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Alle 21 di venerdì 30 maggio la Chiesa di San Giovanni accoglierà InCanto, un concerto del Coro Regionale dell'Emilia Romagna - AERCO -   diretto da Marco Cavazza e la partecipazione di Luiza Willert soprano, Maria Chiara Gallo mezzosoprano, Luca Cervoni tenore  e Matteo Bellotto basso straordinariamente insieme alla Filarmonica Toscanini.

Il programma incastonerà il Requiem  di John Rutter del 1985 - adattamento di parti del Requiem latino con l'aggiunta di salmi e versetti biblici in inglese - tra due perle mozartiane.

In apertura il mottetto Exsultate, jubilate,  che vide la luce a Milano nel 1773 dopo . All'epoca, il compositore rimase colpito dall'interpretazione del castrato Venanzio Rauzzini, di cui disse: "Cantava come un angelo". Si tratta di una breve cantata, composta da tre sezioni con un recitativo intermedio e pensata per la messa solenne in un giorno di festa, il testo latino celebra e commenta la Natività.  Da sotto la cupola di Correggio, saliranno al cielo la musica e le voci di un concerto che vedrà accanto alla Filarmonica Toscanini, nell'anno del 50esimo di fondazione, il Coro Regionale dell’Emilia-Romagna composto da 50 elementi provenienti da diverse realtà corali. 

Nonostante la sua natura liturgica, Exsultate, jubilate pur nel suo imponente stile operistico profano colpisce perché esige corse veloci, salti sorprendenti, acuti e toni celestiali.

 Concludono i Vesperae solennes de Confessore, l’ultima opera composta da Mozart al servizio dell’arcivescovo di Salisburgo nel 1780. Sono formati da cinque Salmi della Vulgata (Dixit Dominus, Confitebor, Beatus Vir, Laudate Pueri, Laudate Dominum) più il Magnificat. In essi convivono armoniosamente pagine scritte in contrappunto severo e pagine di impronta teatrale come il Laudate Dominum dove la melodia del soprano che si libra in volo su un sommesso accompagnamento orchestrale è pura poesia: è la magia del suono che fa dimenticare qualsiasi appartenenza di genere o classificazione.

Sotto la cupola, cui è stato dedicato il progetto Correggio500 dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma,  i Santi e Gesù sono raffigurati dal Correggio come figure umane, ma in una visione celestiale dove lo spettatore percepisce l’infinità del cielo. Anche le composizioni sacre di Mozart sono prima di tutto umane perché in esse trova riscontro la sua persona e il suo genio; la sua è una musica lieve che riesce a salire proprio per incontrare quelle figura affrescate ed il concerto in programma venerdì sarà l'ultima iniziativa collaterale del percorso d'arte, storia e musica che ha proposto l'arte di Correggio come filo conduttore per scoprire l'arte identitaria della città di Parma. L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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Ultimo aggiornamento: 29-05-2025, 14:08