Museo Ferrarini Nicoli a Bardi
Presentato il Museo Ferrarini Nicoli presso il Castello di Bardi con il patrocinio del Comune di Parma.
Novecento: Arte e mestieri dell’Est Europeo – una collezione unica.
Presentato il Museo Ferrarini Nicoli presso il Castello di Bardi che ha il patrocinio del
Comune di Parma
Novecento: Arte e mestieri dell’Est Europeo – una collezione unica in Europa
Il lavoro in mostra: 60 quadri e 16 sculture, prevalentemente di autori cechi di inizio '900, tutte le
legate dallo stesso tema. Un museo unico in Europa, incentrato sul cosiddetto Realismo Socialista.
Una collezione che è nata grazie alle trasferte a Praga e alla passione di Vittorio Ferrarini e Mario
Nicoli.
Lo hanno presentato presso la sala di rappresentanza del Comune di Parma l'Assessore alla
Cultura Laura Maria Ferraris, Valentina Pontremoli Sindaco del Comune di Bardi, Vittorio
Ferrarini, insieme al critico d'arte Stefania Provinciali.
L'Assessore Ferraris ha sottolineato, ricordando il patrocinio concesso alla Mostra, come anche
questa occasione rappresenti l'idea di un territorio che si riconosce su ampia scala, per poter essere
ancora più attrattivo e un'intelligente connubio tra pubblico e privato
La Mostra sarà visitabile, nelle sale mostre della Fortezza dal prossimo 18 marzo (dalle ore 14 alle
ore 17). “La collezione è nata grazie a trasferte professionali, il trovarmi a contatto con opere d'arte
così particolari ha suscitato una passione verso un tipo di arte particolare. Molti quadri, sculture o
manifesti, sono stati distrutti dalla popolazione dopo la caduta del muro di Berlino e conseguente
abbandono dei Russi dal territorio Cecoslovacco. Forse una reazione naturale che voleva cancellare
un lungo triste periodo. Anni di regime e dittatura. Chi era in Cecoslovacchia in quegli anni può
ricordare come non fosse difficile trovare, gettati per strada, quadri e sculture distrutte o bruciate.
Un vero peccato perché, in parte, si è cancellato un periodo di storia e di arte. Il realismo socialista
va dal 1948 al 1958, ma in pratica durò artisticamente sino alla fine degli anni ’70.” ha raccontato
Vittorio Ferrarini.
Uno spaccato di vita artistica del “secolo breve” sta per diventare una tappa inedita delle possibilità
offerte da uno dei castelli del Ducato.
“La fortezza di Bardi farà da cornice ad una mostra unica nel suo genere. Aperta ai turisti ma anche
alle scolaresche. Una mostra che ricorda come il lavoro non divida, ma unisca. Unisce culture e
storie diverse. Il messaggio è importante e la mostra una proposta esclusiva. Siamo riconoscenti che
sia stata scelta la Fortezza come cornice all'iniziativa”. Ha commentato il Sindaco Valentina
Pontremoli.
Dal lavoro nei campi e sulle strade, al rapporto con le macchine, prime fra tutte quelle a vapore,
dalle attività estrattive, siderurgiche alle fabbriche e all’impatto dell’industrializzazione sul
paesaggio urbano e rurale. “Ogni sala è dedicata ad un'attività. Le opere non sono organizzate in
ordine, proprio per dare idea al visitatore di come si sia sviluppato il tema nel tempo. Sono opere su
base figurativa, molto leggibili. Le modalità cambiano con il blocco sovietico, quando tutto diventa
espressione di forza e vigore fisico”. Ha spiegato, con competenza, la curatrice Stefania Provinciali.
La mostra Novecento: Arte e mestieri dell’Est Europeo – una collezione unica in Europa sarà
una mostra permanente della Fortezza di Bardi a partire dal prossimo 18 Marzo.