La BiCi di PaRma
La presentazione del libro fotografico di Roberto Perotti nella sala riunioni del ParmaUniverCity Info-Point del Sottopasso Romano.
Si è svolta nella nuova sala conferenze dell'Università del sottopasso del Ponte Romano l'anteprima della nuova raccolta di fotografie realizzate da Roberto Perotti "La BiCi di PaRma".
Alla presentazione erano presenti, insieme all'autore, l'assessora alle Politiche di sostenibilità ambientale Tiziana Benassi, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale che ha patrocinato la pubblicazione; il disegnatore e fumettista Gianluca Foglia Fogliazza che ha contribuito al libro con una serie di inedite vignette di apertura ai capitoli, create ad arte per raccontare ironicamente la disavventura del furto della propria bici ed il conseguente fortuito e fortunato incontro con il fotografo Perotti; la storica dell'arte e curatrice Annalisa Mombelli autrice della prefazione al catalogo.
Dall’introduzione critica: “Il libro raccoglie più di un centinaio di fotografie in bianco e nero suddivise in sette capitoli che compongono una vera e propria narrazione a spasso per la città di cui si possono cogliere inusuali prospettive e dettagli ricchi di nuovi significati: una sorta di straordinario quotidiano.
Attraverso inquadrature inusuali ed uno sguardo attento e pronto infatti Roberto Perotti, unendo una sapiente ironia e un’acuta sensibilità, raccoglie istantanee di una quotidianità intima e radicata in Parma, che a volte può sfuggire a chi freneticamente la vive.
Il risultato finale è una sorta di “abbecedario” di molteplici situazioni in diverse stagioni: tra un’ abbondante nevicata e un temporale incessante ed improvviso, un battente sole estivo e serene giornate primaverili, sono i particolari intimi e delicati, intensi e ironici a colpire, i quali evidenziano non solo l’eterogenea popolazione che abita o è solo di passaggio per strade, borghi, vicoli e piazze, ma dimostrano anche la bellezza, oltre che l’utilità, di un mezzo quasi “scontato”.
La scelta del bianco e nero inoltre non è solo raffinata ma amplifica i gesti, le pose, gli sguardi, i movimenti, le ambientazioni, sottolineando anche la ricercatezza dell’autore nel giocare con la luce naturale, come traspare dalla foto di copertina.”
Il libro è arricchito anche da altri interventi testuali legati al macrotema della bicicletta in cui emergono la memoria storica e popolare di Antonio Mascolo, quella più intima e familiare di Pierangela Flisi, la sottolineatura dello “stile” delle donne in bicicletta di Sara Ombellini, ed infine la possibilità che un giorno tutti abbandoneranno le auto per usare il mezzo a due ruote come emerge da una lettera dal futuro di Patrizia Zaccaria.