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A fine ottobre si è svolta in Svezia, a Trollhättan, la terza tappa del progetto europeo RETHINK che mira a promuovere la partecipazione dei cittadini - in particolare dei gruppi vulnerabili e delle minoranze - nel ripensare la città, e gli spazi urbani, come un luogo inclusivo, sostenibile e bello attraverso l'arte e la cultura.
Coinvolti per il Comune di Parma, capofila dell’iniziativa, il Settore Cultura e Turismo, il Settore Giovani e l’Ufficio Europa, affiancati dal SERN, insieme alle municipalità di Trollhättan (Svezia), Zara (Croazia), Daugavpils (Lettonia), Lublino (Polonia), Amadora (Portogallo) e Seinäjoki (Finlandia).
Il progetto RETHINK, finanziato dal programma CERV (Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori) dell'UE trova il suo fondamento nelle linee guida del NEB – New European Bauhaus, promosse dall’Unione Europea, al fine di confrontare e mettere in sinergia esperienze, contesti e best practice che, pur nel rispetto e nella valorizzazione delle peculiarità di ciascun paese, condividano i valori ed i principi di sostenibilità, estetica e inclusione.
La prima fase progettuale di acquisizione delle conoscenze sui fondamenti del NEB si è aperta a maggio a Parma con il meeting inaugurale in cui il Comune ha accolto le sei delegazioni europee proponendo un percorso formativo sul NEB, per poi proseguire, a settembre, in Polonia (Lublino) con un focus sulle strategie di inclusione e partecipazione attiva per giovani, con collegamenti alle pratiche dei partner, e terminare, a fine ottobre, in Svezia (Trollhättan) con la raccolta e scambio di esperienze locali e l’identificazione di linee guida e criteri comuni da seguire per la realizzazione della seconda fase, nel corso dell’anno 2026, in cui è prevista la trasferibilità delle conoscenze dal livello transnazionale ai livelli locali.
In Svezia le sette delegazioni hanno potuto condividere esperienze e spunti di riflessione su come le città possano lavorare includendo, nella progettazione dell’ambiente urbano locale, i valori di sostenibilità, estetica e inclusione. Un focus particolare è stato dedicato al coinvolgimento partecipativo di bambini e ragazzi ai processi di costruzione della comunità, con interessanti interventi, tra cui quello dell'organizzazione Växtverket – un gruppo di appassionati designer, architetti paesaggisti, ingegneri orticoli ed educatori che lavorano per città sostenibili e a misura di bambino - e dell'Università svedese di scienze agrarie (SLU). La trasferta ha offerto al gruppo di lavoro anche la possibilità di ammirare il lavoro strategico attuato dalla municipalità di Trollhättan nella progettazione di parchi giochi tematici inseriti nel contesto urbano e realizzati in stretto contatto e armonia con la natura.
Infine il gruppo ha lavorato sull'individuazione delle linee guida e dei criteri comuni per le attività locali previste per il 2026 che dovranno realizzarsi in armonia con la natura, promuovendo un senso di appartenenza e generando una ricchezza di esperienza in chi le vive e quotidianamente fruisce lo spazio che le ospita.
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Ultimo aggiornamento: 25-11-2025, 15:50
