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Si è svolta nella mattinata di oggi la cerimonia di intitolazione di via Lucrezia Cornaro Piscopia alla presenza dell’Assessora alla Toponomastica Daria Jacopozzi della classe 4° C – Arti Figurative - del Liceo Artistico Paolo Toschi e degli insegnati Michele Belmessieri, Claudio Bagatti e Chiara Cunico.

La classe di Arti Figurative del Liceo Artistico Paolo Toschi ha, infatti, partecipato alla seduta della Commissione Consiliare Toponomastica in cui ha presentato gli esiti della ricerca effettuata su tre figure femminili proposte alla Commissione per nuove intitolazioni cittadine. Tra queste figure la Commissione Toponomastica ha individuato come valida quella di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata al mondo.

L’iniziativa rientra in un progetto di educazione civica della scuola dedicato al tema della toponomastica femminile e che, partendo da dati statistici, ha portato studenti e studentesse a elaborare le proprie riflessioni in merito alle conseguenze di una rappresentanza così fortemente sbilanciata in favore di personaggi maschili. Nella direzione di educare ad interpretare il ruolo di cittadino in maniera attiva, il laboratorio ha poi portato la classe a formulare, in sede ufficiale, le proprie candidature.

Una proposta di toponomastica al femminile che ha visto la classe interagire con la Commissione Consultiva Toponomastica comprendendone i fini e l’attività.

L’Assessora alla Toponomastica Daria Jacopozzi ha dichiarato: “L’intitolazione nasce da un progetto scolastico innovativo che coglie una necessità importante rispetto alla valorizzazione delle figure femminili nella storia, quasi completamente assenti nella Toponomastica. Come Amministrazione stiamo valutando nuove figure femminili a cui dedicare spazi pubblici. E’ la prima volta che una scuola fa una proposta di intitolazione toponomastica e questo è un segno di grande valore educativo. Ringrazio pertanto gli insegnanti e la preside del Liceo Artistico Toschi”.

Biografia di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia

Nata il 5 giugno 1646 a Venezia è deceduta il 26 luglio 1684 a Padova.

Fu la prima donna nel mondo ad ottenere la laurea (in filosofia) all’Università di Padova nel 1678, era figlia naturale del nobile Giovanni Battista Cornaro, procuratore di San Marco, e della popolana Zanetta Boni. Nacque a Venezia nel 1646, quinta di sette figli. Venne iscritta all'albo d'oro dei nobili a 18 anni, quando il padre sborsò 100.000 ducati per elevare a patrizi lei e i suoi fratelli. Si appassionò presto agli studi, in cui venne seguita dal padre, deciso a servirsi delle doti di Elena per riscattare il lustro della famiglia Cornaro; a questo scopo la affidò al teologo Giovanni Battista Fabris, al latinista Giovanni Valier, al grecista Alvise Gradenigo, al professore di teologia Felice Rotondi e al rabbino Shemel Aboaf, da cui Elena apprese l'ebraico. Studiò anche lo spagnolo, il francese, l'arabo, l'aramaico, e arrivò a possedere una profonda cultura musicale. Approfondì inoltre eloquenza, dialettica e filosofia, prendendo per ques'ultima lezioni da Carlo Rinaldini, professore all'università di Padova e amico del padre.

Accanto alla passione per lo studio, Elena coltivava un'autentica vocazione religiosa, che la spinse a diventare, diciannovenne, oblata benedettina. Questa scelta scontentò i genitori, intenzionati a farla sposare, ma evitò loro la delusione di una reclusione monastica e permise alla giovane di vivere seguendo la regola benedettina. Nel 1677 fece domanda per addottorarsi in teologia, ma il cancelliere dello Studio padovano, il cardinale Gregorio Barbarigo, oppose un fermo rifiuto alla sua richiesta. Grazie alla mediazione di Rinaldini, Elena Lucrezia potè infine laurearsi il 25 giugno 1678 in filosofia, e non dunque in teologia, come inizialmente desiderato.

Elena, che aveva condotto i suoi studi interamente a Venezia, si trasferì a Padova solo dopo la laurea, andando ad abitare a Palazzo Cornaro, vicino al Santo. La sua costituzione, già debole, era stata messa alla prova dallo studio e dalle macerazioni ascetiche; si ammalava di frequente e anche per lunghi periodi, fino a morire nel luglio del 1684. Venne sepolta nella chiesa di Santa Giustina a Padova.

Fu a lungo considerata, da parte dei familiari, un fenomeno da esibire, donna erudita in grado di sciorinare dissertazioni filosofiche e dialogare in latino. Solitudine circondata da stupore, la sua, fatta di doti intellettuali eccezionali in un corpo di donna. Ma per la Piscopia non furono strumento d'affermazione della dignità femminile, nè del diritto a competere con gli uomini in campo intellettuale. La sua laurea non fu che uno spiraglio immediatamente richiuso, tanto che solo nel 1732 in Italia si laureò un'altra donna, Laura Bassi.

Nel 1773 Caterina Dolfin donò all'Ateneo padovano la statua raffigurante Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, che ora è posta ai piedi dello scalone Cornaro, nel Cortile Antico di Palazzo Bo. Omaggio alla prima donna laureata al mondo, ma oggi anche simbolo di emancipazione femminile.

Nel nome di Elena, L'Università di Padova ha istituito nel 2018 il Centro di Ateneo Elena Cornaro, che promuove attività di ricerca e formazione in prospettiva di genere e si propone di diffondere una maggiore consapevolezza sulle tematiche di genere nell’Università di Padova e nella società.


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Ultimo aggiornamento: 29-05-2025, 16:08