A Villa Ester nuovi spazi aperti
Dal giardino alla terrazza: i nuovi spazi aperti a Villa Ester, la Casa del Quartiere di ASP in via Costituente 15.
La riqualificazione dei nuovi spazi aperti della Casa del Quartiere Villa Ester, gestita da ASP - Azienda dei Servizi alla Persona del Comune di Parma in via Costituente 15, si inserisce nel progetto “Casa del Quartiere Villa Ester: prospettive di rigenerazione comunitaria”, che ha ricevuto un finanziamento da Fondazione Cariparma, nell’ambito del Bando 2020 Welfare di Comunità.
Il progetto, di cui è stata presentata una prima fase di realizzazione, propone 3 azioni specifiche per dare piena attuazione alle attività sociali, culturali e di promozione della cittadinanza attiva già in essere e sviluppare ulteriormente le azioni di supporto sociale e di prossimità alle persone fragili.
“Il percorso che ci ha portato ai risultati che presentiamo oggi – ha introdotto Gianluca Borghi, Amministratore Unico ASP – è stato condiviso e partecipato con gli enti e le realtà del territorio, come Comune e Fondazione Cariparma, ma soprattutto con i giovani e con le tante persone che gravitano intorno a questo punto di comunità importante per il quartiere, che può essere sorgente di nuovi percorsi di welfare diffuso”.
“La progettualità legata a Villa Ester – ha detto l'assessora al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi – rappresenta una sfida significativa che, passo dopo passo, stiamo portando avanti, insieme a tante realtà cittadine, con un forte senso di appartenenza e collaborazione. Questo luogo ospiterà funzioni diverse tra loro, istituzionali e non: un luogo di servizi e attività trasversali che potrà essere motivo di orgoglio per la città”.
“Abbiamo contribuito con soddisfazione – ha sottolineato il presidente di Fondazione Cariparma Franco Magnani – a questo progetto di rigenerazione comunitaria: una definizione calzante che sottolinea l'importanza, in particolare in questo difficile momento, di partecipare e sostenere, ciascuno con le proprie forze e le proprie idee, la nostra comunità cittadina e i luoghi dove essa si forma e si sviluppa”.
L’intervento, presentato nel dettaglio da Patrizia Vaccari e da Cecilia Amighetti di Ad Personam, riguarda in particolare gli spazi aperti e verdi che sono stati progettati per essere accoglienti, coniugando bellezza, funzionalità, attivazione dei cittadini nella costruzione degli arredi e la multifunzionalità, elemento che contraddistingue tutti gli spazi della Casa.
Il giardino e la terrazza, con l’orto urbano, svolgeranno funzioni aggregative e culturali, ospiteranno laboratori per persone adulte e anziane con disabilità, e permetteranno la fruizione libera dei cittadini, in particolare delle famiglie i cui bambini frequentano i servizi educativi adiacenti alla struttura e le persone anziane del quartiere.
Inoltre sono stati allestiti spazi interni per le ulteriori funzioni ricreative ed effettuata la riqualificazione energetica per migliorare la sostenibilità ambientale e quella economica del progetto.
In questo tempo di emergenza sanitaria, il giardino e il terrazzo, potranno essere utilizzati, in base alle normative in essere, garantendo le regole di prevenzione dal contagio Covid 19, con una presenza di volontari che assume un duplice significato, ovvero una vigilanza nell’uso attento degli spazi e una presenza attiva di ascolto dei bisogni dei cittadini per poter sostenere, con attività di prossimità, le persone più fragili.
La Casa del Quartiere, inaugurata il 23 novembre 2019, è un progetto di ASP e del Comune di Parma, che ospita servizi sociali dell’amministrazione comunale, gestiti da ASP e dalla coop. Gruppo Scuola e che vede la collaborazione del Liceo Marconi e di associazioni di volontariato e di promozione culturale.
In questo primo anno di attività, e malgrado la grave emergenza sanitaria che si sta vivendo, numerose realtà associative e cittadini hanno iniziato a collaborare con il progetto, animando la Casa del Quartiere con laboratori creativi, iniziative culturali e attività sociali.
Nei prossimi mesi verranno presentate le ulteriori azioni previste dal progetto, in particolare la portineria di quartiere con funzioni di mutuo-aiuto e di supporto forniti da volontari e attività di sostegno ai caregiver delle persone con demenza.