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Il Comune di Parma ha aderito alla “Rete Città del Dialogo”, nata nel 2010, fa parte del Programma delle Città Interculturali (ICC) del Consiglio d’Europa che supporta le città aderenti nell’attuazione di politiche cittadine interculturali.
Ad oggi, le città aderenti alla Rete sono 32 distribuite su tutto il territorio nazionale. La rete delle città italiane costituisce un luogo per condividere politiche, migliorare il dialogo interculturale e la partecipazione delle varie comunità alla vita delle città.
L’incontro di avvio ufficiale del progetto si terrà a Parma il 26 marzo, alle 16.30, nella sala di Rappresentanza del municipio alla presenza del Sindaco Michele Guerra e dell’Assessora alla Pace Daria Jacopozzi, per proseguire il giorno successivo, il 27 marzo. Saranno due giorni durante i quali condividere competenze e strumenti per avviare il percorso di lavoro con l’aiuto di esperti e la partecipazione di città e altre realtà nazionali e internazionali.
All’incontro parteciperanno, infatti, 5 città italiane (Parma, Montesilvano, Reggio Emilia, Modena e Olbia), 4 città portoghesi, 4 spagnole e 2 polacche. Per informazioni: https://www.coe.int/en/web/interculturalcities/home
La Rete rappresenta un laboratorio unico per l’innovazione delle politiche locali attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini nella costruzione del futuro del proprio territorio e la promozione di una cultura di collaborazione, partecipazione, creatività e inclusione.
Il Comune di Parma, insieme ai membri del Programma Città Interculturali del Consiglio d'Europa e al Consiglio d’Europa, partecipa come partner al progetto STAND - Strengthening Towns' Activation for new Narratives on Diversity, nell’ambito del Programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) che mira a sostenere la cooperazione tra le città di diversi Paesi dell'UE nel campo della promozione della diversità e della non discriminazione.
“Il Comune di Parma da tempo si occupa di iniziative finalizzate a dare rilevanza a una cultura della pace e della non violenza per ribadire la pari dignità degli esseri umani, a promuovere la non violenza come metodo di soluzione dei conflitti – precisa l’assessora alla Pace Daria Jacopozzi.
L’adesione alla Rete Città del Dialogo permette di portare avanti un modello di crescita, di politica e di vita comune basato sulla gestione della diversità come valore aggiunto nonché creare strategie cittadine che permettano la valorizzazione della diversità di genere, etnia, religione, coinvolgendo persone, organizzazioni e le imprese”.
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Ultimo aggiornamento: 28-03-2025, 10:12