Contenuto
È pienamente operativo “Dimissioni Protette” per il triennio 2024-2026, un servizio destinato a pazienti non autosufficienti dimessi dall’Ospedale Maggiore di Parma che assicura continuità di cura e assistenza nella delicata fase di transizione dall’ospedale al domicilio o ad altre strutture di accoglienza.
L’obiettivo principale è garantire interventi tempestivi ed efficaci a supporto dei pazienti, delle pazienti e dei loro caregiver, offrendo un accompagnamento adeguato nel percorso di recupero e assistenza post-ricovero.
"Dimissioni Protette è un servizio fondamentale per garantire continuità di cura e supporto ai cittadini più fragili nel delicato passaggio dall’ospedale al domicilio. Grazie a una rete territoriale solida e a un intervento tempestivo, costruito anche attraverso il lavoro quotidiano per il Patto Sociale per Parma, offriamo risposte concrete a chi si trova in una situazione di vulnerabilità, sostenendo non solo i pazienti ma anche le loro famiglie. Questo progetto è un esempio di come il welfare locale possa essere efficace e inclusivo, mettendo al centro la dignità e il benessere delle persone" commenta Ettore Brianti, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Parma.
Nell’ambito del Patto Sociale per Parma, è attivo un tavolo di lavoro che si occupa della transizione dall’ospedale al domicilio e, più in generale, della gestione della non autosufficienza. In un contesto come quello di Parma, dove gli over 75 superano le 24.000 unità, il servizio di Dimissioni Protette risulta strategico.
Il servizio è stato attivato a settembre 2024 grazie alla collaborazione tra il Comune di Parma e l’Associazione Temporanea di Imprese (ATI), composta dalla cooperativa Proges, Società Dolce e la cooperativa Famiglia Assistance; ad oggi ha supportato circa cinquanta famiglie.
Dimissioni Protette è finanziato anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), M5C2 Inv. 1.1.3 Rafforzamento dei servizi sociali a favore della domiciliarità, per 330.000 euro.
Il servizio
Dimissioni Protette ha come obiettivo operativo l’attivazione in 48 ore di un supporto temporaneo per la domiciliarità, permettendo ai caregiver di organizzare l’assistenza a lungo termine (assistente familiare, Centro Diurno, Servizio di Assistenza Domiciliare – SAD, ecc.). Il servizio, inoltre, è finalizzato a rafforzare i Servizi Sociali per sostenere la domiciliarità e la collaborazione con la Comunità locale.
Il servizio si rivolge a persone anziane non autosufficienti o adulti in condizione di fragilità, residenti nel Distretto di Parma e prive di un’adeguata rete familiare o di prossimità. Si occupa anche di persone senza dimora o con difficoltà abitativa, residenti o temporaneamente presenti nei Comuni del Distretto di Parma. I beneficiari possono essere sia persone già seguite dai Servizi Sociali sia coloro che non erano precedentemente conosciuti prima del ricovero ospedaliero.
Modalità di attivazione
La necessità di Dimissioni Protette viene attivato dai reparti ospedalieri di degenza che segnalano il caso al PUD (Punto Unico di Accesso Ospedaliero), il servizio che coordina l’assistenza sanitaria e sociosanitaria per i pazienti.
Il PUD si mette in comunicazione col PUA (Punto Unico di Accesso del Distretto), un servizio territoriale che facilita l’orientamento e l’accesso di cittadine e cittadini ai servizi socio-sanitari e assistenziali; in questa sede viene appurato se il paziente è già seguito dai Servizi Sociali, attivando il percorsi più adeguati.
Il PUD definisce un progetto individualizzato insieme ad assistenti sociali, infermieri e infermiere del territorio. Le soluzioni offerte sono flessibili e personalizzate, calibrate sulle necessità di ciascun paziente e della famiglia.
Il servizio è gratuito, in conformità con i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS).
A cura di
Questa pagina è gestita da
Ultimo aggiornamento: 12-03-2025, 11:19