Il regista Ruggero Deodato a I Giardini della Paura
Il regista, noto come Monsieur Cannibal, ha presentato il suo film, inedito in sala, Ballad in Blood liberamente ispirato al delitto di Perugia.
Altro super ospite ieri sera per la ventesima edizione della rassegna di cinema horror I Giardini della Paura, organizzata dall’Ufficio Cinema dell’assessorato alla Cultura, Ruggero Deodato che ha presentato il suo film "Ballad in Blood", ancora inedito in sala. Un incontro unico per i numerosi amanti del genere che ha visto le produzioni e il racconto del regista protagonisti per una sera all'interno della rassegna.
Per anni uno Deodato è stato uno dei maestri assoluti del cinema di genere italiano, il regista, soprannominato "Monsieur Cannibal" a causa della sua controversa pellicola "Cannibal Holocaust", è diventato un vero cult e ieri sera ha presentato il film che vede il suo ritorno alla regia dopo molti anni.
Ballad in Blood prende spunto da un terribile e noto fatto di cronaca, l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel 2007. Liberamente ispirato dalle vicende occorse nella cittadina italiana, il film tuttavia si discosta ampiamente da come sono stati riportati i fatti ufficialmente.
Dopo una notte di Halloween all’insegna di eccessi, alcool, droga e festini a luci rosse, la studentessa ceca Lenka (Carlotta Morelli), in Italia per il progetto Erasmus, il fidanzato Jacopo (Gabriele Rossi) e l’amico di colore Duke (Edward Williams), trovano il cadavere dell’inglese Elizabeth (Noemi Smorra), che si trovava a sua volta in Italia per motivi di studio. I tre non si ricordano nulla dell’accaduto, per cui cercano di capire di più attraverso i filmati girati da Elizabeth, che era solita immortalare la sua vacanza studio in Italia con dei video ripresi con il proprio telefono. I superstiti cominciano così a scaricarsi a vicenda le colpe e ad accusarsi reciprocamente dell’omicidio, in un crescendo di tensione, follia e orrore.
Con Ballad in Blood, Ruggero Deodato riesce nell’impresa di rievocare le atmosfere tipiche del suo cinema, senza mai scadere nell’autoparodia o nel grottesco e dimostrando che in Italia è ancora possibile fare film di genere. Monsieur Cannibal mette in scena un film fresco e mai banale, che punta sulle atmosfere malsane e su un gruppo di personaggi tutti sopra le righe, ben caratterizzati dal cast decisamente funzionale al racconto. A rimanere impresso maggiormente è certamente il sorprendente debutto di Carlotta Morelli, che con i suoi sguardi diabolici e ammaliatori dipinge un personaggio destabilizzante e al tempo stesso affascinante, vero e proprio motore della vicenda.