NOTIZIE / 28.02.17 / CULTURA

Il logo per i 2200 anni di Parma

Il Comune di Parma presenta il logo ideato da Franco Maria Ricci per le celebrazioni dei 2200 anni della fondazione della città.

Pama 2200 viola

Il Comune di Parma ha identificato il logo che accompagnerà le celebrazioni dei 2200 anni della fondazione di Parma, elaborato appositamente dal grande designer Franco Maria Ricci, per contrassegnare tutti gli eventi che avranno luogo durante tutto il corso del 2017 per festeggiare l’importante ricorrenza.

Il logo verrà utilizzato per promuovere le numerose iniziative culturali, sportive, di aggregazione organizzate e patrocinate dal Comune di Parma e dalle istituzioni locali che hanno aderito ad un accordo di collaborazione offrendo il proprio contributo progettuale per celebrare questa significativa ricorrenza: Archivio di Stato, Complesso Monumentale della Pilotta, Deputazione di Storia Patria, Diocesi di Parma, Fabbriceria della Cattedrale, Festa internazionale della Storia, Fondazione Cariparma, Gruppo Archeologico Vea, Polo Museale dell’Emilia-Romagna, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza e Università di Parma.

“Il logo – sottolinea il Sindaco Pizzarotti - riprende il ‘Brand Parma’ ideato da Franco Maria Ricci e presentato in Comune nel 2015, quindi non una scelta a caso. L’obiettivo, infatti, è di legare il 2200esimo della storia di Parma con il brand che ne rappresenta il territorio e la città, e costituisce un punto importante nell’ambito della promozione turistica. Rilanciare il “Sistema Parma” deve essere il nostro principale punto di forza, e lo dobbiamo fare presentandoci all’Italia e al mondo con un simbolo riconoscibile e di rinascita. I 2200 anni della storia della città non li considero solo un traguardo storico di Parma, ma un punto di partenza e di rilancio della città”.

Così Laura Casalis, moglie e collaboratrice di Franco Maria Ricci, commenta la creazione del logo:

Si (como el Griego afirma en el Cratilo)

El nombre es arquetipo de la cosa,

En las letras de rosa está la rosa

Y todo el Nilo en la palabra Nilo.

Jorge Luis Borges

“Cratilo, nell’omonimo dialogo di Platone, sostiene che gli Dèi hanno attribuito alle cose il giusto nome, che ne contiene l’essenza. Se è così, Parma sta tutta intera nella parola “Parma”.

Nel 183 prima di Cristo, quando la città fece il suo ingresso nella Storia, diventando colonia romana, la parola assunse una fisionomia grafica, attingendo all’alfabeto lapidario latino. Se un nostro antenato vissuto allora avesse occasione di vedere le cinque lettere del logo di “PARMA 2200” non avrebbe difficoltà a riconoscere il volto scritto della sua città.

Da quei caratteri, che hanno qualcosa di sostanziale e di eterno (Roma aveva disegnato il proprio alfabeto per la pietra e per l’eternità, e Bodoni, di cui il logo adotta i caratteri, lavorò a ritoccarlo con lo stesso spirito) pende la frangia colorata dei numeri arabi, che il nostro antenato (abituato alla numerazione romana) non riconoscerebbe.

Centripeti e centrifughi, i due zeri radianti evocano molte cose, dal “parma”, lo scudo rotondo dei legionari romani, alle cupole a ombrello del Correggio.

È così che il logo, o brand, interpreta l’unione di qualcosa di permanente, di stabile, e di qualcosa di mutevole, nel tempo. Un’unione senza la quale non esisterebbe la storia di una città. Anzi, nessuna storia”.

Le celebrazioni dei 2200 anni della fondazione della città di Parma si iscrivono nel più ampio Protocollo d’Intesa “2200 anni lungo la via Emilia” che vede impegnato il Comune di Parma, insieme ai Comuni di Modena e Reggio Emilia, la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna e il Segretariato Regionale per i Beni, le Attività culturali e il Turismo, nell’obiettivo comune di coordinare un programma di iniziative condivise per l’aspetto storico-archeologico dando così vita ad una promozione congiunta per le celebrazioni di un anniversario che vedrà coinvolti i territori dell’intera Via Emilia, creando opportunità di crescita culturale per i propri cittadini e un potenziamento dell’attrattività turistica.

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