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E’ stato assegnato, questa mattina in municipio, nella sala del Consiglio Comunale, il premio “Julian Assange – Riflessioni sulla libertà di stampa”, promosso dall’Assessorato alla Pace, in accordo con la Presidenza del Consiglio Comunale di Parma

Erano presenti l’Assessora alla Pace Daria Jacopozzi ed il Presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi. Sono intervenuti Marco Deriu membro della Commissione che ha aggiudicato i premi, la consigliera Anna Rita Maurizio che ha collaborato all’iniziativa e Tilla Pugnetti per Casa della Pace.  

La prima edizione del “Premio Julian Assange – Riflessioni sulla libertà di stampa” è stato assegnato come segue.  

1° classificata: Anita Riccardi del Liceo Classico Linguistico Romagnosi (premio buono libri da € 300). Con la motivazione: “La figura di Assange rimane sullo sfondo di un percorso nel quale l’autrice collega libertà di informazione, ricerca della verità, giustizia e pace con spunti tratti dall’attualità all’interno di una cornice internazionale entro cui colloca significative voci di figure della cultura e della storia occidentale. Il saggio è scorrevole, originale nella scrittura e dimostra un’approfondita capacità di analisi personale”. 

 2° classificate: Anna Goumperi e Sofia Mereuta della Scuola per l’Europa (premio buono libri da € 100 per ciascuna). Con la motivazione: “Analisi sintetica, lucida e precisa nel leggere lo stretto legame tra democrazia e libertà di informazione problematizzando al contempo la questione della trasparenza nella consapevolezza che gli Stati e i Governi tendono a eliderle se si sentono danneggiati dalle stesse libertà che dichiarano fondamentali. Il testo coglie e argomenta il legame dinamico tra libertà di stampa e democrazia”. 

 3° classificata: Valery Solari dell’I.T.E. Bodoni (premio buono libro da 100). Con la motivazione: “Testo centrato sulla figura di Assange – di cui ripercorre le più significative vicende – e sul valore e il coraggio dei giornalisti impegnati a difendere la libertà di stampa in diversi paesi del mondo. Collega con precisione il tema della libertà di informazione all’attualità delle guerre in Ucraina e a Gaza allargando lo sguardo sulla relazione tra diritti all’informazione e impegno per la pace” 

L’occasione è stata rappresentata dal caso di Julian Assange giornalista, programmatore e attivista australiano, cofondatore e caporedattore dell'organizzazione divulgativa WikiLeaks, incarcerato dal 2019 nel Regno Unito a seguito di una richiesta di estradizione fatta dagli Stati Uniti d'America per le accuse di cospirazione e di spionaggio. 

Il 9 ottobre scorso, al cinema D’Azeglio, le alunne e gli alunni delle classi dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado di Parma e provincia, hanno partecipato a un incontro dedicato a Julian Assange e all’approfondimento del tema della libertà di stampa, al quale hanno partecipato anche Riccardo Noury, direttore di Amnesty Italia, e Vincenzo Vita, garante di Articolo 21 e collaboratore di diverse testate giornalistiche. In quell’occasione, nell’ambito delle iniziative del Festival della Pace, l’assessora alla Pace Daria Jacopozzi e il presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi hanno presentato il bando “Premio Julian Assange – Riflessioni sulla Libertà di stampa”, realizzato dall’Assessorato alla Pace, in accordo con la Presidenza del Consiglio Comunale, la Casa della Pace e la Rete Scuole per la Pace di Parma e in collaborazione con l’Associazione Dedalo

Un caso che ha fatto discutere e che è stato proposto agli studenti e alle studentesse delle classi dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado di Parma. Un’occasione di riflessione sulla libertà di stampa, uno dei diritti fondamentali riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dalla Costituzione italiana, diritto che si lega in modo indissolubile ai valori della democrazia e della pace. 

Alle scuole è stata inviata una traccia per la realizzazione degli elaborati: “Chi sostiene Julian Assange chiede verità non guerra. Difende un concetto di libertà e democrazia poiché la pace è possibile solo raccontando la verità. Se rinunciamo alla lotta con e per Assange non rinunciamo solo ad una persona, rinunciamo al diritto alla verità”. 

Sono stati presentati in forma anonima 18 elaborati, che sono stati valutati da una giuria formata da tre soggetti indipendenti che hanno esaminato i testi ed individuato i vincitori. 

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Ultimo aggiornamento: 20-12-2023, 15:17