NOTIZIE / 30.08.16 / CULTURA

“Gli Ori di Parma. L’industria. il cibo. il lavoro”

Riapre dal 2 settembre a Palazzo Pigorini (strada Repubblica 29A) la mostra “Gli Ori di Parma. L’industria. il cibo. il lavoro” 

Gli ori di Parma Ferraris w

Da venerdì 2 settembre sarà nuovamente possibile visitare a Palazzo Pigorini (strada Repubblica 29A) la mostra Gli Ori di Parma. L’industria, il cibo, il lavoro (glioridiparma.unipr.it), con foto a colori e in bianco e nero di Francesco Maria Colombo.

La mostra, organizzata dalla UOS Musei dell’Università di Parma con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma e a cura di Gloria Bianchino, dopo la chiusura estiva, è ora di nuovo visitabile fino a domenica 25 settembre, con ingresso libero.

L’esposizione, che si situa nell’ambito delle iniziative legate a “Parma Città creativa della gastronomia Unesco”, sarà accompagnata da un ciclo di conferenze sul tema organizzate in collaborazione con il progetto UNIforCITY;

la prima, in programma venerdì 2 settembre alle ore 17.30 a Palazzo Pigorini, sarà tenuta da Cristina Mora, del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma, sul tema Pubblicità dei prodotti alimentari: Il ruolo del consumatore.


I Contenuti DELLA MOSTRA

La mostra coincide con un racconto articolato e approfondito di un tema che fa parte dell’identità di Parma: l’eccellenza nella produzione del cibo. Si tratta di qualcosa per cui Parma è celebre in tutto il mondo, ma in realtà è un soggetto per nulla semplice e scontato. Da un lato l’immagine tradizionale del prodotto artigianale è quello che le pubblicità veicolano e che si è fissato in una sorta di «mito» (il parmigiano, il culatello, il prosciutto di Parma come icone leggendarie della città, allo stesso modo di Giuseppe Verdi); dall’altro lato la realtà è quella di un’industria che deve essere agguerrita per imporsi sul mercato internazionale, e che deve continuamente aggiornare le tecniche e le modalità di produzione. Come convivono questi due aspetti? Due foto presenti in mostra sono emblematiche: in una vediamo i culatelli appesi nel fresco di una cantina, sospesi a antiche impalcature di legno per la stagionatura; nell’altra vediamo gli stessi culatelli, in una fase diversa della produzione, conservati in camere asettiche, sterilizzate, razionalizzate. Qual è la «verità»? La cantina degli avi o quella sorta di Fort Knox?

La verità è molteplice, complessa e affascinante, e la mostra fotografica la investiga per raccontarla. Francesco Maria Colombo è entrato nelle fabbriche per comporre una narrazione capace di far vivere sia l’icona mitica sia la realtà industriale. Vi è riuscito stanando il vero protagonista del processo produttivo: la mano dell’uomo, il lavoro, l’opera quotidiana di chi aziona le macchine o immerge le mani nel caglio, per saggiare la consistenza di ciò che diventerà il parmigiano. Viene rivelato un mondo di immagini straordinarie, i laghi dove nuotano milioni di pomodori, la macina degli insaccati, la pelle iridata delle acciughe tolte dai barili di sale, la geometria rigorosa delle forme di formaggio appena composte, e soprattutto i ritratti degli uomini e delle donne che in quelle fabbriche lavorano, fissati nella loro identità psicologica e nella dignità della loro figura. Come spiega Gloria Bianchino, la fotografia «colta» di Colombo e il suo fitto intreccio di rimandi alle avanguardie informali, ci permettono di entrare in un racconto del cibo che allo stesso tempo è un racconto dell’arte: due realtà che in senso antropologico coincidono.

 

Note tecniche

La mostra è organizzata dalla UOS Musei dell’Università di Parma con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma, con il contributo di Unione Parmense degli Industriali e la collaborazione del progetto UNIforCITY.

 

Mostra e catalogo a cura di Gloria Bianchino

Foto di Francesco Maria Colombo

Catalogo Skira

Allestimento a cura di Maria Amarante

 

Si ringraziano:

Barilla G. e R. Fratelli S.p.A.

Ciacco s.n.c.

Delicius Rizzoli S.p.A.

Latteria Sociale San Giovanni della Fossa

Liquorificio Osvaldo Colombo s.n.c.

Mutti S.p.A.

Salumificio Dallatana s.r.l.

Salumificio Ducale s.n.c.

Sassi S.p.A.

 

Ingresso libero.

Apertura al pubblico: venerdì, sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 19.

Alla mattina solo per gruppi e su prenotazione (0521 903599).

 

 

IL PROGRAMMA DELLE CONFERENZE (PROGETTO UNIforCITY)

 

2 settembre, Palazzo Pigorini, ore 17.30

Cristina Mora, Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma - Pubblicità dei prodotti alimentari: Il ruolo del consumatore

 

9 settembre, Palazzo Pigorini, ore 17.30

Franco Antoniazzi, Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma - Dalla chimica al gelato puro: l’innovazione della tradizione gelatiera italiana nel cuore di Parma

 

16 settembre, Palazzo Pigorini, ore 17.30

Germano Mucchetti, Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma - Il formaggio Parmigiano Reggiano, il futuro di una storia che viene da lontano

 

23 settembre, Palazzo Pigorini, ore 17.30

Emma Chiavaro, Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma - I salumi stagionati nella tradizione parmense

 

 

Sito web: glioridiparma.unipr.it


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