NOTIZIE / 03.11.14 / SICUREZZA

Nuovo allerta meteo

Scatta il preallarme alle 6 di domani. Questa sera alla 19 il tavolo della Protezione Civile

protezione civile

Protezione civile di Parma  in allerta per fronteggiare una nuova perturbazione che potrebbe colpire la Regione nelle prossime ore, secondo un avviso di preallarme diramato dalla Protezione Civile Regionale.

La protezione civile è già attivata, e domani mattina, a partire dalle ore 6, scatterà la fase di preallarme già comunicata dall’Agenzia Regionale di protezione Civile con l’allerta n. 154/2014.

La comunicazione pervenuta al sindaco comporterà il conseguente dispiegamento di forze per mettere in sicurezza la città e informare i cittadini sugli sviluppi possibili della situazione, prima che eventualmente si manifesti l’evento.

Per predisporre tutte le iniziative necessarie nel caso che scatti l’emergenza,  è stato convocato per questa sera alle ore 19 il tavolo di lavoro presso la sede della protezione civile in via del Taglio.

La comunicazione ufficiale è pervenuta in Municipio oggi alle ore 16,30, contemporaneamente alla comunicazione di “attivazione della “fase di attenzione”, inoltrata dalla Prefettura, che pone l’accento sulla necessità di adottare le misure previste, soprattutto nei comuni del bacino del Taro e di pianura.

Infatti, fra le 6 di domani e le 18 di mercoledì sono previsti vento e soprattutto piogge e temporali con criticità idrogeologica e idraulica di “livello 2”, ricordando che quella passata era di “livello1”. Nella zona di Parma interessano in particolare il bacino del Taro  e la pianura e la città di Parma.

La comunicazione  dell’”attivazione della fase di preallarme”, diramata pochi minuti dopo,  dalla Regione conferma le ore 6 di domani come inizio di validità e vale in particolare per Parma e Piacenza nella fascia territoriale delimitata come “macroarea G”, oltre che nelle due città.

Gli effetti attesi sono così descritti: “Sono possibili danni alle opere idrauliche, di difesa e di attraversamento e alle attività antropiche in prossimità dell’alveo e fenomeni di erosione per lo scorrimento di acque”.

Insieme all’attivazione delle misure previste nel protocollo regionale del 2004, si raccomanda  di monitorare la situazione per preparare eventuali interventi urgenti,  di segnalare l’evoluzione dell’evento a chi risiede o svolge attività nelle aree a rischio, di sostenere l’azione dei servizi tecnici di bacino e di informare Prefettura, Centro Operativo Regionale e Provincia sulle azioni adottate.

L’incontro delle ore 19 servirà per mettere a punto il piano, con l’auspicio che tutto si risolva senza che l’allarme diventi concreto.


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