NOTIZIE / 16.06.16 / SICUREZZA

Parma più sicura contro sismi ed emergenze

Avviato lo studio di microzonazione sismica e analisi della condizione limite per l’emergenza del Comune di Parma.

2016 06 16 MIcroZonazioneSismica e Cle-Pizzarotti Alinovi w

Parma più sicura: il Comune di Parma ha avviato, secondo le disposizioni del Dipartimento di Protezione Civile, lo studio di microzonazione sismica di livello 2 (MS) e l’analisi della condizione limite per l’emergenza (CLE).

Lo studio si inserisce negli sforzi attuati dal Comune, nel corso degli ultimi anni, per rendere più sicuro il territorio in tema di prevenzione sismica ed emergenze.

Si tratta di un percorso determinante per fornire un quadro esaustivo della situazione da un punto di vista sismico e di condizioni limite per l'emergenza del territorio ed avrà importanti ripercussioni sia sul Piano Strutturale Comunale che sul Piano di Emergenza Comunale in tema di protezione civile.

Lo studio nasce dalla stretta collaborazione tra Comune di Parma, dipartimento di fisica e scienza della terra dell'Università degli Studi di Parma, Associazione Geometri Volontari per la Protezione Civile di Parma – A.Ge.Pro – ed in collaborazione con gli studenti dell'Istituto tecnico statale per geometri Rondani.

Si tratta di uno studio volto a fare di Parma una città più sicura e pronta ad affrontare le sfide che la attendono in tema sismico e di emergenze, in modo da poterle affrontare in modo efficace, con consapevolezza e determinazione.

“Il tema della prevenzione – ha spiegato il sindaco Federico Pizzarotti – è fondamentale. Continuiamo a investire in questo ambito, collaborando con vari soggetti esperti in questa materia, per rendere più sicuro il nostro territorio”.

“Lo studio – ha precisato l'assessore ai lavori pubblici ed energia Michele Alinovi – ha come obiettivo quello di migliorare le nostre conoscenze in tema di prevenzione rischi di dissesto idrogeologico ed in tema di microzonazione sismica. Si tratta di un progetto cofinanziato dalla Regione che avrà importanti risvolti sia nel Psc – Piano strutturale Comunale – sia per quanto riguarda il Piano di Emergenza del Comune in tema di protezione civile”.

Si tratta di uno studio che prende spunto dal sisma che ha colpito il modenese ed anche dalle modifiche di tipo normativo intervenute a livello regionale.

“La sensibilità del Comune in tema di sicurezza sismica – ha concluso Alinovi – ha fatto sì che siano stati effettuati investimenti di milioni di euro per rendere l'edilizia scolastica più sicura in questi anni”. Lo testimoniano i lavori alla Corazza, all'Anna Frank e la nuova Racagni. Questo ha permesso di fare di Parma una delle prime città a livello regionale in tema di sicurezza sismica.

Roberto Francese, Alessandro Chelli e Fabio Carlo Moliniari del dipartimento di geologia dell'Universià di Parma hanno parlato della necessità di avere un modello geologico affidabile del sottosuolo, per questo è stato costituito una gruppo di lavoro in grado di predisporlo.

Sarà importante anche il ruolo dei geometri volontari dell'Associazione Gemoetri Volontari per la Protezione Civile di Parma, come ha sottolineato Roberta Lecordetti, presidente del Collegio dei Geometri di Parma.

I volontari collaboreranno all'analisi delle condizioni limite per l'emergenza effettuando sopralluoghi sul territorio.

Saranno dotati di opportuna divisa e tesserino di riconoscimento. Soddisfazione è stata espressa anche dal vice preside del Rondani, per il coinvolgimento della scuola nel progetto che costituisce uno stimolo importante per gli studenti che saranno coinvolti.

Lo studio, che si concluderà entro il 31 dicembre 2016, è cofinanziato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Parma per un importo complessivo pari a poco meno di 43 mila euro, di cui 33 mila dalla Regione Emilia-Romagna e 10 mila dal Comune di Parma.

Lo studio si avvale della collaborazione convenzionata con il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Parma, in merito alla microzonazione sismica, e della collaborazione con l’Associazione Geometri Volontari di Protezione Civile (A.GE.PRO.) e l’Istituto Tecnico Statale per Geometri “C. Rondani” per l’analisi della condizione limite.


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