Punto di Comunità: apre in via Carmignani!
Ai nastri di partenza tanti volontari pronti ad accogliere i bisogni dei cittadini, presente l'assessore al Welfare Laura Rossi.
Apre il terzo Punto di comunità della nostra città.
Dopo via Olivieri e via Ravenna, ora ad attivarsi per raccogliere e rispondere ai bisogni degli abitanti è quartiere Montanara.
In via Carmignani 7/a, fianco a fianco con il Polo sociale e la Casa della salute, il volontariato intraprende ancora una volta una strada innovativa per sperimentare un modo nuovo di fare solidarietà fra vicini.
“La prima volta che sono venuta qui, lo scorso ottobre -dice Marilena Musci volontaria al Punto- c’erano montagne di vestiti, pale, stivali, per dare il primo soccorso dopo la piena del Baganza.
Oggi, vederlo così, è una grande gioia. Non potevamo lasciare cadere l’esperienza dello sportello alluvione e il Punto di comunità ne è diventato l’ideale prosecuzione.”
Quindi non è un caso se, fra i volontari che animeranno il terzo Punto di comunità, tanti sono proprio frutto di quei giorni di grande impegno, in cui i cittadini hanno sperimentato la possibilità di sostenere chi stava attraversando un momento difficile.
E’ lo stesso spirito che si ritrova oggi, fra coloro che, tutti i martedì dalle 10 alle 12 e i giovedì dalle 16 alle 18, apriranno la porta di via Carmignani per ascoltare i piccoli bisogni del quotidiano.
Vuoi informazioni sui servizi sanitari? Sei anziano o malato e hai bisogno di una semplice commissione? Hai bisogno di riformulare il tuo curriculum? Oppure hai solo il desiderio di fare quattro chiacchiere per colmare un momento di solitudine? Volontari, non certo improvvisati, sono pronti ad accogliere queste e tanti altre richieste, in un clima informale di amicizia, come a casa.
Presto anche il Molinetto e quartiere Lubiana avranno il loro Punto di Comunità.
Il volontariato non si ferma e prosegue la sua missione per rendere la città un luogo dove nessuno possa sentirsi escluso.
Il progetto nasce da un lavoro congiunto di Forum solidarietà che ne ha coordinato ogni fase, delle associazioni, di Comune e AUSL che ne sono patrocinatori e con il contributo di Fondazione Cariparma.
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