Fondazione Teatro Due 2017/2018
La ricca programmazione di Fondazione Teatro Due per autunno, inverno e primavera 2017/2018. Fino al 21 novembre "Le interviste impossibili" e il 4 novembre debutto nazionale dello spettacolo "Littoral".
Fondazione TeatroDue propone un programma di autunno, inverno e primavera 2017/2018 ricco di appuntamenti: 16 fra nuove produzioni e riprese, 20 spettacoli, 24 interviste impossibili, molti progetti di collaborazione con grandi Istituzioni: saranno mesi molto intensi, spinti dal bisogno di nutrire e di nutrirsi, nella consapevolezza della funzione pubblica del teatro, ma anche nella fiducia di poter costruire dei percorsi che corrispondano ai bisogni delle persone: il teatro è rimasto uno dei pochi luoghi in cui si comincia in silenzio e si torna al silenzio, dove è possibile vivere una sospensione del tempo e riappropriarsi della concentrazione che sembra mancare a questi tempi rumorosi, del raccoglimento necessario per riflettere ed emozionarsi delle storie piccole e grandi, della vita e della morte.
Sono proprio i grandi temi universali il punto di partenza per la programmazione che Fondazione Teatro Due propone, un programma che si arricchirà di altre proposte e che proseguirà nell’estate 2018 nella nuova agorà dell’ Arena Shakespeare.
Sarà un viaggio guidato da chi ci ha preceduto, da grandi poeti, intellettuali e autori, che possano rappresentare un confronto per gli artisti contemporanei che ci accompagnano in questo percorso, nel tentativo di creare le condizioni perché possa nascere quello che manca, nell’idea che l’accadimento teatrale non debba limitarsi a un’effimera animazione di spazi.
L’attività di Fondazione Teatro Due riceve il sostegno istituzionale di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma e Fondazione Monteparma e si articola lungo alcuni assi principali: le produzioni (nelle quali s’inserisce il programma di Teatro Festival 2017, in collaborazione con Reggio Parma Festival), il repertorio, le ospitalità e la formazione; e ancora convegni, incontri, presentazioni e approfondimenti, che nel corso della Stagione troveranno collocazione in un fitto calendario che vedrà gli spazi di Teatro Due abitati spesso contemporaneamente.
Sarà il dialogo con i grandi ad inaugurare l’attività con Le interviste impossibili, un gioco per interrogare la Storia in cui 26 attori daranno vita alla versione “in carne ed ossa” di questi dialoghi immaginari andati in onda sulla Radio della Rai negli anni ‘70, in una sequenza che ripercorre la nostra Storia e che, con intelligenza e ironia, ci porta in viaggio tra le epoche e le idee della nostra civiltà.
In tutto 16 appuntamenti immaginati per essere presentati due per volta nelle serate del weekend o la domenica mattina alle 12.00 prima del brunch, servito presso lo Shakespeare cafè, fino a fine novembre.
L’anniversario della Rivoluzione Russa offrirà l’occasione di studiare Vladimir Majakovskij e i grandi poeti di quel momento, con proposte di testi che non sono mai stati rappresentati, in un progetto per il Reggio Parma Festival.Tra i titoli: I poeti sulle mine. Majakovskij pastiche che debutterà il 2 dicembre, in collaborazione con I Teatri di Reggio Emilia e il Teatro Regio di Parma.
Fondazione Teatro Due partecipa alla celebrazione che le massime Istituzioni mondiali dedicano ai cento anni dalla nascita del compositore Leonard Bernstein con I Hate music! diretto da Massimiliano Farau, in cui la soprano Joana Estebanell Milian, accompagnata da Mauro Arbusti al pianoforte, ripercorrerà le tappe salienti della carriera di uno dei più geniali giganti della musica del secondo Novecento.
Sempre tra parole e musica oscilla Odissea, dal mastodontico capolavoro di Nikos Kazantzakis che inventa la prosecuzione del viaggio di Ulisse dopo l’arrivo a Itaca, nella traduzione di Nicola Crocetti: la voce di Tommaso Ragno si intreccia in scena alle note composte ed eseguite al pianoforte da Orazio Sciortino, in uno spettacolo che racchiude in sé la massima fusione fra recitazione e musica.
Di due fra i più interessanti drammaturghi contemporanei sono Littoral e Una bestia sulla luna.
L’autore libanese di nascita e canadese di formazione Wajdi Mouawad ha racchiuso in Littoral una toccante riflessione su uno dei temi fondanti di ogni società, ovvero il rapporto tra Tradizione e Innovazione, tra Padri e Figli, tra Passato e Futuro: tradotto per Fondazione Teatro Due in italiano il testo sarà messo in scena per la prima volta nel nostro Paese con la regia di Vincenzo Picone.
Rappresentato in tutto il mondo e vincitore di cinque Molières in Francia è invece Una Bestia sulla Luna di Richard Kalinoski, un testo che parla di esilio e di rifugiati, sul filo del dolore del passato e la speranza di un futuro da costruire, diretto da Andrea Chiodi e con Elisabetta Pozzi, in una coproduzione con il CTB Centro Teatrale Bresciano.
Andrea Chiodi torna inoltre a dirigere Elisabetta Pozzi, insieme a un cast di altri nove attori, nella più antica tragedia greca: I Persiani di Eschilo dove il tragediografo, con lo sguardo di un reporter di guerra ante litteram, offre un’interpretazione inedita sul dramma della disfatta dell’armata di Serse a Salamina.
Richiamandosi alle Sacre Rappresentazioni del Medioevo, in Jedermann Hugo von Hofmannstahl indaga le possibilità di una narrazione appartenente al passato senza tentare modernizzazioni, e allo stesso tempo tratta l’universo dell’uomo medio, che viene attirato sia dalla sua voglia di vivere e di costruirsi il proprio destino, sia dalle angosce di chi deve comparire davanti al giudizio dell’Onnipotente. Il dramma dell’autore viennese sarà messo in scena da Walter Le Moli che prosegue nello studio della letteratura teatrale austriaca anche con la messa in scena di Girotondo di Arthur Schnitzler, un arguto gioco teatrale, in cui ognuno dei dieci personaggi si troverà a sedurre tutti gli altri, innescando un circolo vizioso, un girotondo appunto, inquietante e grottesco.
Enzo Siciliano ha voluto concentrarsi sugli ultimi giorni di prigionia che Ciano ha trascorso nel carcere degli Scalzi a Verona, condannato da Mussolini, per comporre Morte di Galeazzo Ciano, la tragedia del potere che si vede spogliato dei suoi privilegi e che tra illusioni, interrogativi, tormenti e l’inevitabile disfatta, deve fare i conti con la caducità della vicenda umana, messa in scena da Gianfranco Pannone.
Sul versante dei classici Alessandro Averone dirigerà Il piacere dell’Onestà di Luigi Pirandello, mentre saranno ripresi Il Borghese gentiluomo e Il malato immaginario di Molière, La Locandiera di Carlo Goldoni, L’Istruttoria di Peter Weiss, insieme ad Hamelin e Teatro Para Minutos di Juan Mayorga.
Fra le ospitalità Questi Fantasmi! di Eduardo De Filippo diretto da Marco Tullio Giordana, Intrigo e amore di Friedrich Schiller con la regia di Marco Sciaccaluga, Ifigenia, liberata che il regista Carmelo Rifici ha tratto dai testi di Eraclito, Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, Antico e Nuovo Testamento, Friedrich Nietzsche, René Girard, Giuseppe Fornari
e Teatro Delusio della compagnia di punta del teatro di figura contemporaneo europeo Familie Flöz.
Il teatro è una lingua che contribuisce alla costruzione del patrimonio identitario della collettività; Fondazione Teatro Due è convinta che fra i doveri di un’Istituzione culturale ci sia la valorizzazione e la diffusione delle competenze che contribuiscono alla creazione artistica.
Il programma di formazione proposto si snoda su due piani: la formazione dei professionisti (con workshop e seminari) e quella del pubblico (con le classroom plays Nadia e Prof., Cosa vuol dire essere vivi?, la scuola per spettatori FARETEATRO, Blitz di cultura teatrale nelle scuole, Cattedra Volante e laboratori di teatro).
Per informazioni e biglietteria: tel. 0521/230242, biglietteria@teatrodue.org www.teatrodue.org