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Dopo vari anni di attesa, sono stati affidati i lavori per il consolidamento statico del palazzetto Eucherio Sanvitale. Gli interventi in carico a Parma Infrastrutture Spa, prevedono costi pari a 350 mila euro e prenderanno il via in luglio.
L’adeguamento statico permetterà di mettere in sicurezza l’edificio da un punto di vista sismico con interventi sulle strutture portanti. “I lavori – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici e Legalità Francesco De Vanna - permetteranno inoltre di recuperare l’alloggio esistente, attualmente inutilizzato, al primo piano. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di conferirlo in uso, grazie da un accordo con il Comando Provinciale dei Carabinieri, ad un militare dall’arma. Questo per garantire un ulteriore presidio all’interno del parco ed in una zona che in passato ha manifestato alcune criticità”.
Il consolidamento statico con la messa in sicurezza dell’edificio da un punto di vista sismico segue gli interventi già messi in atto che hanno riguardato gli affreschi. L’esecuzione dell’intervento strutturale viene quindi dopo quelli agli affreschi, che, in caso contrario, avrebbero potuto subire dei danni. Per permettere l’esecuzione degli interventi strutturali, sono stati eseguiti due interventi di messa in sicurezza degli affreschi nel 2020 e nel febbraio 2023. Completata la messa in sicurezza è stato necessario rivedere il progetto dal punto di vista economico, aggiornando i costi a seguito del ciclo inflattivo che ha influito soprattutto sul prezzo delle materie prime.
Il palazzetto Eucherio Sanvitale è stato utilizzato fino al 2017 come spazio espositivo. Edificato intorno al 1520 dall’architetto Giorgio da Erba, si sviluppa in pianta quadrilatera con quattro torri angolari collegate, sui due fronti opposti, da loggiati a cinque arcate. All’interno si trova una grande aula dalla quale si accede, ai quattro angoli, agli ambienti minori con volte a ombrello ornate da Cesare Baglione (sec. XVI), a cui si aggiunge un lacerto di affresco del 1524, una Madonna con il Bambino attribuita a Parmigianino. La decorazione della cappella con le Storie della Vergine del 1611 si deve invece a Fra’ Cosimo Piazza. Il primo restauro scientifico, promosso da IBC nel 1977 e affidato a Camillo Tarozzi, ne ha permesso l’utilizzo come sede espositiva fino al 2016. Dalle verifiche condotte dal Settore Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Parma nel 2017 è stata riscontrata la presenza di un quadro fessurativo significativo tale da portare alla chiusura della struttura. L’ingegner Claudio Torregiani è stato incaricato per la valutazione della sicurezza delle strutture e per il progetto definitivo ed esecutivo di adeguamento normativo strutturale dello stesso edificio.
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Ultimo aggiornamento: 12-06-2024, 07:44