Giornata del Ricordo
Il 14 febbraio, alle ore 10.30, nella sala conferenze ISREC.
L’assessorato alla Cultura del Comune di Parma, con il servizio Biblioteche, propone un momento di approfondimento relativo alla prossima Giornata del Ricordo 2015.
Interverranno due esperti sui fatti dell’esodo dalmata-giuliano per un incontro divulgativo: lo storico Gianni Oliva (autore di Esuli – Mondadori) e Jan Bernas giovane scrittore di origine polacca, fotografo e in servizio presso il Parlamento europeo, autore di “Ci chiamavano fascisti” e co-autore con Simone Cristicchi di Magazzino 18, la raccolta di storie di esuli che ha dato vito al musical narrativo omonimo portato in scena appunto da Cristicchi saranno i protagonisti di questo appuntamento
Il Magazzino 18 (titolo del libro di Jan Bernas che ha la prefazione di Gian Antonio Stella) è quello dove si muove l’immaginario archivista Persichetti, inviato da un non specificato Ministero per catalogare gli oggetti ammassati all'interno di un capannone del Porto Vecchio di Trieste. Nel Magazzino 18 sono stipati i mobili ed effetti personali delle famiglie che partivano alla volta dell'Italia, e mai recuperati, nonostante gli appelli pubblici ripetuti fino al 1978. Le storie si susseguono l'una dopo l'altra, come i numeri di una serie inventariale. Magazzino 18 è diventato anche uno spettacolo teatrale dove Simone Cristicchi ha dato prova della sua passione per la storia, per dare voce a uomini e donne. Storie che da sole non bastano a raccontare la complessa vicenda del confine italo sloveno, ma sanno parlare al cuore di una vicenda spesso surclassata della nostra storia contemporanea. Vicende e storie che vengono proposte anche nel racconto storiografico “Esuli” da Gianni Oliva.
Insieme, a Parma, Oliva e Bernas, offriranno un approfondimento che sarà di conoscenza e di commemorazione delle vittime delle foibe e dell’esodo.
Jan Bernas è nato a Roma nel 1978. Giornalista professionista, di origine polacca, è oggi portavoce del vice presidente vicario del Pdl alla Camera, Massimo Corsaro, dopo aver lavorato per il servizio politico dell'agenzia Asca ed essere stato per anni corrispondente da Varsavia e da Kiev per l'Agenzia Tmnews. Ha collaborato con il Messaggero, il Riformista e con la Fondazione Farefuturo, la rivista di geopolitica Equilibri e con il blog Il Cannocchiale. Laureato all'Università di Bologna in Scienze Internazionali e Diplomatiche, ha conseguito un master in European policy presso il College of Europe.
E’ autore di “Ci chiamavano fascisti” e di Magazzino 18. Il libro che raccoglie le ricerche che hanno portato alla costruzione dell’omonimo spettacolo portato in scena da Simone Cristicchi.
Gianni Oliva è nato a Torino, nel ’52. Storico, studioso del Novecento, da anni si occupa degli aspetti meno indagati della storia nazionale, in particolare dei nodi irrisolti del 1943-48. Insegnante e preside dei licei classici Cavour e D’Azeglio di Torino, giornalista pubblicista e storico, ha condiviso l’impegno politico e istituzionale con la passione per la ricerca e la divulgazione storica.Nel 2005 è stato nominato Assessore Regionale alla Cultura e Politiche Giovanili del Piemonte.
Dagli anni ’70 collabora con “Annales historiques de la Revolution francaise”, la “Rivista Storica Italiana”, la “Rivista di storia contemporanea” e “Belfagor”.Nel 2011 ha pubblicato “Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani di Istria, Fiume, Dalmazia” che ha vinto il Premio Roma