NOTIZIE / 16.11.16 / CULTURA

Istituto Nazionale Studi Verdiani

 Inaugurata la nuova sede al primo piano del complesso di Palazzo Cusani.

Nuova sede Ist Verdiani Ferraris  w

E' stata inaugurata la nuova sede dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, al primo piano del complesso di Palazzo Cusani - Casa della Musica, in piazzale San Francesco, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris, del Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani Nicola Sani, del Rettore dell'Università di Parma Loris Borghi e delle tante autorità e personalità cittadine che, insieme a un folto pubblico, hanno voluto partecipare al momento.

Nella nuova sede, nella quale il sindaco Federico Pizzarotti ha effettuato un sopralluogo nella giornata di ieri (non potendo oggi essere presente al taglio del nastro per impegni istituzionali), è già disponibile per gli studiosi il grande patrimonio di lettere, volumi, immagini e documenti verdiani in possesso dell’Istituto.

“Quella di oggi - ha esordito l'assessore Ferraris – è una inaugurazione molto attesa, frutto dell'impegno trasversale e sinergico di tante realtà, prime fra tutte (insieme all'assessorato dei Lavori pubblici del Comune) il Consiglio direttivo dell'Istituto e l'Università, che ha accettato di modificare i propri spazi all'interno della Casa della Musica, dando così la possibilità all'Istituto di trovare una propria collocazione ottimale. Si tratta di una significativa opportunità nell'ottica di un Centro di Studi Verdiani che non sia solo luogo di consultazione ma anche di produzione”.

“Risultati importanti come questo – ha sottolineato il Rettore Borghi – sono frutto di una vera volontà di collaborazione tra istituzioni, enti e persone. Lavorando insieme e perseguendo l'obiettivo del bene comune si riescono ad ottenere traguardi preziosi per la cittadinanza e per il nome di Parma nel mondo”.

“Il trasferimento dell'Istituto Nazionale di Studi Verdiani nella nuova sede della Casa della Musica, messa a disposizione del Comune di Parma – ha dichiarato Nicola Sani, presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani - rappresenta una svolta importante nella storia di uno dei principali centri di documentazione e ricerca musicologica internazionali, interamente dedicato alla produzione di Giuseppe Verdi, a cui è legata una parte importante dell'identità culturale del nostro Paese”.

Parlando della futura attività dell’Istituto, il presidente Sani ha aggiunto: “Anche la nuova sede è il segno di un cambiamento progettuale verso una nuova dimensione dell'Istituto, che si inserisce nel più generale processo di rilancio della Casa della Musica quale centro di divulgazione musicale ed aggregazione culturale della città. L'Istituto Nazionale di Studi Verdiani, attivo con le sue numerose pubblicazioni scientifiche e la rivista Studi Verdiani, e coordinatore dell’Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani su incarico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, coniuga la propria tradizione di istituzione scientifica e musicologica dedicata allo studio del patrimonio verdiano con le potenzialità di una nuova struttura che sfrutta le tecnologie e le forme di comunicazione audiovisiva per dialogare con la realtà dell'interpretazione e della rappresentazione verdiana contemporanea.

L’obiettivo è rendere la nostra istituzione sempre più inserita nel tessuto della produzione culturale della città di Parma, città simbolo per la figura e l'opera di Giuseppe Verdi. Facendone così un centro di studi e divulgazione di rilevanza internazionale aperto al mondo della scuola e alle nuove generazioni, capace di operare in stretto collegamento con le principali istituzioni internazionali attive in questo settore, nella convinzione che i grandi giacimenti archivistici culturali rappresentano oggi non solo una risorsa imprescindibile per lo studio e la trasmissione della nostra memoria storica, ma costituiscono una fonte inesauribile di incentivo per la produzione artistica e per la nuova creatività".

L’Istituto nazionale di studi verdiani, nato a Parma nel 1959 per iniziativa di Mario Medici, è dal 2002 fondazione di diritto privato. Dal 1982 al 2012 è stato diretto da Pierluigi Petrobelli, poi da Emilio Sala e dal 2016 da Alessandra Carlotta Pellegrini. 

L’Istituto ha lo scopo di tutelare, valorizzare e diffondere attraverso un’ampia serie di iniziative e pubblicazioni l’opera e la personalità di Giuseppe Verdi, figura centrale nella cultura nazionale ed internazionale dell’Ottocento, la cui opera gode tuttora di una ininterrotta fortuna.

Le attività di studio e di ricerca promosse dall’Istituto si realizzano attraverso le sue strutture (Biblioteca, Archivio della corrispondenza verdiana, Archivio visivo, Discoteca), attraverso l’edizione di periodici e di volumi, l’organizzazione e la realizzazione di convegni e incontri di studio, corsi in collaborazione con le università ed altri enti culturali, audizioni discografiche, allestimenti di mostre e attraverso il Premio internazionale Rotary Club di Parma “Giuseppe Verdi”, rivolto a giovani studiosi.

Partecipano | Ferraris Laura Maria

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