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Sono conclusi i lavori del progetto “Inclusione è emozione in movimento – Giocare senza barriere”, che ha portato alla realizzazione di otto nuovi parchi gioco inclusivi distribuiti nei quartieri della città. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno di Fondazione Cariparma, che ha contribuito con 700.000 euro, e al cofinanziamento del Comune di Parma per ulteriori 80.000 euro.
Il progetto ha previsto la posa di oltre quaranta giochi inclusivi e nuovi arredi urbani, selezionati tramite gara pubblica. Si tratta di strutture combinate e sportive utilizzabili da tutti, che offrono attività come arrampicare, ruotare, saltare, bilanciarsi, scivolare, osservare, imparare e sostare. Gli interventi includono anche percorsi di collegamento tra le aree gioco e l’installazione di cartellonistica esplicativa, per rendere gli spazi ancora più fruibili.
I parchi sono stati realizzati in diverse zone della città, in prossimità di scuole, centri sportivi e strutture socio-assistenziali, con particolare attenzione ai contesti sociali e alle esigenze delle comunità locali. Le aree coinvolte sono: parco Cristina Trivulzio (Quartiere Cortile San Martino); parco Ubaldo Grassi (Quartiere San Leonardo); parco delle Lavandaie (Quartiere San Lazzaro); parco Alexander Langer (Quartiere Lubiana); parco 8 Ottobre (Quartiere Montanara); parco Charlie Alpha (Quartiere Molinetto); parco Giorgio Alessi di Canosio (Quartiere Molinetto); parco Falcone e Borsellino (Quartiere Parma Centro).
“Questo parco è dedicato a Charlie Alpha, un nome che continua a suscitare emozioni davvero forti in questa città, anche dopo tanti anni” ha commentato il Sindaco Michele Guerra. “Il parco è inclusivo, questo significa che permetterà a tante bambine e a tanti bambini di divertirsi, esprimendo quell’idea di equità del gioco che abbiamo voluto imprimere con forza in molti parchi della città. Grazie all’impegno della Fondazione Cariparma, siamo riusciti a portare qui nuovi giochi e ad arredare nel modo migliore questa splendida area verde. Sono presenti anche attrezzi sportivi, che continuiamo a installare in diversi punti della città, proprio perché gioco e sport rappresentano modi ideali per vivere gli spazi aperti e per qualificarli nel modo migliore”.
“Con questi otto nuovi parchi gioco Parma rinnova la sua vocazione di città attenta ai diritti, all’inclusione e alla qualità della vita dei cittadini. Si tratta di spazi di grande significato per tutta la comunità, che affermano concretamente il principio che ogni bambina e ogni bambino ha il diritto di crescere giocando, senza barriere e senza esclusioni” dichiara Francesco De Vanna, Assessore ai Lavori Pubblici e alla Legalità, con delega al Verde Pubblico. “Ringrazio Fondazione Cariparma, che ha reso possibile questo progetto, e il settore del Verde Pubblico del Comune, che con competenza e dedizione ha trasformato un’idea in realtà. Un passo importante, per una comunità più giusta, più accogliente e più forte.”
“Questi nuovi parchi gioco rappresentano un segno concreto di attenzione verso i bambini, le bambine e le famiglie della nostra città – commenta Ettore Brianti, Assessore alle Politiche Sociali. Gli spazi inclusivi permettono di vivere il gioco come momento di crescita, relazione e condivisione. Non si tratta soltanto di strutture, ma di strumenti che favoriscono l’incontro e l’integrazione, contribuendo a costruire una comunità più equa e solidale. L’inclusione passa anche da qui, dal diritto di giocare insieme, liberi da barriere.”
Franco Magnani, Presidente di Fondazione Cariparma, ha affermato: “Siamo di nuovo di fronte ad un intervento che mette al centro la nostra comunità e le sue persone, in particolare i più piccoli, permettendo loro di poter vivere con sicurezza e libertà gli spazi pubblici della nostra città attraverso il gioco. Un gioco pensato davvero per tutti e tutte, che si basa sul concetto di inclusione, quella vera, senza barriere. Quell’inclusione che, attraverso la nostra filantropia, cerchiamo di costruire a partire dal rafforzamento dei singoli cittadini e delle loro competenze, fin dalla più tenera età. Crediamo, inoltre, che la riqualificazione degli spazi urbani debba essere basata sulle diverse esigenze delle persone che li vivono, in questo caso di famiglie, bambini e anziani. Riconoscere e agire per rispondere ai bisogni di tutti è il primo passo per costruire una comunità davvero accogliente. Ridurre le disuguaglianze è la nostra sfida quotidiana, e poterlo fare costruendo contesti più inclusivi significa investire concretamente nel futuro della nostra comunità.”
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Ultimo aggiornamento: 10-10-2025, 10:15