Il Comune di Parma partner di un progetto europeo per lo sviluppo della mobilità elettrica

anche grazie ad un finanziamento europeo che permetterà al Comune di aggiornare il PUMS – il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile entro la fine del prossimo anno.

A marzo 2023 è infatti partito ufficialmente il progetto ZCI – Zero Carbon Infrastructure, della durata di 4 anni e co-finanziato dal programma Interreg Europe e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il progetto permetterà a 8 città e regioni europee di sviluppare politiche per il trasporto a zero emissioni.

I partner del progetto collaboreranno per trovare soluzioni pratiche ed innovative per affrontare alcune delle sfide più urgenti per permettere un reale aumento dei veicoli elettrici in area urbana, siano essi privati che dedicati al trasporto pubblico o di logistica.

Il progetto è coordinato dalla contea regionale svedese di Kronoberg e vede coinvolte, oltre a Parma, le città Burgas (Bulgaria), Cork (Irlanda) e Mechelen (Belgio), le regioni Kainuu (Finlandia) e Navarra (Spagna) e l’Agenzia di Sviluppo Regionale di Gorenjska (Slovenia).

Il Comune di Parma, come parte integrante del contratto climatico che Parma firmerà con la Commissione Europea nei prossimi mesi all’interno della Missione 100 città intelligenti e ad impatto climatico zero, ha infatti indicato come una delle strategie chiave la promozione della mobilità elettrica: per raggiungere questo obiettivo dovrà quindi dotarsi di una rete il più possibile capillare di colonnine elettriche, promuovendo in particolare l’installazione di punti di ricarica ultrafast, che permettono di ricaricare fino all’80% della batteria della propria auto elettrica in 20 minuti.

Anche il trasporto pubblico andrà in questa direzione, visto che entro il 2030 tutte le linee con percorsi in area urbana saranno saranno interamente convertite alla trazione elettrica.

Il progetto europeo ZCI coinvolge 8 autorità locali di 8 paesi europei e l’Università Erasmus di Rotterdam come partner tecnico e concluderà la fase di implementazione nel febbraio 2026, a cui seguirà un anno di monitoraggio.