Migranti volontari davanti alle scuole
Dopo un affiancamento a sorvegliare il traffico all'entrata degli alunni
Attivo il servizio volontario di vigilanza scolastica ad opera dei migranti.
Il servizio volontario di vigilanza scolastica è sempre stato effettuato da Auser, che nel corso degli ultimi tempi ha conosciuto un decremento delle risorse tale da rendere necessario un coinvolgimento massivo delle forze di Polizia Municipale. Da qualche giorno fuori dalle scuole sono ragazzi richiedenti asilo ad aiutare l’arrivo in classe degli alunni. Grazie all’impegno preso da un gruppo di richiedenti asilo e da un cittadino nigeriano residente a Parma da diversi anni si è innescata una collaborazione virtuosa che realizzerà molteplici obiettivi.
La presenza dei nuovi volontari è stata attivata già da inizio settimana, dopo un’opportuna formazione ad opera della Polizia Municipale. Sono quindici le persone che hanno stipulato la convenzione con Auser e che avranno funzione di “nonno vigile” nei pressi degli istituti scolastici della città. Uno dei volontari ingaggiati svolgeva già la professione di vigile presso il proprio paese e grazie a questo progetto ha avuto modo di dare continuità alla propria esperienza professionale.
Ai fini della realizzazione del progetto, prezioso è stato il supporto dell’associazione nigeriana di Parma e provincia che ha avuto funzione di megafono presso la propria comunità al fine di reperire persone disponibili ad effettuare il servizio di volontariato, nell’ottica della partecipazione e della responsabilità nei confronti del territorio presso il quale risiedono. Altrettanto inestimabile è stato il sostegno offerto da Svoltare e Gruppo Umana Solidarietà, i due Centri di Accoglienza Straordinaria che ospitano i richiedenti asilo, nuovi volontari del servizio di vigilanza scolastica. Un sostegno che si è concretizzato non solo attraverso la segnalazione delle persone maggiormente idonee a questo tipo di azione, ma anche grazie ad un puntuale accompagnamento durante tutte le fasi di costruzione del progetto.
Cristiano Casa in qualità di assessore alla Sicurezza ha sottolineato come la rete creata con i ragazzi richiedenti asilo volontari “realizzi un presidio quotidiano che darà sicurezza ai ragazzi e alle famiglie davanti alle scuole ma creerà anche le condizioni affinchè gli agenti di Polizia Municipale possano essere impegnati in compiti di sorveglianza del territorio”. L’assessora al Welfare Laura Rossi ha detto che “questo progetto è fonte d’orgoglio. Le attività di volontariato hanno il senso di segnare un percorso di integrazione, di restituzione alla città che ospita, di opportunità per entrare in contatto con le persone, con le famiglie, di conoscere e farsi conoscere. L’attività di sorveglianza agli ingressi delle scuole è inserita in un programma di attività molto più ampio, che va dalla pulizia dei parchi e delle strade alle presenze sugli Happy Bus, ma questa presenza è importante, un visibile, tangibile e quotidiano passo avanti per un’integrazione all’interno della nostra città”.
Katya Lucà delegata all’inclusione, che insieme al delegato alla Sicurezza Sauro Fontanesi, ha avuto un ruolo determinante per la realizzazione del progetto ha commentato così la nuova attività. “C’è molta voglia di partecipare nei ragazzi richiedenti asilo di Parma. Oltre cento sono le domande che abbiamo ricevuto per svolgere l’attività all’uscita delle scuole. Abbiamo attentamente valutato le competenze linguistiche, gli orari e le attitudini nello scegliere questo primo gruppo che ha preso servizio. Con l’inizio del nuovo anno scolastico l’auspicio è che questo numero cresca. Anche perché questo progetto è in linea con il piano nazionale di integrazione e il protocollo regionale di inserimento dei richiedenti asilo in attività di volontariato”. Arnaldo Ziveri Presidente Auser Parma ha commentato come questa esperienza, che rientra nella lunga tradizione dell’Associazione “potrà far capire cosa significa lavorare per gli altri, per la comunità”. Attilio Ubaldi Viceprefetto aggiunto ha parlato della necessità di un’opera di “pedagogia sociale che spetta agli apparati dello Stato, che non può non improntare la sua attività ad attività di solidarietà in campo nazionale ed internazionale. I diritti e i doveri sui quali si basa lo Stato, si ritrovano nella pratica e nei principi dell’attività presentata ed accolta da questi richiedenti asilo assistiti da Svoltare. Nell’allargamento ad altre associazioni, ed eventualmente anche ai Comuni della Provincia sta, dopo la partenza di questo servizio l’ambizione, la direzione da prendere per segnare una traccia virtuosa nell’agire delle Istituzioni del nostro territorio.” Il Vice Comandante Corpo di Polizia Municipale Giacomo Fiume ha commentato come “con celerità e molto garbo sia stata realizzata una collaborazione che offrirà sicurezza davanti alle scuole e un maggior senso di sicurezza a tutta la città ampliando il numero di agenti impegnati nella sorveglianza delle strade”
L’azione messa in campo è di altissimo valore, non solo perché risponde a necessità specifiche della cittadinanza, ma anche e soprattutto perché rappresenta un tassello importante nella costruzione di una comunità coesa che si prende cura di se stessa.