato.
“AmbienteCinemaUomo – ha spiegato Fabio Guenza, organizzatore del progetto - è un’iniziativa permanente per la diffusione della cultura della sostenibilità e del dialogo attraverso l’intrattenimento cinematografico, con film che affrontano o evocano i temi della sostenibilità (a 360° e non solo ambientale)”.
Tutti sono protagonisti e non semplici spettatori: l’iniziativa è sostenuta dalle imprese che non solo sostengono finanziariamente la cultura della sostenibilità, ma si mettono in gioco e accettano la sfida del dialogo con la comunità a cui appartengono e i vari stakeholder, rappresentati dalle organizzazioni ospiti, dal pubblico delle serate e dagli studenti delle matinée.
Ad oggi la rassegna ha totalizzato 24 proiezioni per 4.600 ingressi (di cui circa 1.900 studenti nelle matinée), su tre rassegne (1^ ed. 2010, 2^ ed. 2011, 3^ ed. 2012) ed eventi a tema.
L’organizzazione pratica a sua volta la sostenibilità, offrendo proiezioni gratuite per la cittadinanza, aderendo alla Carta della Terra e usando l’informatica come piattaforma di dialogo e per la riduzione dell’impatto ambientale.
Programma:
Ore 17
VIAGGETTO SULL’APPENNINO
a piedi da Piacenza a Rimini
di Francesco Conversano, Nene Grignaffini
Con Ivano Marescotti
(Documentario, 103')
INGRESSO GRATUITO
ore 20.45
VIAGGETTO NELLA PIANURA
di Francesco Conversano, Nene Grignaffini
Con Ivano Marescotti
(Documentario, 100')
Gli spettacoli
VIAGGETTO SULL’APPENNINO è un viaggio sull’appennino emiliano romagnolo da Piacenza a Rimini; un viaggio alla ricerca della dimensione della lentezza, un viaggio che riscopre la pratica del camminare, dell’osservare la natura e il paesaggio, il piacere del viaggio inteso non come fine per il raggiungimento di una meta ma il viaggio inteso come esperienza totale.
Il viaggio di Ivano Marescotti parte da Ottone, piccolo paese nell’appennino piacentino, prosegue verso Bobbio per raggiungere quello parmense da Bardi a Albareto, Corchia e Borgo Val di Taro. Si sposta poi lungo l’appennino reggiano modenese e bolognese prima di raggiungere Cesena e concludere il viaggio al mare a Rimini. Un viaggio di piccole scoperte di un microcosmo che non conoscevamo ma anche un viaggio dentro di noi.
VIAGGETTO NELLA PIANURA Cesare Zavattini amava dire che “per descrivere il paesaggio della bassa era sufficiente tracciare su un foglio bianco, con una matita, una riga orizzontale”. Ivano Marescotti, “uomo di pianura”, potrà finalmente camminare lungo quella “riga orizzontale” e attraversare “la bassa” per raccontarla.
Il sequel di VIAGGETTO SULL’APPENNINO è l’occasione per ri-scoprire e narrare i luoghi della bassa emiliano-romagnola, per riappropriarsi di una serie di valori propri di questa terra quali l’accoglienza, la disponibilità allo scambio tra le culture e la solidarietà, il senso di appartenenza, l’etica del lavoro, la vocazione alla creatività e all’invenzione, l’attenzione e la sensibilità alla cultura e alla conoscenza. (si può cancellare questo intero capoverso se non ci sta)
I luoghi sono quelli verdiani del melodramma, dello splendore dei teatri seicenteschi e settecenteschi, i paesaggi della bassa che hanno ispirato la musica italiana della seconda metà del XX° secolo (quella di Guccini, Nomadi, Corvi fino a Ligabue); i luoghi rievocati da poeti (Tonino Guerra e Raffaello Baldini) e scrittori della pianura (Celati, Cavazzoni, Tondelli e Nori); le campagne, le piazze, gli argini dei fiumi raccontati dai grandi registi del cinema di questa terra, primi fra tutti Antonioni e Bertolucci; i luoghi, infine, della memoria, quelli reali e quelli fantastici, la materia dei film di Fellini.
Il viaggetto diventa così il racconto di luoghi, paesaggi, parole, scritte e parlate, di testimonianze e di incontri (Paolo Nori, Andrea Mingardi, Luciano Ligabue, e vecchi e nuovi abitanti di questa terra), un block-notes ironico e autoironico su chi siamo e chi eravamo, un diario minimo di un viaggiatore curioso, che non smette mai di osservare per la propria terra con occhi di stupore e meraviglia.